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Verso la decisione definitiva per il lockdown dello sci. Impianti, confini, ristori e date certe: le richieste finali delle Regioni

lunedì, 30 novembre 2020

Trento – Le regioni dell’arco alpino confermano la propria proposta in merito alla riapertura degli impianti di sci: una vera e propria ultima spiaggia con poche speranze di successo visti gli annunci dati negli scorsi giorni dell’Esecutivo ma che verrà dibattuta domani insieme ai ministri Boccia e Speranza prima della definizione del Dpcm.

Maurizio FugattiIl presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ne ha parlato nel punto di aggiornamento quotidiano nel tardo pomeriggio: “Abbiamo appena concluso la Conferenza delle Regioni dove è stata confermata la proposta congiunta di aprire gli impianti da sci limitatamente a chi soggiorna almeno una notte nelle strutture ricettive, oltre che a chi possiede o è in affitto in una seconda casa. Domani ci sarà la discussione coi ministri. Tutto è subordinato a una stabilizzazione sanitaria che dovrà esserci nei prossimi giorni. Una soluzione che consentirebbe di gestire meglio i flussi e l’adozione dei protocolli.

Se non venisse accettato o qualora la situazione non migliorasse, abbiamo chiesto la chiusura dei confini nazionali per evitare eventuali flussi verso le stazioni turistiche estere. Inoltre c’è il tema dei ristori, che devono essere certi e proporzionali al fatturato dello stesso periodo dello scorso anno, oltre alla certezza sulla data di riapertura a inizio 2021, sempre condizionata all’andamento epidemiologico. Il Governo è stato chiaro negli scorsi giorni, vediamo se c’è un punto di mediazione e se ci potrà essere confronto…“.

Ristori miliardari, libertà negli spostamenti, apertura degli impianti sciistici, chiusura dei confini per evitare la ‘concorrenza sleale’ da Oltralpe: domani la giornata decisiva, coi territori alpini italiani che partono nettamente sfavoriti nella sfida contro l’ala chiusurista del Governo per non perdere il turismo natalizio (e più in generale il proprio futuro dal punto di vista economico e sociale…).



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