Trento - Il Consiglio provinciale alle 2 e tre quarti della notte ha concluso l’esame degli ordini del giorno accessori al ddl 55 in discussione. Alle ore 23.56 Ugo Rossi aveva proposto di non procedere oltre con i lavori, perché troppe ore nel locale chiuso dell’aula consiliare – ha sostenuto – comportano non sufficienti garanzie di prevenzione dei rischi sanitari. Si è unito Paolo Ghezzi. I lavori sono proseguiti.
ORDINI DEL GIORNO
n. 5 Leonardi: permettere agli studenti Bes e Dsa di utilizzare la didattica a distanza nelle loro scuole
Unanimità sul testo di Giorgio Leonardi (FI) perché si verifichi l’attività didattica nelle scuole trentine rivolta agli alunni e studenti con bisogni educativi speciali (Bes) e disturbi specifici nell’apprendimento (Dsa). Lo scopo è valutare, nell'ambito delle dotazioni finanziarie disponibili, la possibilità di attivare forme di servizio professionale o di fornire la dotazione tecnologica a supporto dell’attività didattica da remoto per questi soggetti. Rossi: nella seduta di pochi giorni fa dedicata alla scuola, la maggioranza non ha recepito la proposta di attivare subito un impegno analogo.
n. 6 Cia: servono uffici di valle per velocizzare le procedure burocratiche
Tutti con Claudio Cia (Agire per il Trentino) per impegnare la Giunta ad istituire o potenziare nelle valli uffici e sportelli eventualmente condivisi anche da più amministrazioni locali, appositamente dedicati alle procedure burocratiche per fornire risposte più rapide ai cittadini a proposito di interventi per l’emergenza da Covid-19.
n. 7 Guglielmi: l'Inail non imputi agli imprenditori la responsabilità penale degli eventuali contagi
Luca Guglielmi (Fassa) ha ottenuto via libera (con 5 astenuti) all’odg che spinge la Giunta ad attivarsi per la modifica della disposizione di Inail, che con una circolare ha inquadrato, ai fini assicurativi, nella categoria degli “infortuni sul lavoro” i casi di infezione da Covid-19 che si verificano in ambito lavorativo. In tal modo, osserva Guglielmi, l’Inail pone sullo stesso piano la causa “violenta” di un infortunio sul lavoro e la causa “virulenta” riconducibile al Covid-19. Ora, pochi imprenditori sono disposti a riavviare l’attività assumendosi la responsabilità penale di un contagio di un lavoratore.
Per questo Guglielmi chiede di cancellare questa equiparazione e di attivarsi con il Governo nazionale perché introduca aiuti reali per la ripartenza delle attività economiche evitando “sgambetti tecnici” come questo.
n. 8 Leonardi: La Pat valuti l’esenzione del bollo auto per fasce più deboli e auto di piccola cilindrata
Il documento 8 di Forza Italia (passato all’unanimità) impegna a valutare l’impatto economico dell’eventuale esenzione del pagamento della tassa automobilistica 2020 per le auto di piccola cilindrata possedute da famiglie a basso reddito, le autovetture fino a 1.400 cv e le autovetture che, indipendentemente dalla potenza, hanno più di dieci anni di vita e per le famiglie con reddito inferiore ai 15.000 euro annui.
n. 9 De Godenz: secondo testo sul tema dei contagi in ambiente di lavoro
L’odg di Pietro Degodenz (UpT) ricalca la preoccupazione di quello firmato Guglielmi in tema di contagi Covid e infortuni sul lavoro. Si chiede alla Giunta di intervenire urgentemente presso il Governo e verificare se la posizione dell’Inail risulti o meno coerente con il piano normativo ed eventualmente chiarire già con il prossimo decreto che questa fattispecie non deve essere inquadrata come infortunio sul lavoro, ma come malattia o, in subordine, come infortunio sul lavoro solo ove provato che il contagio è avvenuto sul luogo di lavoro e a causa del mancato rispetto delle misure di sicurezza da parte del datore. Pare intanto che a Roma si stia ragionando sull’ipotesi di uno scudo penale ad hoc. Il voto sul testo (emendato): 5 astenuti.
n. 10 Coppola: in tempi di Covid la mobilità sostenibile non è rinviabile
Unanimità. Lucia Coppola di Futura mira a promuovere la mobilità sostenibile, approfittando della pandemia per valorizzare un orientamento che tuteli la salute dei cittadini e la salubrità del territorio. Il dispositivo, articolato su 10 punti, invita l’esecutivo a investire nella mobilità elettrica, a variare gli orari di ingresso al lavoro, nelle scuole e nei servizi pubblici, a rafforzare tutte le misure di distanziamento e sicurezza previste, in particolare negli orari di maggior afflusso e valutare di adottare su treni e autobus un sistema di prenotazione dei posti e una app che consenta agli utenti di monitorare da remoto l’affollamento dei mezzi.
n. 11 Coppola: urgono strategie per affrontare in modo appropriato la fase due
Valutare una serie di implementazioni dei servizi sanitari. Nel merito: potenziare i servizi di promozione della salute e di prevenzione, i servizi territoriali di medicina generale e di cure primarie; dare indicazioni chiare sulla riorganizzazione degli spazi delle strutture sanitarie e individuare le aree più in sofferenza delle professioni sanitarie, valorizzando il personale; rivedere il modello delle RSA, valutando se optare per soluzioni residenziali o semiresidenziali; rilanciare la sanità diffusa, la telemedicina, la domiciliazione dei servizi.
