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Madonna di Campiglio, ruba zaino sulle piste da sci: la Polizia denuncia 36enne

martedì, 28 gennaio 2020

Madonna di Campiglio – Gli Agenti della Polizia di Stato del Servizio Sicurezza e Soccorso in Montagna, presso il Distaccamento sciatori di Madonna di Campiglio, hanno denunciato un uomo, A.M. di 36 anni, residente a Nocera Umbra per furto aggravato.

soccorso piste sci polizia di statoL’uomo, qualche giorno fa, mentre si trovava sul piano di sbarco “Nube d’Oro”, nella ski area di Madonna di Campiglio, pista “Spinale”, si era impossessato di uno zaino, che era stato da poco appoggiato su un palo della rete che delimitava la zona di sbarco della seggiovia. Lo zaino, che conteneva una maschera per lo sci, dei parapolsi, alcuni panini ed alcuni attrezzi, era stata utilizzata dal proprietario per riporvi anche la coppa che il figlio aveva vinto in una gara di sci appena disputata.

Accortosi del furto il derubato, un uomo di Cesena del 1971, poco dopo ha denunciato l’accaduto, mostrandosi molto dispiaciuto, soprattutto per la perdita del trofeo vinto dal suo giovane figlio.

Gli Agenti, avuta notizia, hanno acquisito le immagini delle telecamere che riprendevano la zona del furto.

Il ladro, evidentemente si sentiva forte della consapevolezza che difficilmente sarebbe stato scoperto, visto che indossava una tuta ed un casco comune alle migliaia di sciatori. Non aveva, però, valutato le maturate capacità degli Agenti abituati a cogliere il più piccolo particolare per individuare nella moltitudine di persone che sciavano quello che aveva compiuto il fatto.

Questa esperienza ha, infatti, permesso, poi di cogliere in alcuni fotogrammi quei particolari sulla tuta da sci e sul casco ed in particolare quell’adesivo che consentirà poi di individuare l’autore del furto.

Alcuni giorni dopo l’evento, nei pressi del rifugio Viviani, sulla pista Pradalago, gli Agenti notavano uno sciatore che indossava una tuta da sci ed un casco molto simile a quello appartenuto al ladro dello zaino.

L’uomo dopo essere stato individuato veniva fermato e accompagnato negli Uffici del Distaccamento. Lì, visti gli elementi raccolti e la palese somiglianza con l’autore del furto ripreso dalle telecamere, gli veniva contestato l’evento. Gli Agenti a fronte della non collaborazione di A. M. e considerato che quando era stato fermato era in compagnia di alcuni suoi amici, decidevano immediatamente di recarsi presso la struttura alberghiera dove risiedeva per evitare che i potenziali complici facessero sparire gli oggetti del furto.

In albergo è stato perquisito l’armadietto dell’uomo e all’interno è stato rinvenuto il materiale rubato insieme alla sospirata coppa questa volta rivinta dal figlio del derubato.

 “Il ruolo e la funzione degli Agenti della Polizia di Stato che svolgono il servizio di Sicurezza e Soccorso in montagna – commenta il vice Questore Salvatore Ascione portavoce del Questore -, non si declina solo nella fase della prevenzione ed in questo caso anche di repressione dei reati, ma svolge un ruolo fondamentale nella gestione della sicurezza delle aree sciabili”.



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