Lo si potrebbe chiamare “Effetto Val di Sole”: il cuore che batte veloce, i sensi all’erta, la mente che si svuota da ogni preoccupazione. E’ tutto quello che succede una volta scesi dalla mountain bike o dal kayak, arrivati in cima alla parete di roccia o dall’altro lato del ponte di corda, quando ci sentiamo euforici ed inarrestabili, in preda all’esultanza, grazie alla scossa di adrenalina e al rilascio di serotonina e dopamina, le “molecole della felicità”.
Fare sport nella natura, in Val di Sole, è infatti un’altalena costante tra il brivido dell’avventura e la pura felicità, in una palestra a cielo aperto circondata da alcune delle cime più belle delle Alpi, dove vivere un concentrato di esperienze memorabili: in acqua, sui sentieri di montagna o in sella ad una bicicletta, sfidando sempre la forza di gravità.
Tra le acque spumeggianti
Sono tanti i modi di vivere la dimensione acquatica in Val di Sole. A partire dal fiume Noce, uno dei primi 10 al mondo per la pratica degli sport fluviali secondo il National Geographic. Si può navigare per 28 km in gommone da rafting, scegliendo tra i tratti più impetuosi o quelli più placidi, adatti alle famiglie e a chi non è ancora esperto. Da soli, in binomio o con un equipaggio di 4-6 persone, si scivola tra spruzzi e beccheggi, divertendosi sempre moltissimo. Guide ed istruttori sono a disposizione per offrire la migliore esperienza possibile.
Vale anche per la canoa e il kayak: non è un caso se la Val di Sole è teatro di grandi appuntamenti agonistici, come i Campionati italiani Senior, a Mezzana, e le gare delle categorie Junior e Ragazzi a Caldes.
Ancora più adrenalinico è l’hydrospeed, il “bob fluviale”: ci si immerge con pinne ai piedi, muta rinforzata e una tavoletta galleggiante per scivolare in un corpo a corpo con l’acqua, seguendo la corrente e i suoi capricci. Uno sport perfetto per essere praticato con gli amici e, naturalmente, con una guida esperta al proprio fianco, per conoscere tutti i segreti del fiume.
Terza opzione avventurosa è il canyoning: per praticarlo si abbandona il Noce e si segue il corso tortuoso e impervio dei torrenti minori che scendono dai fianchi delle montagne. Si scivola sulla roccia, ci si tuffa nei piccoli specchi d’acqua, si affrontano salti, forre e anfratti scavati dall’acqua: tutto questo in piena sicurezza, grazie all’imbrago - alcuni tratti sono alpinistici - e all’aiuto di una guida alpina professionista che sceglie il percorso e accompagna i partecipanti.
Il vertiginoso richiamo dell’altitudine
Attraversare ponti tibetani, appendersi alle teleferiche, superare canyon o ostacoli naturali salendo su passaggi e ponti tibetani: il tarzaning è un’immersione nel divertimento.