Norma che per il consigliere avrebbe azzerato il potere delle amministrazioni locali nella gestione delle attività commerciali. Con il rischio di creare “lunghe strade del commercio” che avrebbero configurato di fatto nuovi centri commerciali.
Ossanna soddisfatto per il recepimento della sua proposta
Anche Lorenzo Ossanna (Patt) è intervenuto per annunciare la sospensione dell’esame del proprio ddl perché il contenuto, riproposto sotto forma di emendamento al comma 3 dell’articolo 44 del testo della Giunta, è stato accolto dopo aver ottenuto ieri il consenso dei soggetti consultati durante le audizioni.
In sostanza è stata recepita la richiesta di permettere alla amministrazioni pubbliche l’affidamento di incarico tecnico-professionali di importo superiore alla soglia europea mediante la procedura negoziata senza previsa pubblicazione del bando di gara prevista dalla legge.
De Godenz: bene l’elasticità concessa agli alberghi
Si è detto soddisfatto, infine, Pietro De Godenz (UpT) per il recepimento degli emendamenti da lui proposti all’articolo 5 che permettono di presentare la domanda di accesso al contributo a fondo perduto previsto dal ddl della Giunta anche agli operatori del settore cultura che avevano aperto una partita Iva dopo il febbraio 2019. De Godenz ha apprezzato anche il ritiro condiviso dall’assessore Spinelli su proposta di Olivi dei commi 2, 3 e 4 dell’articolo 34 in materia di pianificazione urbanistica che “aprivano” le aree produttive del settore secondario di livello locale alle medie strutture commerciali al dettaglio.
Bene anche l’anno di elasticità concesso al settore alberghiero fino al 31 dicembre del 2021 che soddisfa le richieste di Asat e Unat per poter decidere di trasformare di esercizi alberghieri in extralberghieri. De Godenz ha ribadito la sua contrarietà al rischio che questi edifici diventino appartamenti per vacanze.
Meglio permettere agli albergatori di agire con la massima flessibilità nel campo della ristorazione e della ricettività. Il vincolo temporale tranquillizza a suo avviso sia la categoria sia il Cal che ieri aveva espresso perplessità sull’argomento. Infine, in vista dell’esame finale in Aula, De Godenz ha confermato la propria disponibilità a raggiungere una piena intesa con la Giunta sulle misure da adottare per rispondere ai problemi generati dall’emergenza in Trentino. De Godenz ha anche concordato con l’assessore Spinelli la presentazione in Aula di un emendamento che riformuli il requisito richiesto alle imprese del mantenimento dello stesso livello occupazionale pre-Covid per poter accedere al contributo anticrisi previsto dalla Provincia.
L’esame degli articoli e degli emendamenti
Raggiunto un accordo di “non banale accoglimento di diverse proposte”, apprezzato dai consiglieri Olivi, Ossanna e Degodenz, la Commissione ha proseguito l’esame dei 50 articoli del disegno di legge Fugatti. All’articolo 9 il consigliere Olivi, nuovamente sottolineando lo sforzo della Giunta, ha motivato l’astensione perché, ha detto, riguardo fondo di solidarietà territoriale, assegno unico e agenzia del lavoro, di qui all’aula si dovranno fare delle valutazioni.
Approvato all’unanimità anche l’articolo 29 che prevede che la Giunta possa dettare disposizioni di carattere organizzativo e sanitario ulteriori rispetto a quelle individuate a livello statale. La volontà del Governo, ha chiarito Fugatti, sembra essere quella di dare maggiore autonomia e responsabilità ai territori tra l’11 e il 18 maggio a fronte di una stabilizzazione del contagio. Il Trentino, avendo un’organizzazione sanitaria chiara e definita a nostro modo di vedere potrebbe poter fare queste aperture, ha aggiunto: da parte nostra nessun braccio di ferro, ha chiarito, ma solo la volontà di arrivare ad un obiettivo. Su impulso di Olivi con un emendamento condiviso dal Presidente Fugatti, è stato approvato un emendamento abrogativo di tre commi dell’articolo 34 che prevedeva la liberalizzazione delle strutture di vendita al dettaglio nelle aree produttive, con la conseguente possibile creazione di orribili aree commerciali artificiali. Via libera all’emendamento Ossanna all’articolo 44 che con questa norma ha vista recepita integralmente la proposta del suo disegno di legge.
