Bolzano - A differenza di altri territori e più in generale del Paese, l'Alto Adige non perde tempo ed è la prima realtà italiana a uscire dal lockdown, con libertà di movimento sul territorio regionale senza autocertificazioni, ripresa programmata e pressoché immediata delle attività economiche, commerciali, produttive industriali e artigianali.
A decorrere dall’11 maggio, sempre nel rispetto delle norme di sicurezza, possono riaprire “le attività inerenti servizi alla persona, fra cui parrucchieri, barbieri, estetisti” ed anche i servizi di ristorazione e somministrazione di alimenti e bevande, fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie. Dalla stessa data saranno riprenderanno piena attività anche i musei e le istituzioni culturali comprese biblioteche e centri giovanili. Dal 18 maggio, seguendo dettagliati protocolli di sicurezza, possono essere di nuovo offerti i servizi per l’infanzia e il 25 maggio è invece la data fissata per la riapertura delle strutture ricettive presenti sul territorio provinciale.
Il provvedimento è stato approvato nella notte dal Consiglio provinciale di Bolzano con 28 sì, 6 astensioni e un voto contrario. La legge provinciale determina le misure per il contenimento del contagio del coronavirus e “la ripresa graduale delle libertà di movimento delle cittadine e dei cittadini, delle attività economiche e delle relazioni sociali”. Il disegno di legge era stato approvato la scorsa settimana dalla Giunta provinciale. Dopo che la prima fase dell’emergenza è stata affrontata in modo unitario in tutto il territorio nazionale, “la Provincia vuole affrontare questa Fase 2 all'insegna dell'applicazione della nostra autonomia”, ha sottolineato il presidente Arno Kompatscher. “Al centro mettiamo la sicurezza e il senso di comunità. Questa Fase 2 e la ripartenza possono avere luogo solo se tutti si attengono alle regole. Confidiamo pertanto nell’autodisciplina e nel senso di responsabilità dei cittadini”, ha aggiunto il presidente della Provincia di Bolzano.
Sicurezza e responsabilità
L’andamento dell’epidemia, che in Alto Adige ha portato ad avere un indice di contagio R0 al di sotto dell'1, è stata secondo il Landeshauptmann la pre-condizione per arrivare a fissare le regole su "AltoAdige si riparte". Nuove regole che si sono rese necessarie sia per le famiglie che per l’economia, "un settore che con il lockdown ha subito conseguenze che non possono essere sottovalutate". L’impatto di questa crisi, ha aggiunto Kompatscher, sarà nettamente superiore alla crisi finanziaria del 2008. È quindi necessario consentire nuovamente la ripartenza della vita sociale ed economica in una "modalità sicura". “Dopo che Roma per settimane non ha ascoltato le richieste per una differenziazione regionale delle misure, abbiamo deciso di intraprendere il nostro percorso legislativo autonomo”, ha aggiunto Kompatscher. Dopo la pubblicazione sul bollettino ufficiale della Regione, che avverrà probabilmente oggi pomeriggio, la legge sarà subito in vigore (uso di mascherine nei negozi, credit foto ASP - Ivo Corrà).
Nuova legge in vigore da oggi
La nuova legge prevede la libertà di movimento sul territorio regionale senza autocertificazioni. A decorrere dall’entrata in vigore è prevista la ripresa delle attività economiche, con la riapertura delle attività commerciali, produttive industriali e artigianali. A decorrere dall’11 maggio, sempre nel rispetto delle norme di sicurezza, possono riaprire “le attività inerenti servizi alla persona, fra cui parrucchieri, barbieri, estetisti” ed anche i servizi di ristorazione e somministrazione di alimenti e bevande, fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie. Dalla stessa data saranno riprenderanno piena attività anche i musei e le istituzioni culturali comprese biblioteche e centri giovanili. Dal 18 maggio, seguendo dettagliati protocolli di sicurezza, possono essere di nuovo offerti i servizi per l’infanzia. Il 25 maggio è invece la data fissata per la riapertura delle strutture ricettive presenti sul territorio provinciale. Le misure della legge riguardano ambiti in cui la Provincia ha la competenza in virtù dello Statuto di autonomia, mentre per quanto riguarda gli spostamenti verso il resto del Paese, le lezioni scolastiche e universitarie, le manifestazioni sportive, valgono le normative nazionali.
Con quattro articoli e in circa 50 pagine, la legge fissa modi e tempi della ripartenza. Nel provvedimento vi sono le norme generali a cui tutti si devono attenere in particolare nel settore delle attività economiche. Negli allegati sono dettagliatamente descritti tutti i protocolli di sicurezza concordati con le parti sociali. Di seguito una sintesi delle misure più importanti.
Gli spostamenti dei cittadini
La nuova legge dispone quindi che negli spostamenti nel territorio della provincia di Bolzano si osservino il divieto di assembramento, l’obbligo di distanziamento interpersonale e vadano utilizzate, da parte degli adulti e dei bambini in età scolare, protezioni delle vie respiratorie in tutti i casi in cui vi sia la possibilità di incontrare altre persone, compreso lungo marciapiedi e passeggiate, e, sempre, nei luoghi chiusi. Gli spostamenti, all’interno del territorio provinciale e nel territorio trentino, sono liberi, mentre quelli verso altre regioni sono consentiti per ragioni di lavoro, di salute, di assoluta urgenza e per tutti gli altri motivi previsti dalla normativa statale. Se Austria e Svizzera lo consentiranno, sarà possibile varcare i rispettivi confini. Ad una distanza da altre persone inferiore ai due metri è obbligatorio l’uso delle mascherine e, anche con i dispositivi di protezione, va tenuta la distanza di un metro. Di particolare importanza è anche la raccomandazione a lavarsi le mani frequentemente e di portare con sé un disinfettante per le mani.
Attività sportiva all’aperto
L’attività sportiva può essere svolta all’aperto rispettando una distanza di tre metri dalle altre persone. Sono ammesse le attività all’aperto che non assumono la forma di sport di squadra, ed è vietato l’uso di spogliatoi e docce. Se non è possibile rispettare la distanza di tre metri quando si pratica l’attività sportiva, va usata la mascherina.
Manifestazioni pubbliche
Le manifestazioni pubbliche sono vietate. Il presidente della Provincia può autorizzare singoli eventi, se non prevedono contatti fra i partecipanti come ad esempio il cinema con gli spettatori seduti nella propria auto. Per quanto riguarda le manifestazioni a carattere religioso come le messe, il presidente emanerà un’apposita ordinanza.
Assistenza all’infanzia dal 18 maggio
L’assistenza all’infanzia nelle microstrutture e presso le Tagesmütter può iniziare progressivamente a partire dal 18 maggio anche se con condizioni diverse e più rigide. Queste valgono anche per i progetti di assistenza estiva ed i gruppi dedicati al gioco, gli Elki ed altre forme d’assistenza sostenute dalla mano pubblica che verranno realizzate quest’anno. Un cambiamento significativo è rappresentato dalla riduzione delle dimensioni dei gruppi. Nel caso di bambini al di sotto dei 6 anni i gruppi potranno essere composti da un massimo di 4 bambini, mentre al di sopra dei 6 anni i gruppi potranno essere composti al massimo da sei bambini. La composizione dei gruppi dovrà rimanere costante e si dovranno evitare i contatti tra gruppi diversi. Per quanto riguarda la partecipazione sarà data la precedenza ai bambini i cui genitori, che per ragioni di lavoro o per altri motivi, non sono in grado di seguire personalmente i propri figli.