Temù (Brescia) - "Sarà fatta giustizia per Andrea solo quando saranno abbattuti tutti gli orsi": così Carlo Papi, padre di Andrea, il runner 26enne ucciso dall'orsa JJ4 il 5 aprile 2023, fa il punto sulla questione grandi carnivori nel docufilm "Pericolosamente vicini", realizzato dal regista Andreas Pichler e presentato in anteprima ieri sera al Cinema Alpi di Temù (Brescia) con la presenza di 200 persone.
Il docufilm, distribuito da Wanted Cinema, esplora il complesso rapporto tra le comunità locali e gli orsi in Trentino e sulle Alpi, tema d'attualità con le conseguenze della tragica scomparsa di Andrea Papi e l’abbattimento dell’orsa KJ1, con le iniziative che il comitato "Insieme per Andrea" ha avviato sul territorio.
Giovanna Cremonini (nel video), titolare del cinema Alpi di Temù, ha presentato al numeroso pubblico presente in sala "Pericolosamente vicini", sottolineando: "Offre una panoramica completa attraverso una pluralità di voci e prospettive, raccogliendo le testimonianze delle comunità locali, dei tecnici e dei forestali e delle associazioni animaliste che si battono per la tutela degli orsi".
Le riprese del documentario erano iniziate un anno prima del tragico incidente di Caldes, dove Andrea Papi venne aggredito e ucciso dall'orsa JJ4 e per quasi tre anni il regista ha seguito le tracce di forestali, animalisti, esperti, e degli spostamenti degli orsi, offrendo un quadro differenziato della convivenza tra uomo e orso.
In questo periodo il regista è riuscito ad avvicinarsi agli orsi, poi ha documentato il dibattito tra la popolazione locale, gli animalisti e la politica.
Nel docufilm ci sono riprese di grande impatto, ricostruisce le prime aggressioni, partenza da Daniza l'orso che agredì un cercatore di funghi - Daniele Maturi - nella zona di Pinzolo, quindi l'incontro con l'orso sul monte Peller di un bambino con accanto il padre e infine la tragedia di Andrea Papi. "La mia anima - ha affermato Franca Ghirardini, madre di Andrea Papi - è ferita a morte, questo dolore lo porterò fino alla morte".
Il regista ha dato voce agli animalisti, con gli interventi di Ornella Dorigatti e dei vertici della Lav, oltre che alle guardie forestali che hanno spiegato l'attività che svolgono sul terrritorio e gli allevatori che hanno denunciato i danni subiti negli alpeggi a causa della presenza dell'orso. Voce anche alla poliitica, al presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, al suo predecessore Ugo Rossi. Il progetto di reintroduzione dell'orso in Trentino è stato avviato a inizio secolo con 10 esemplari e oggi - nelle valli trentine, in particolare Val di Sole e Non, Altopiano delle Paganella, Giudicarie e Bondone, si contano almeno 200 orsi.
Molti gli interrogativi posti dal regista: Come gestire il ritorno dei grandi predatori nelle nostre foreste? Quando un orso diventa un animale “problematico"? E, infine, a chi appartengono realmente la foresta e la natura? La presenza di una molteplicità di punti di vista all’interno del film consente di affrontare la tematica di grande attualità con maggiore consapevolezza, evidenziando come la questione della coesistenza con gli orsi sia di rilevanza non solo locale, ma anche di interesse nazionale ed europeo.
In nessun altro luogo al mondo orsi e uomini vivono così vicini come in Trentino. Ma con l'aumento degli orsi, crescono anche gli incontri pericolosi tra umani e animali. "Qui - ha concluso Carlo Papi, padre di Andrea - nessuno va più nei boschi". Così "Pericolosamente vicini" pone un problema per la comunità locale e gli effetti sul turismo nelle valli trentine e in quelle dove l'orso è presente.
Soddisfatto il pubblico che ha assisto alla proiezione, con la possibilità di avvicinarsi alla questione grandi carnivori. "Pericolosamente vicini" sarà proposto in altre due serate, il 27 e 28 agosto, sempre al Cinema Alpi di Temù.
di A.Pa.