PIAN CAMUNO (Brescia) - Tra i beni confiscati alla mafia e riutilizzati per scopi sociali spicca l'ex maneggio di
Pian Camuno, trasformato in
Centro cinofilo. Nel maggio scorso c'era stata la visita al centro di formazione cinofila affidato all’UCIS (Unità Cinofile Italiane da Soccorso), realizzato all’interno di un ex maneggio confiscato alla criminalità e restituito alla collettività.
In
Lombardia sono state accolte le
21 richieste finanziabili in
17 Comuni finanziate con
1.866.000 euro le
21 domande presentate da
17 Comuni per interventi di riuso e recupero di beni confiscati alla criminalità in Lombardia.

È quanto prevede il decreto adottato dalla Direzione Sicurezza e Protezione civile che fa capo all’Assessorato alla Sicurezza di Regione Lombardia, guidato da
Romano La Russa. Il
18 luglio a Palazzo Lombardia convegno dedicato a Falcone e Borsellino
“Regione Lombardia – ha dichiarato l’
assessore La Russa –
è in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata e nell’uso virtuoso dei beni confiscati. Con questi contributi sarà possibile trasformare questi beni sottratti alla criminalità e restituirli alla società, riaffermando la vittoria della legalità e dello Stato sulle mafie. In queste settimane sono impegnato in un vero e proprio tour dei beni confiscati nel territorio regionale che si concluderà il 18 luglio 2025, a Palazzo Lombardia, con un convegno dedicato a Falcone e Borsellino”.
“Gli immobili recuperati – ha proseguito
La Russa –
hanno diverse destinazioni d’uso, ma sono tutti accomunati da finalità sociali.
Sono molteplici anche le categorie di persone che ne potranno beneficiare: dalle famiglie in emergenza abitativa a quelle con figli affetti da autismo, dagli studenti universitari agli anziani“. “Per questo – ha concluso – proseguiremo con fermezza a sostenere gli enti che, sul nostro territorio, lavorano e mettono in campo iniziative e progetti concreti per recuperare e rilanciare gli immobili sottratti al malaffare”.
I beni confiscati nel Bresciano
"Dove prima c’era criminalità, ora nasceranno spazi per le famiglie, le associazioni, la comunità. È questa la forza del recupero dei beni confiscati: restituire alle persone ciò che era stato tolto da chi vive contro la legge”, dichiara il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Diego Invernici commentando il finanziamento da parte di Regione Lombardia di quattro interventi nella provincia di Brescia, per un totale di oltre 350.000 euro.
A beneficiarne i Comuni di Pian Camuno, Bovegno, Iseo e Erbusco, con progetti che spaziano dal supporto alle associazioni no-profit alla creazione di una fattoria didattica, dalla locazione sociale fino alla nascita di un polo educativo, riabilitativo e aggregativo che ospiterà anche la sede dell’Associazione Nazionale Carabinieri.
“I beni confiscati sono una risorsa strategica per la coesione sociale e la rigenerazione urbana – spiega Invernici –. A Pian Camuno e Bovegno, con i loro progetti dedicati a associazioni no-profit e fattorie didattiche, si punta a creare spazi vivi che uniscono inclusione, educazione e sviluppo locale. A Iseo, il recupero per scopi sociali e istituzionali significa mettere al centro la comunità e i suoi bisogni concreti. Infine, il progetto di Erbusco è un esempio virtuoso di sinergia tra servizi educativi, sociali e associazioni che incarnano la cultura della legalità, come l’Associazione Nazionale Carabinieri”.
I progetti finanziati nel Bresciano
. Pian Camuno, interventi a favore di associazioni no-profit, con un contributo di 130.646 euro;
. Bovegno, la creazione di una fattoria didattica con un finanziamento di 135.020 euro;
. Iseo, l’utilizzo di un immobile a scopi sociali e istituzionali, con un contributo di 13.267 euro;
. Erbusco, un immobile polifunzionale che ospiterà al piano terra servizi educativi, riabilitativi, ludico-ricreativi e aggregativi, mentre al primo piano troverà sede l’Associazione Nazionale Carabinieri, con un finanziamento di 78.515 euro.
I Comuni lombardi assegnatari del contributo per provincia
Milano: 5 (Vernate, Cusago, Rho – 2 interventi; Robecchetto con Induno – 2 interventi; Baranzate)
Brescia: 4 (Erbusco, Chiari, Bovegno, Pian Camuno)
Como: 2 (Lomazzo, Oltrona di San Mamette)
Cremona: 1 (Pian Camuno – 3 interventi)
Lecco: 2 (Lecco, Galbiate)
Lodi: 1 (Corno Giovine). Monza e Brianza: 2 (Lesmo, Concorezzo).