"Il grande successo della ferrovia della Val Venosta era a malapena prevedibile a quel tempo. Oggi la ferrovia è diventata parte integrante della vita quotidiana della valle. Soprattutto gli studenti, i pendolari e i turisti viaggiano regolarmente in treno attraverso la Val Venosta e rinunciano alla propria auto" afferma l'assessore provinciale alla mobilità Daniel Alfreider. "Ciò rende la ferrovia della Val Venosta non solo una componente importante per la mobilità sostenibile, ma anche un motore per la società, l'economia e il turismo in tutta la valle" aggiunge l'assessore.
Spinta innovativa per la mobilità pubblica in Alto Adige
Ma il successo della ferrovia della Val Venosta si è irradiato anche nel resto della provincia. "Dall'entusiasmo per la nuova ferrovia è nato un impulso innovativo nella mobilità pubblica dell'Alto Adige. Numerose stazioni sono state rinnovate e ampliate, sono stati acquistati autobus moderni, sono state intensificate le linee di autobus e sono state potenziate le funivie. Inoltre, i treni elettrici a pianale ribassato sono considerati oggi in Alto Adige un simbolo per l'intera mobilità pubblica" afferma il presidente della STA Martin Ausserdorfer.
Nuovo capitolo: l'elettrificazione della ferrovia della Val Venosta
Dopo che il limite di capacità degli 11 treni diesel, con circa un milione di chilometri percorsi, è stato da tempo raggiunto, nel dicembre 2014 la Giunta provinciale ha deciso di elettrificare la linea ferroviaria della Val Venosta. Dopo il completamento dei lavori, probabilmente alla fine del 2022, viaggeranno lungo la valle treni in 6 parti, proprio come nel resto della provincia. Questi offrono ai passeggeri più spazio e più comfort. "Inoltre, sarà possibile viaggiare direttamente da Malles a Bolzano e poi fino a Innsbruck, Lienz e Ala, senza cambiare treno e senza restrizioni tecniche. Questo aprirà un nuovo capitolo nella storia di successo della ferrovia della Val Venosta" conclude l'assessore Alfreider.