Tre punti fondamentali che devono essere attuati contemporaneamente.
"Pur essendo consapevoli che in Trentino i ricoveri in terapia intensiva stanno progressivamente calando e che i contagi sono stazionari secondo la curva epidemiologica, riteniamo basilare che la Provincia e l'Azienda sanitaria incentivino maggiormente le azioni sul territorio con monitoraggio dell'infezione virale (tamponi) e del livello dell'immunità (esame sierologico)", affermano i capigruppo di maggioranza, Alberto Pattini (Patt), Paolo Serra (PD-PSI), Giovanni Scalfi (Futura) e Renato Tomasi (Cantiere democratico).
"Ricordiamo - proseguono - che con determinazione il 16 aprile scorso il consiglio comunale di Trento ha deliberato che si doveva cambiare strategia sollecitando la Provincia e l'Azienda sanitaria a perseguire la strada di un maggiore monitoraggio dell'infezione Covid-19 che del livello di immunità, con test sierologici e virologici, ed anche con contact tracing manuali e tecnologici. La chiave del tampone non deve essere un fatto temporaneo ed isolato come sostiene il presidente dell'ordine dei Medici del Trentino dottor Marco Ioppi ma devono essere eseguiti con sequenza come ci ha insegnato la ricerca di Vo' Euganeo del professor Andrea Crisanti finanziata dal governatore Luca Zaia".
"Visto che più del 40% dei contagiati sono senza sintomi e si sentono perfettamente sani - concludono i quattro capigruppo di maggioranza -. Pensiamo come l'Ordine dei Medici del Trentino che per la salute pubblica dobbiamo andare a cercarli senza se e senza ma sia usando il test virologico che quello sierologico".