All’articolo 48, emendamento aggiuntivo di Alessandro Olivi, che di fatto incrementa di 17 milioni di euro le risorse per gli interventi a favore di lavoro e famiglia. Le proposte che avevamo fatto erano molto più robuste, ha osservato l’esponente del PD, ma la cifra aggiunta ai capitoli consente di affrontare l’avvio di questa nuova stagione della ripartenza con qualche strumento in più. Ora occorrerà che la Giunta decida come canalizzare queste risorse, su assegno unico, agenzia del lavoro o ammortizzatori sociali.
Le dichiarazioni di voto
Alessandro Olivi ha preannunciato il voto di astensione, da interpretare come stimolo al proprio gruppo e alla maggioranza di lavorare di qui all’aula per dare dimostrazione di quella unità e cooperazione che ho colto nei lavori di queste due giornate. Una manovra che mancava di espansione sul fronte di una maggiore protezione al lavoro e al welfare universalistico trentino e che abbiamo modificato insieme: ci sarebbero altre modifiche, come tutta la parte sulla disciplina della ricettività che andrebbe corretta, ma ci lavoreremo di qui all’aula, per arrivare magari alla fine ad un voto favorevole. Ha espresso una posizione favorevole Lorenzo Ossanna (Patt) che ha apprezzato anche il lavoro di ascolto da parte della Giunta osservato in questi giorni. Mi aspetto un’ulteriore manovra, ha aggiunto, per attuare a pieno la ripartenza di cui il Trentino ha bisogno. Astensione da parte di Pietro De Godenz (Upt) pur con l’apprezzamento per il metodo di condivisione adottato dalla Giunta: di qui all’aula ci confronteremo ancora, in particolare sulla partita che riguarda gli alberghi, magari per arrivare ad una condivisione generale di tutto il Consiglio.
Denis Paoli (Lega) ha ringraziato la Giunta: un ottimo lavoro che mette le basi per il futuro del Trentino e apertura nei confronti dei colleghi di maggioranza, ma anche delle minoranze, auspicando che in aula arrivi un voto favorevole trasversale.
L’esito del voto: 2 astenuti (Olivi e De Godenz) e 5 favorevoli, tra i quali anche Ossanna del Patt.
L’assessore Achille Spinelli ha aggiunto un pensiero: su queste ottime basi potremo arrivare ad una fase d’aula ragionata, collaborativa ed efficace.
Alla seduta domenicale della Seconda Commissione, conclusasi poco prima delle 13, oltre al Governatore Fugatti, all’assessore Spinelli e al presidente Luca Guglielmi hanno partecipato, in presenza, i consiglieri De Godenz, Moranduzzo, Paoli, Cavada, Olivi e Ossanna, solo quest’ultimo collegato in videoconferenza. Alcuni altri consiglieri che non sono membri dell’organismo hanno seguito la seduta in videoconferenza. I lavori nella sala Lenzi di Palazzo Trentini sono stati sempre seguiti anche dal presidente del Consiglio provinciale Walter Kaswalder.
IL COMMENTO DEI SINDACATI
Dichiarazioni dei segretari di CGIL CISL UIL del Trentino, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti
"Il confronto tra maggioranza e opposizione ha prodotto un primo risultato. Nella discussione sul disegno di legge firmato dal consigliere Olivi e da altri, la Giunta ha proposto di integrare la manovra con uno stanziamento di 17 milioni di euro per sostenere i redditi delle lavoratrici e dei lavoratori in difficoltà economica e quindi anche delle loro famiglie.
E’ un significaivo passo in avanti nella giusta direzione. La Giunta con questo atto riconosce finalmente che le richieste di Cgil Cisl Uil non erano pensate per sollevare polemiche strumentali, bensì erano giustificate dalla necessità di sostenere la capacità di spesa delle famiglie e quindi l’economia in questa fase di ripartenza. Ora bisogna lavorare insieme per trovare le soluzioni migliori per mettere in circolo queste risorse tutelando per primi i soggetti più deboli sul mercato del lavoro, visto la grave emergenza in atto anche in Trentino.
Restano comunque le critiche all’impianto complessivo della manovra e ad alcune decisioni puntali. Come atbbiamo scritto mancano interventi per rafforzare la sanità pubblica in una fase in cui la ripresa economica dipenderà molto dall’efficienza dei servizi medici e sanitari e dalle strategie pubbliche di contenimento del contagio. C’è poi la ferita delle risorse sottratte senza alcun confronto ai dipendenti degli enti pubblici provinciali e l’indeterminatezza degli stanziamenti per il riconoscimento economico per chi ha lavorato nella fase più acuta dell’emergenza sanitaria. C’è ancora tempo, di qui all’approvazione della manovra in aula per porre i ulteriori correttivi alla manovra della Giunta".