È una grande fortuna per un giovane trovare insegnanti così, che sanno accendere la passione”.
A Graz, Alessandro Petri ha collezionato oltre 400 presenze come orchestrale del Teatro dell’Opera, partecipando anche a numerose audizioni.
Poi, nel 2019 “è arrivato l’anno più bello per me: nello stesso giorno ho ricevuto due email: una dall’orchestra giovanile dello Schleswig-Holstein, fondata da Leonard Bernstein per giovani musicisti, con un grande festival di sette settimane e concerti in tutto il nord della Germania; l’altra dall’accademia estiva dei Wiener Philarmoniker! La scelta era veramente difficile e allora ho chiesto aiuto a Lechner che mi ha indirizzato in Germania dicendomi ‘è più difficile per un austriaco entrare in un’orchestra in Germania, piuttosto che in una austriaca…’ e così ho passato sette settimane fantastiche a Rendsburg, sede dell’orchestra, dove musicisti da ogni dove mangiano, dormono, suonano insieme”.
Il talento di Petri si è confermato anche nel 2021, superando una seconda volta la selezione e quindi potendo suonare con l’orchestra giovanile tedesca ad Amburgo e a Berlino. Senza dimenticare naturalmente dove tutto questo ha avuto inizio. “Mentre ero in Germania – prosegue Petri - pensavo al passato e così ho chiamato Diego Ravanelli, il presidente della mia banda, per omaggiarla, ringraziarla per quando mi ha dato e insegnato, aiutandomi ad arrivare qua”.
Per questo, alla fine della chiacchierata, le ultime parole di Petri sono per la banda di Albiano: “Una bella e grande esperienza, che prosegue tuttora, nata con il divertimento e arrivata al punto che la musica è il mio lavoro. Ringrazio naturalmente la Federazione, della cui orchestra giovanile ho fatto parte. Ancora, consiglio a qualsiasi ragazzino/a di provare a entrare nella banda: è divertente, si impara a suonare e a stare in gruppo, a condividere momenti ed esperienze, preparando la persona a interagire anche in altri ambiti. La banda – aggiunge Petri – insegna anche la responsabilità, la capacità di prendere in modo responsabile una passione, affrontando i sacrifici, superando le prime difficoltà e quindi cogliendo grandi soddisfazioni. Una scuola di vita. Poi può essere un punto di arrivo, o di partenza verso altri traguardi…”
Infine un augurio alla Federazione che compie 70 anni: “Tutto il meglio, per quanto fa per i numerosi musicisti che grazie a essa sono cresciuti e hanno potuto intraprendere una carriera; ai bandisti auguro un futuro ricco di nuove esperienze. E che tanti altri giovani, come me un tempo, si appassionino allo strumento musicale grazie alla presenza delle bande e della Federazione”.