Impact, produzione in crescita, aumenta il risparmio per la pubblica amministrazione
Inizio:
27/06/2025 dalle ore 18:00
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Fine:
27/06/2025 alle ore 20:00
IT
Sale il valore della produzione (+6,3%) e cresce l’occupazione di persone in condizioni di svantaggio inserite in convenzione nelle imprese (+13,8%). E aumenta anche il risparmio per la pubblica amministrazione: ogni lavoratore occupato genera, in un anno, minori costi per 2.446 euro, con un +33% rispetto al dato medio dell’anno precedente.
È quanto emerge da due documenti presentati questa mattina: il Bilancio aggregato “Impact”, marchio rilasciato da Confcooperative Bergamo alle sole realtà del territorio che rispondono ad elevati standard qualitativi, e “Il valore creato dall’inserimento lavorativo per i budget pubblici”, studio commissionato da Confcooperative Bergamo e Csa Coesi a Socialis (Centro studi in imprese cooperative, sociali ed enti non profit) realizzato nel quadro del progetto “Trame Cooperative” sostenuto dalla Camera di Commercio di Bergamo.
I report misurano l’impatto economico e sociale prodotto.
Il progetto Impact, volto a contrastare fenomeni spuri all’interno del settore cooperativo bergamasco, grazie alla creazione del registro Impact (www.registroimpact.it), riunisce le cooperative sociali di inserimento lavorativo (tipo B) e le cooperative di produzione lavoro in possesso di stringenti requisiti sotto il profilo dell’autenticità cooperativa, della legalità dei comportamenti e della tutela dei lavoratori, oltre che di certificati standard qualitativi.
Venti le cooperative a oggi presenti nell’elenco: Berakah di Pagazzano, Calimero di Albino, Totem di Bergamo, Il Barone Rosso con sede a San Pellegrino Terme e Pagazzano, Il Segno di Brembate Sopra, La Solidarietà di Dalmine, Impegno sociale di Almè, Padre Daniele Badiali di Cisano Bergamasco, Acli Servizi di Bariano, Koinè di Villa d’Almè, Bergamo Lavoro con sede nel capoluogo, Contatto di Serina, Oikos di Villa d’Almè, Cooperativa della Comunità di Stezzano, L'Ulivo di Treviglio, Ecosviluppo di Stezzano, Co.Meta di Bergamo, Sottosopra di Parre, Ruah di Bergamo e Il Susino di Caravaggio.
Sono cooperative presenti in modo capillare su tutta la provincia, dalle valli alla pianura, dalla città ai laghi, alcune delle quali attive anche nell’export, coprendo differenti settori economici, dalla manifattura industriale e meccatronica alle pulizie professionali e sanificazioni, fino ai servizi ambientali ed ecologici.
Nel 2024, nel complesso hanno generato un valore della produzione pari a 67.092.022 euro, in crescita del 6,3% rispetto al 2023 quando il fatturato aveva toccato 63.103.713 euro. Tutte insieme muovono una forza lavoro di 2.103 persone, anche queste in salita rispetto ai 1.848 occupati del 2023 (+13,8%). E risultano in aumento anche le convenzioni ex articolo 14, ovvero gli accordi stipulati tra aziende, cooperative sociali e servizi pubblici per favorire l’inserimento lavorativo di persone con disabilità, in ottemperanza alla Legge 68/99: sono passati da 198 a 248, con un +25,2%.
“Oggi abbiamo comunicato numeri importanti, che certificano la capacità di coniugare crescita economica e sviluppo sociale delle cooperative - dichiara Lucio Moioli, presidente di Confcooperative Bergamo - Dietro questi numeri ci sono persone in carne e ossa e questa è sempre la cosa più importante, ma giudichiamo altrettanto rilevante il fatto che le cooperative si impegnino a dar conto in maniera rigorosa e trasparente dei risultati del loro lavoro.”
