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Tornare alla vita di prima? AIFA avverte: "Essere vaccinati non dà certificato di libertà"

Brescia - Il vaccino potrebbe non essere la cura immediata per uscire dall'incubo di lockdown e limitazioni anti-Covid per cittadini e imprese.


Scienziati e mondo politico sono compatti a sostenere la necessità di proseguire con l'impalcatura creata nel segno di chiusure e massima prudenza, ma la motivazione non è solo legata alla realistica tempistica di diversi mesi per raggiungere un'immunità di gregge.


I dubbi sono infatti legati anche all'effettiva azione del vaccino.

L'Agenzia Italiana del Farmaco ha pubblicato una serie di risposte alle FAQ sulla vaccinazione Covid che parte domani e sottolinea che "ancora non sappiamo in maniera definitiva se la vaccinazione impedisce solo la manifestazione della malattia o anche il trasmettersi dell’infezione".


La frase è contenuta nella risposta alla domanda numero 31 delle FAQ: La vaccinazione consente di tornare alla vita di prima? Secondo AIFA "anche se l’efficacia del vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 è molto alta (oltre il 90%) vi sarà sempre una porzione di vaccinati che non svilupperà la difesa immunitaria, inoltre, ancora non sappiamo in maniera definitiva se la vaccinazione impedisce solo la manifestazione della malattia o anche il trasmettersi dell’infezione. Ecco perché essere vaccinati non conferisce un “certificato di libertà” ma occorre continuare ad adottare comportamenti corretti e misure di contenimento del rischio di infezione".

Ultimo aggiornamento: 26/12/2020 23:04:52
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