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Riprende l'attività del tavolo dell'immigrazione in Valtellina

Sondrio - Tavolo dell'immigrazione. Incontro in videoconferenza del Consiglio Territoriale dell’Immigrazione a cui sono stati invitati i rappresentanti della Regione Lombardia, della Provincia di Sondrio, dell’Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Sondrio, della Questura, dei Comandi Provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, della Camera di Commercio, dell’Agenzia di Tutela della Salute della Montagna, dell’Ispettorato del Lavoro, dell’Ufficio Scolastico Territoriale, del Centro per l’Istruzione degli Adulti di Morbegno, dell’Unione Industriali di Lecco e Sondrio, dell’Unione del Commercio del Turismo e dei Servizi, dell’Unione Artigiani, della Federazione Provinciale dei Coltivatori Diretti, della Confederazione Italiana Agricoltori di Sondrio, della Confagricoltura di Sondrio, delle Segreterie Provinciali di Cgil, Cisl e Uil, dei Comitati Locali della Croce Rossa Italiana di Sondrio e Morbegno, del Centro di Prima Accoglienza di Sondrio, dell’Associazione Nazionale Oltre le Frontiere di Sondrio, e della Cooperativa Altra Via.


Il prefetto di Sondrio Salvatore Pasquariello (nella foto) ha sottolineato l’importanza di rivitalizzare lo strumento del Consiglio Territoriale dell’Immigrazione, a seguito del graduale superamento dell’emergenza epidemiologica ed il conseguente progressivo ritorno alla normalità, vera cartina di tornasole delle necessità degli stranieri presenti sul territorio provinciale, mentre il viceprefetto aggiunto, Bruno Togno, Dirigente dell’Area IV della Prefettura di Sondrio-Tutela dei Diritti Civili, Immigrazione e Cittadinanza, che ha fornito alcuni dati sull’andamento della procedura di emersione, approvata con decreto legge n. 34 del 2020.

Nello specifico, ha evidenziato che le istanze presentate sono state 389 e 177 di esse sono state già definite positivamente, mentre 32 sono state rigettate; attualmente sono ancora in fase di istruttoria 180 pratiche. In seguito ha fornito anche i dati delle istanze di ricongiungimento familiare. Nel 2020 sono state presentate 348 domande e 268 di esse sono state accolte, mentre ne sono state rigettate 18; attualmente sono ancora in fase di istruttoria 62 pratiche. Nei primi 5 mesi del 2021, invece, sono state presentate 30 istanze di ricongiungimento familiare e 3 sono state accolte mentre 27 sono in valutazione.


A termine dell’intervento il Prefetto e il Dirigente prefettizio hanno ringraziato anche gli altri componenti dello Sportello Unico per l’Immigrazione, Faustino Bertolini della Questura di Sondrio e Milva Ruttico dell’Ispettorato del Lavoro; Amministrazioni con le quali nel corso degli anni si è consolidato un eccellente rapporto di collaborazione.


Successivamente è intervenuto Umberto Sorrentino, referente per la Prefettura di Sondrio del progetto FAMI, dal titolo “V.I.R. – Valle in Rete” (Obiettivo Specifico 2 Integrazione/Migrazione legale – Obiettivo Nazionale 2.3 Capacity Building). Dopo aver illustrato le motivazioni alla base della presentazione da parte della Prefettura del progetto, per il quale la Prefettura stessa è Ente capofila, ha lasciato la parola ai partner Cooperativa Altra Via e Anolf/CISL che ne hanno spiegato nel dettaglio le finalità.


Nello specifico, il progetto si prefigge di potenziare alcuni punti informativi presenti sul territorio provinciale affinché gli stranieri possano trovare un luogo di orientamento per le loro esigenze e necessità. Inoltre, prevede delle ore di formazione per le Amministrazioni pubbliche che potranno avvalersi dell’opera di esperti per formare il proprio personale. Ulteriore elemento di pregio è dato dalla messa a disposizione di una risorsa umana che opererà in Prefettura 15 ore a settimana per 15 mesi e fornirà un prezioso supporto allo Sportello Unico per l’Immigrazione, compiendo un’opera di mediazione ed informazione in favore dei cittadini stranieri.


Dopo gli interventi si è aperto un dibattito tra i presenti dal quale sono emerse diverse criticità, tutte legate alla necessità di fornire una formazione maggiore ai cittadini stranieri, i quali, spesso, anche di fronte ad attività considerate del tutto semplici dagli italiani, si trovano in forte difficoltà.

Ultimo aggiornamento: 19/05/2021 13:08:01
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