CEVO (Brescia) - Lo spopolamento delle valli bresciane è ormai un'emergenza e in questi anni, con il crollo delle nascite, ci sono effetti negativi a partire dalle scuole che chiudono e i ragazzi che devono sobbarcarsi spostamenti fino ad arrivare ai servizi primari, tra cui i negozi che stanno scomparendo. Inoltre la popolazione invecchia e quindi la richiesta di servizi va in una direzione diametralmente opposta rispetto a quella dei decenni scorsi.,
Cosa fare? E' la domanda che si pongono cittadini e amministratori, ma le risposte non ci sono, meglio non sono facili con la situazione che si è creata.
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Lino Balotti, dopo aver elaborato uno studio sulla denatalità della Valsaviore, ha scritto all'assessore regionale Massimo Sertori (nella foto), che negli ultimi mesi ha siglato accordi con diverse realtà, elargendo risorse, e chiesto "aiuto" per una delle valli che in questi anni ha perso in percentuale il maggior numero di abitanti e si avvia ad una "desertificazione" di servizi.
Ecco il testo della lettera di Lino Balotti: "Pregiatissimo Assessore, devo complimentarmi con Lei, perché nell'ultimo periodo la Sua attenzione è rivolta alle nostre valli, al territorio montano in riferimento al calo demografico, con importante sostegno economico. Le chiedo di non dimenticare la nostra Valle Camonica, in particolare la Valsaviore. I nostri paesi stanno morendo, chiudono le scuole, gli esercizi commerciali. Si costruiscono cattedrali nel deserto, non si crea lavoro, non si fa nulla per la persona, la famiglia e di pari passo, per i costi elevati, non si fanno più figli e i più scappano verso i fondo valle o nelle città. Nel 2022 ho fatto una ricerca, pubblicando un piccolo manuale, dal 1950 al 2022 riguardo al calo demografico in Valsaviore; c'è da mettersi le mani nei capelli, i nostri paesi sono ormai vuoti, morti. Ci aiuti".
L'assessore Sertori ha risposto che sono allo studio misure per inveritre la tendenza. L'iniziativa di Lino Balotti è stata apprezzata da un folto numero di cittadini della Valsaviore e Valle Camonica, l'hanno ringraziato per la missiva che parte del popolo, dal sentimento di chi vive la drammatica situazione della Valsaviore e non è calata dall'alto con misure che talvolta non raggiungono l'obiettivo.