“Le cooperative Impact rappresentano una risorsa rilevante sotto diversi aspetti - spiega Fabio Benigni, responsabile del progetto Impact di Confcooperative Bergamo - Sono realtà con un’impostazione imprenditoriale solida, in grado di coniugare qualità ed efficienza produttiva con un impatto sociale concreto. I punti di forza vanno dal rispetto delle tempistiche di fornitura all’adozione di processi certificati, dalle attività di assemblaggio e pulizia in ambienti conformi agli standard ISO all’impiego di sistemi innovativi per il controllo qualità. Le imprese che si avvalgono dei servizi delle cooperative Impact contribuiscono a generare impatto economico e sociale attraverso l’inserimento lavorativo di persone con svantaggio: elementi oggettivi, valorizzabili nei bilanci sociali aziendali e che saranno ulteriormente misurabili attraverso indicatori definiti in collaborazione con l’Università degli studi di Bergamo”.
“Con piacere la Camera di Commercio di Bergamo sostiene lo svolgimento di approfondimenti e ricerche legato al mondo della cooperazione - afferma il segretario generale, Maria Paola Esposito - Anche questa parte del progetto Trame cooperative dimostra l’interesse e l’importanza delle imprese cooperative non solo in termini di inclusione e tutela dei diritti, ma anche di efficacia e risparmio per la collettività”.
Dati positivi anche sul fronte del risparmio economico assicurato alla pubblica amministrazione dalla cooperazione di tipo B, cioè specializzata nell’inserimento lavorativo di persone svantaggiate.
Ogni lavoratore occupato genera, in un anno, minori costi per 2.446 euro, con un risparmio +33% rispetto all’anno precedente (1.802 euro per lavoratore). Lo dimostra “Il valore creato dall’inserimento lavorativo per i budget pubblici”, commissionato da Confcooperative Bergamo e Csa Coesi a Socialis (Centro studi in imprese cooperative, sociali ed enti non profit) realizzato anche grazie al contributo della Camera di Commercio di Bergamo.
Giunto alla quarta edizione, lo studio misura l’impatto nei confronti della collettività rispetto ai bilanci della pubblica amministrazione: l’analisi ha considerato il 2023 e un cluster costituito da 12 cooperative sociali della provincia di Bergamo che hanno partecipato all'iniziativa: Acli Servizi, Berakah, Bergamo Lavoro, Co.Meta, Contatto & La Bonne Semence, Ecosviluppo, Della Comunità, Impegno Sociale, Il Segno, La Solidarietá, Padre Badiali e Ruah.
Le cooperative considerate, tutte aderenti a Impact, hanno dato occupazione a 651 persone con svantaggio (con disabilità, disagio psichiatrico, dipendenze o in misure alternative al carcere) e generato un valore economico per la pubblica amministrazione di 1.592.142,28, in crescita del 83,67% rispetto ai 866.842,15 euro del 2022.
Il dato è il risultato della differenza tra i benefici creati per la Pa (4.274.923,29 euro) e i costi (2.682.781,02 euro).
I trend emergono dall’applicazione di Valoris, modello di valutazione economica basato sull’analisi costi-benefici, messo a punto dalla ricercatrice Elisa Chiaf del Centro Studi Socialis in collaborazione con l’Università di Brescia e l’Università Cattolica di Brescia. Nella categoria benefici rientrano le imposte sui redditi versate da parte dei lavoratori con svantaggio, l’Iva prodotta e le spese pubbliche evitate grazie al miglioramento delle condizioni dei soggetti inseriti (servizi sociali e sanitari, reddito minimo da garantire, pensione di invalidità). Sul fronte dei costi, sono contemplate le esenzioni fiscali per le cooperative sociali e i contributi pubblici erogati alle cooperative sociali per il reinserimento delle persone al lavoro.
“Il valore economico e sociale dell’opportunità che la cooperazione offre a persone solitamente escluse dal mercato del lavoro è ormai riconosciuto e misurabile. La metodologia adottata si concentra sugli aspetti economici dell’inserimento lavorativo nelle cooperative sociali di tipo B - spiegano Elena Scanferla di Csa Coesi e Alberto Corsini di Socialis - ma se si considerassero anche i benefici intangibili, come il miglioramento della qualità della vita, la soddisfazione personale e l’impatto positivo su famiglie e comunità, il valore generato risulterebbe ancora più significativo”.
Ultimo aggiornamento:
23/06/2025 14:27:35