E' stata la prima uscita ufficiale del periodo post-Covid a Cevo, per la manifestazione di commemorazione dell'incendio del paese, per mano fascista, avvenuta il 3 luglio 1944.
La cerimonia promossa dall’Unione dei Comuni della Valsaviore, che comprende Cevo, Berzo Demo, Cedegolo, Saviore e Sellero, Cgil Cisl Uil, ANPI Valsaviore e Museo della Resistenza Valsaviore ha visto l'adesione di numerose associazioni, tra cui Anei.
GLI INTERVENTI - Alle 10.15 il ritrovo presso la piazza della Resistenza (località Pineta), quindi la deposizione della corona al monumento della Resistenza, il saluto dell’Amministrazione comunale, con l’intervento del sindaco Silvio Citroni, e l'orazione ufficiale di Manlio Milani, presidente dell’Associazione dei Caduti di Piazza della Loggia. Al termine Santa Messa officiata dal parroco don Lorenzo Albertini. Durante la cerimonia c'è stato il commosso ricordo del presidente Anei Valle Camonica, Carlo Elio Simoncini, scomparso il 19 marzo scorso per il Covid-19.l
I FATTI - All’alba del 3 luglio 1944 il paese venne saccheggiato dai fascisti e vennero assassinati Cesare Monella, Francesco Biondi, Giacomo Monella, Giovanni Scolari, Domenico Rodella, Giacomina Biondi, fra i partigiani cadde eroicamente anche Domenico Polonioli. Rimasti padroni del campo, i fascisti saccheggiarono case e stalle, lasciando nella disperazione centinaia di famiglie. Il paese per tre giorni e tre notti continuò a bruciare e al termine era distrutto.