Questi sono solo alcuni dei punti posti da Lucia Coppola nell’articolato ordine del giorno, che parte dalla considerazione della fragilità dimostrata dai servizi sanitari trentini nella fase di diffusione del Covid-19 e dell’insufficienza delle misure di contrasto adottate. Rossi: testo preciso e meritevole. L’assessore Segnana è intervenuta dichiarando il favore al dispositivo e la contrarietà alla premessa “politica” del testo. Il voto sulla premessa: 21 no, 14 sì. Secondo punto del dispositivo: 21 no, 14 sì. Tutti gli altri punti: unanimità.
n. 12 Degasperi: veloce riapertura delle attività di commercio ambulante
Un solo astenuto sul testo del consigliere di Onda Civica che impegna la Giunta a consentire, una volta fissate rapidamente le necessarie prescrizioni di carattere organizzativo e sanitario, l’immediata riapertura delle attività di commercio ambulante in Trentino. Si tratta di circa 300 aziende, per le quali i mesi della bella stagione sono decisivi. Il presidente Fugatti ha chiarito che la materia dipende dal Dpcm nazionale, secondo il quale solo l’alimentare ha per ora semaforo verde.
n. 13 Cia: esenzione tassa di soggiorno per forze dell’ordine che frequentano corsi di formazione in Trentino
Claudio Cia impegna a esentare dall’imposta provinciale di soggiorno i componenti delle forze dell’ordine o di protezione civile che frequentano corsi di studi o una scuola militare in Trentino. Il voto: 4 astenuti.
n. 14 De Godenz: estendere il sostegno anche ai lavoratori “intermittenti”
Tra le categorie escluse dal decreto “Cura Italia” ci sono le partite Iva che lavorano con contratto di tipo intermittente, “a chiamata”. Si tratta perlopiù di soggetti che operano nell’ambito degli eventi, dei servizi pubblici e dello spettacolo: un settore che sarà tra gli ultimi a riprendere l’attività. Pietro Degodenz (UpT) ha chiesto alla Giunta di prevedere che questi soggetti possano beneficiare di contributi e accedere agli ammortizzatori sociali. Manica e Marini hanno solidarizzato. Il voto: 21 no, 14 sì.
n. 15 Masè: sostegno economico per l’autotrasporto trentino
La consigliera della Civica, considerando il ruolo strategico svolto dall’autotrasporto nella ripartenza dell’economia, chiede alla Giunta di monitorare il settore dell’autotrasporto al fine di garantirne i livelli occupazionali e di incentivare la filiera trentina in un’ottica di salvaguardia delle realtà economiche locali nei diversi settori. Anche l’autotrasporto deve stare dentro il progetto complessivo di potenziamento delle filiere corte, mentre purtroppo oggi si chiamano spesso ditte da nord penalizzando quelle trentine. Due astenuti.
n. 16 Marini: per un Osservatorio regionale di contrasto alla criminalità organizzata
Alex Marini ha ricordato l’anniversario dell’uccisione di Peppino Impastato e ha rilanciato un tema su cui accende i riflettori da tempo. La proposta: avviare un confronto con la Provincia di Bolzano per istituire un “Osservatorio per il contrasto alla criminalità organizzata e la promozione della cultura della legalità e del ruolo della società civile” su base regionale. Il dispositivo ha proposto inoltre di impegnare l’esecutivo a costituire un comitato di monitoraggio e di garanzia della trasparenza nell’erogazione di contributi e sussidi durante l’emergenza Covid-19. Il presidente del Consiglio regionale Paccher ha detto che si sta lavorando a livello di Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative regionali e che in aula regionale si affronterà l’argomento prima dell’estate. Si è votato per punti separati. Premessa e punto 1: unanimità. Punto 2: 21 no, 14 sì.
n. 17 Zeni: per una ricognizione dei procedimenti da semplificare
Il consigliere del Pd ha chiesto di impegnare la Giunta a garantire la massima trasparenza di scelte e criteri per tutte le deroghe concesse in questa fase di emergenza; a predisporre entro 60 giorni un piano di ricognizione di tutte le funzioni pubblicistiche che incidono sui cittadini e sulle imprese. Inoltre di valutare in che misura il controllo pubblico sulle attività si giustifica, di individuare quali funzioni non sono necessarie. Di elaborare infine una proposta di riduzione dei procedimenti non necessari. Il voto: 21 no, 14 sì.
