Con enormi danni alle aziende oltre che per la mancata vendita anche per gli investimenti fatti in tutti questi mesi.
Il settore floricolo italiano, fortemente compromesso dal lockdown primaverile a causa dell'emergenza Covid, oggi, con le nuove restrizioni alla vendita e commercializzazione di piante e fiori, è a rischio chiusura.
Quest'anno comprare piante e fiori italiani, vuol dire fare sopravvivere e dare futuro a un comparto chiave del Made in Italy agroalimentare, con il valore della produzione italiana di fiori e piante stimato in 2,57 miliardi di euro grazie a 27mila imprese con circa 200mila posti di lavoro che oggi si trovano in gravissime difficoltà..
"Il settore il settore florovivaistico - afferma il presidente di Coldiretti Trentino Alto Adige Gianluca Barbacovi - sta affrontando un ulteriore momento di difficoltà che rischia di vanificare il lavoro e la produzione di mesi di lavoro.
Il problema va a colpire le stelle di Natale, i tradizionali alberi natalizi, i ciclamini e altri tipologie di piante in vaso e di fiori recisi, che sono ormai pronti per la vendita e che rischiano di andare buttati.
Si tratta di un problema grave per tutto il settore florovivaistico nazionale al quale l’emergenza ha creato anche difficoltà con l’export con blocchi al confine e in dogana di tanti paesi Ue ed extra Ue, a causa di ritardi e difficoltà nei trasporti e nella vendita.
Da tutelare c’è il futuro di un comparto chiave del Made in Italy agroalimentare, con il valore della produzione italiana di fiori e piante stimato in 2,57 miliardi di euro".
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https://youtu.be/LTakNeKMp1Y