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Don Marco Pozza: “Il Giubileo? Mi sembra sia un flop”

Serata nella sala Paradiso del Mirella

PONTE DI LEGNO (Brescia) - “Il Giubileo? Mi sembra sia un flop”: questa l’opinione di don Marco Pozza, che a Ponte di Legno è stato protagonista di una conversazione pubblica nell’ambito della rassegna “Una montagna di cultura…la cultura in montagna”, organizzato da MirellaCultura con la collaborazione di Pro Loco e Biblioteca Civica.

Il parroco del carcere Due Palazzi di Padova, noto al grande pubblico anche come conduttore televisivo oltre che come scrittore, nel suo incontro intitolato “Morto un Papa se ne fa un altro, ma il Vangelo rimane lo stesso” ha toccato a suo modo diversi temi di attualità, dal suo rapporto personale con Papa Francesco all’impatto che ha sulla Chiesa Papa Leone.

“Un Papa – ha detto, riferendosi a Prevost - che porta nella Chiesa il fremito intellettuale di Sant’Agostino. Se è stato fatto Papa è perché, evidentemente, era lui, un agostiniano, il Papa giusto per questi tempi”. Don Pozza ha toccato anche il tema del Giubileo. “Non mi sembra sia un gran successo” - ha detto - I numeri parlano chiaro”.
In particolare il riferimento ai giovani, arrivati a circa un milione di presenze, mentre nel 2000 erano stati superati i due milioni. Don Pozza non ha nascosto tutta la sua nostalgia per Papa Francesco.

“A lui mi legava e mi lega un amore vero. Per me è stato come padre e madre insieme. È grazie a lui se oggi sento ancora più forti le ragioni profonde del mio essere prete”. Ragioni che affondano le loro radici nelle pagine del Vangelo. “Per questo dico che morto un Papa se ne fa un altro”, ha detto don Pozza. Perché, nella sua stringatezza, questo proverbio ricorda che nessuno è insostituibile, neanche se riveste cariche di grande importanza e potere. A rimanere è il Cristo, la cui via è nascosta nelle segrete pagine dei Vangeli. Parole parsimoniose che ricordano all’uomo la possibilità - se vorrà perseguirla - di non perdersi più”. Un’ora e mezza seguita con grande attenzione dal folto pubblico che gremiva la Sala Paradiso del Centro Congressi con frequenti applausi, a sottolineare i passaggi più significativi dell’intervento.

“Una montagna di cultura…la cultura in montagna” prosegue stasera al Palazzetto dello sport di Ponte di Legno con l’atteso spettacolo-monologo di Giulio Scarpati nei panni di Giovanni Pascoli “Qualcosa di nuovo nel sole”. Domani, lunedì 11, torna la grande musica con il primo dei concerti del festival “Montagne incantate-Musica d’estate”, inserito nella rassegna. Protagonisti Guido Rimonda (violino) e Maurizio Baglini (pianoforte), titolo “L’amour fou”.
Ultimo aggiornamento: 10/08/2025 19:38:56
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