n. 18 Marini: istituire un’assemblea dei cittadini consultiva sul clima e sulla crisi in atto
L’idea di Marini, in tema di democrazia partecipativa: che la Giunta predisponga entro 6 mesi un piano per la costituzione di un’assemblea dei cittadini (un wisdom council) , alla quale affidare pareri e proposte da indirizzare alla Provincia sui temi dei cambiamenti climatici e della crisi sociale ed economica conseguente all’emergenza Covid-19. Rossi: bene, sperando non finisca come con gli Stati generali della montagna, che non hanno prodotto atti e provvedimenti. Il voto sul testo (emendato): unanimità.
n. 19 Zeni: aiuti immediati di sostegno guardando anche a Bolzano
Gli impegni ipotizzati: immediate misure di sostegno per cittadini, lavoratori, imprese e liberi professionisti in difficoltà perché le attività possano proseguire, anche tenendo conto degli interventi adottati a Bolzano; criteri di sostegno che stimolino la riconversione delle aziende in crisi già prima dell’emergenza Covid-19, in particolare verso le aree strategiche dell’ambiente, della salute, del turismo, dei servizi alla persona; proseguire nell’infrastrutturazione del territorio perché sia coperto dalla banda larga. Il voto: 20 no,15 sì.
n. 20 Ossanna: corridoi verdi per portare la manodopera nei nostri poderi
Si vuole verificare il fabbisogno reale di manodopera straniera nel nostro settore agricolo per la stagione frutticola entrante. In secondo luogo intervenire presso il Governo in parallelo con Bolzano perché i ministeri individuino, d’intesa con le ambasciate, procedure che consentano alle Regioni di attivare “corridoi verdi” per consentire al personale richiesto di entrare nel nostro Paese e farsi assumere dalle imprese agricole. Ossanna ha tolto, d’intesa con la Giunta, il punto che chiedeva di valutare il possibile utilizzo dei richiedenti asilo disponibili a lavorare nelle aziende agricole trentine, soggiornando presso le stesse aziende. Ghezzi ha chiesto la ragione di questa cancellatura, Ossanna ha replicato che in realtà la materia chiama in causa il Commissariato del Governo e non la Giunta provinciale. Il voto: 4 astenuti, tra cui lo stesso Ghezzi.
n. 21 Ossanna: attivarsi perché l’Inail riveda l’equiparazione Covid-infortuni sul lavoro
Terzo testo (dopo quelli di Guglielmi e De Godenz) relativo al necessario sollecito a Roma perché si induca l’Inail a rivedere la scelta di classificare l’eventuale contagio da Covid-19 in azienda come infortunio sul lavoro. Unanimità.
n. 22 Le minoranze unite: entro un mese piano sanitario per la fase 2.
Con questo odg – presentato in aula da Ghezzi - tutti i capigruppo di minoranza hanno proposto di impegnare la Giunta ad approvare entro il 31 maggio una variazione del programma dell’Azienda provinciale servizi sanitari, che con riferimento alla fase 2 dell’emergenza Covid-19 espliciti le misure di prevenzione del contagio, le misure di sorveglianza attiva con una strategia per la ricerca dei casi, e le misure organizzative di contenimento (quarantena, screening per ingresso nelle case di cura, Rsa, ospedali, carcere), per garantire sicurezza nelle cure e una strategia per fronteggiare eventuali nuovi focolai. Ghezzi ha definito inquietante il no della Giunta a un impegno così basilare e doveroso. Si è rammaricata anche Demagri. Il voto: 21 no, 12 sì, 1 astenuto.
n. 23 Ghezzi: sostenere il settore strategico della cultura nel dopo pandemia.
Il consigliere di Futura ha ringraziato l’assessore Bisesti per il favore accordato alla sua proposta. Le idee: ripensare il sistema cultura e definire nel post-Covid investimenti destinati alla cultura, con supporti economici, linee guida e protocolli per la ripartenza delle iniziative culturali in condizioni di sicurezza, strumenti di semplificazione burocratica, un programma di selezione delle eccellenze culturali trentine, un patto pubblico-privato per gli investimenti in cultura, un sostegno concreto agli eventi. Sostegno al testo da Rossi, pur sottolineando che non si dice né quando né quanto si spenderà davvero per la cultura. Soddisfatto anche Marini. Ghezzi ha voluto sottolineare che ora riaprono attività e chiese, ma non ancora i teatri e i musei. Il voto: unanimità.
n. 24 Le minoranze: 10 direttrici per tutelare le finanze della Pat
Ancora i 6 capigruppo di minoranza uniti, primo firmatario Ugo Rossi del Patt. Ben 10 le azioni individuate, su cui è stata raggiunta l’unanimità dell’aula. Soddisfatto Tonini: questo testo è prova tangibile del nostro impegno costruttivo, messo a disposizione del governo provinciale.