La tipologia dei corsi, articolati secondo le direttive regionali, riserva una specifica attenzione alle situazioni di potenziale rischio ambientale e alla “gestione di situazioni che comportano particolare tensione”.
La definizione dei requisiti fisici delle guardie non è più stabilita dalla Regione, ma attribuita agli Enti organizzatori del servizio (gli Enti gestori dei Parchi, le Comunità montane, i Comuni capoluogo e le associazioni fra Comuni) in base alle loro specifiche necessità organizzative.
Si stabilisce che le guardie ecologiche onorarie (si può chiedere tale qualifica dopo 10 anni di servizio continuativo) possano continuare la loro funzione di collaborazione e supporto fino al compimento di 85 anni d’età.
I tesserini di riconoscimento saranno predisposti secondo le indicazioni regionali, ma distribuiti dagli Enti organizzatori. Si stabilisce inoltre che il monte ore dovuto dalle guardie per mantenere il loro “incarico” sia calcolato su base annua e non mensile, venendo così incontro alle esigenze organizzative dei volontari.
Si istituisce formalmente una giornata dedicata alle guardie ecologiche volontarie (all’organizzazione dell’evento si dedica uno stanziamento di 30mila euro annui) e una Consulta di servizio (che comporta un impegno di spesa massimo di 5mila euro all’anno) per il confronto tra Regione e Enti organizzatori del servizio di GEV. Alla Consulta potranno essere invitati a partecipare anche i coordinatori delle GEV.
I finanziamenti previsti, su base annuale, ammontano a 520mila euro, cui si aggiungono gli impegni per le assicurazioni e la copertura antinfortunistica.
Viene introdotta infine anche la clausola valutativa, con cui si prevede che la Giunta presenti al Consiglio, ogni due anni, una relazione sull’attuazione e sugli effetti della disciplina delle GEV prevista dalla nuova normativa.
“E’ importante rilanciare il ruolo delle GEV” ha sottolineato l’Assessore regionale all’Ambiente Raffaele Cattaneo “soprattutto quando le guardie ecologiche volontarie vengono concepite come custodi e non come ‘poliziotti’ dell’ambiente e della sostenibilità, con un rapporto di cortesia, disponibilità e correttezza verso i cittadini”
“Abbiamo raggiunto l’obiettivo di migliorare l’attività delle GEV”, ha detto Giacomo Basaglia Cosentino nella sua dichiarazione di voto ”lavorando sulla organizzazione e sulla riconoscibilità di queste figure”.
Per dichiarazione di voto sono intervenuti anche Gianluca Comazzi (FI) che ha fra l’altro sottolineato la funzione di presidio della figura delle GEV, e Fabio Pizzul (PD) che ha richiamato il forte segnale culturale teso al rilancio dei territori anche attraverso il ricorso a questo istituto di volontari.
In conclusione il Consiglio ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno proposto da Riccardo Pase (Lega, Presidente della Commissione Ambiente) con cui si chiede di valutare l’aumento delle risorse stanziate per le prossime annualità.