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Bonomi (Confindustria): "Questa politica rischia di far più danni del Covid. La realtà è diversa dalla narrazione che si sta facendo"

Brescia - E' un'intervista "dura" quella rilasciata da Carlo Bonomi al quotidiano La Repubblica. Il presidente di Confindustria raffigura il crescente stato di preoccupazione del mondo industriale (e gran parte dell'opinione pubblica) sul futuro nero che aspetta l'Italia. trento trentino paesaggio


Si pagherà a caro prezzo la politica del lockdown degli scorsi mesi alla quale è seguita quella non sufficientemente risarcitoria dei danni provocati con tali chiusure, come si poteva ampiamente prevedere nel momento di chiusura totale vista un'economia non florida già nel periodo pre-Covid, a differenza di altri Stati.

La ripartenza dettata da preconcetti ideologici, mancette elettorali che - quando arrivano - possono durare solo poche settimane e norme di distanziamento sociale insostenibili per chiunque rischia di dare il colpo finale a milioni di cittadini.


"Questa politica rischia di fare più danni del Covid", afferma Bonomi. "La narrazione secondo cui una volta passata la pandemia tutto tornerà come prima è una falsità bella e buona. La realtà è un'altra. Questo è un Paese che si è abituato ad essere anestetizzato. Gli imprenditori sono fortemente preoccupati. Sto cercando di mettere tutti davanti alla realtà: in autunno molte imprese non riapriranno, altre dovranno ridimensionarsi. Non sappiamo cosa succederà domani, che ne sar delle commesse, degli ordini, dei fornitori. Il governo ha bloccato i licenziamenti fino ad agosto. Ma il lavoro, i posti di lavoro, non si gestiscono e non si creano per decreto. Serve una strategia, una visione, un'idea di quale Paese vogliamo costruire", aggiunge il numero uno di Confindustria.

Ultimo aggiornamento: 31/05/2020 11:53:38
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