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Malonno: transumanza culturale, un progetto transfrontaliero

Riscoprire il cammino della lana, sabato 11 maggio è in programma AlpTextyles

Malonno (Brescia) - Riscoprire il cammino della lana, sabato 11 maggio a Malonno è in programma "AlpTextyles". Per una giornata intera la via dei pastori si trasforma in un luogo di aggregazione che racconta la filiera della lana. Camminiamo con il gregge da mattina a sera attraverso un percorso tra incontri e racconti nel cuore della Valle Camonica.

Alla presentazione ​​erano presenti la dirigente di Regione Lombarda Carmen Ragno e la responsabile progetto Agostina Lavagnino, l'assessore alla cultura della Comunità Montana di Valle Camonica Massimo Maugeri, il sindaco di Malonno Giovanni Ghirardi e l’assessore alla Cultura di Malonno Moira Giacomini, Marco Pietroboni, assessore alla Cultura del Comune di Monno, la coordinatrice tecnica del progetto in Valle Camonica Elena Turetti, per Centro Ca Mon il direttore Stefano Boccalini e per Associazione Codadilana Giuliana e Silvia.

IL PROGETTO
Nell'ottobre 2023 ha preso avvio il progetto transfrontaliero Interreg Alpine Space Alptextyles che ha per obiettivo la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio tessile delle Alpi, attraverso la sperimentazione di soluzioni collaborative transnazionali per una rilocalizzazione della filiera del tessile in termini di circolarità, sostenibilità e innovazione dei saperi tradizionali.
Al progetto collaborano 6 Paesi alpini - Svizzera, Slovenia, Italia, Francia, Germania e Austria – con 12 organizzazioni partner che riuniscono preziosi ecosistemi tessili, capaci di creare un terreno comune di competenze nella ricerca e nell’innovazione del settore. Regione Lombardia, Direzione Generale Cultura, Archivio di Etnografia e Storia Sociale è impegnata come partner del progetto nell’attuazione di interventi sui casi pilota del tessile presenti sul territorio lombardo, individuati in un’ottica di scambio e confronto con il partenariato internazionale.

Nell’ambito del progetto la Valle Camonica e il Macìl il Centro per l’itineranza e la lana a Malonno sono stati individuati come caso pilota per lo sviluppo di una filiera della lana circolare e sostenibile da un punto di vista sociale e ambientale.

Questo intento si è tradotto in un percorso di accompagnamento della comunità di Malonno e dell’associazione Codadilana, realtà impegnata da più di dieci anni nel processo di valorizzazione della lana, per fare di Malonno una comunità consapevole e partecipe, della lana una risorsa in grado di spingere lo sviluppo di una piccola cooperativa locale e della transumanza un evento di valore culturale e cardine per la valorizzazione di tutta la filiera laniera, dalla pastorizia alla trasformazione artigianale della lana in manufatti etici e sostenibili ad opera delle artigiane locali. Il percorso l’innesto accanto alle competenze artigianali tradizionali, di competenze di design del prodotto e di innovazione sociale.

La Valle Camonica lungo il sedime dell’Oglio è ancora oggi attraversata da una transumanza a piedi che rappresenta un’esperienza fondamentale per comprendere la pratica del pascolo vagante e il suo valore culturale in termini di salvaguardia della biodiversità del paesaggio delle Alpi e in termini di valorizzazione della filiera della lana.

Proprio per la valorizzazione della filiera della lana, nel 2021 la Comunità Montana di Valle Camonica con il comune di Malonno e l’associazione Codadilana hanno istituito il Macìl il Centro per l’itineranza e la lana a Malonno, con l’intento di dare continuità all’azione di valorizzazione della lana in corso localmente da molti anni e contribuire ad un maggiore diffusione tra le giovani generazioni di una nuova sensibilità verso questa filiera e il lavoro del pastore, anche amplificando il portato culturale della pastorizia attraverso diversi progetti di arte partecipata.

La transumanza è stata inserita nel 2019 nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale Unesco grazie a un processo di candidatura transnazionale promosso da Italia, Austria e Grecia. Nel 2023 l’elemento è stato esteso ad Albania, Andorra, Croazia, Francia, Lussemburgo, Romania e Spagna.

L’Unesco ha riconosciuto due tipi di transumanza – quella orizzontale, nelle regioni pianeggianti, e quella verticale, tipica delle aree di montagna – evidenziando l’importanza culturale di una tradizione che ha modellato le relazioni tra comunità, animali ed ecosistemi, dando origine a riti, feste e pratiche sociali che costellano l’estate e l’autunno, segno ricorrente di una pratica che si ripete da secoli con la ciclicità delle stagioni in tutte le parti del mondo.

Secondo l’Agenzia Lane d’Italia, sul territorio italiano sono presenti 8 milioni di ovini, vengono prodotti annualmente circa 10-12 milioni di Kg di lana, di cui l’80% viene esportata in India, Cina e Sud Est Europeo, il 10-15% utilizzata per consumo interno e il 5- 10% disperso. La lana è considerata in Europa un rifiuto speciale di tipo 3 finché non viene conferita ad un centro di pettinatura e di lavaggio, secondo il reg.
CE 1774/2002 la lana passa dallo status di sottoprodotto di origine animale a quello di “prodotto tecnico” quando subisce un trattamento igienizzante, solo così passa da sottoprodotto animale a risorsa trasformabile.

In Lombardia ci sono circa 110.000 ovini (dati Aral), e sono protette le specie di pecora Bergamasca, Brianzola, Ciuta, Corteno e Naso nero del Vallese e persiste il pascolo vagante di numerosi pastori che percorrono tragitti diversi dalla pianura cremonese, mantovana e milanese alle valli di Brescia, Bergamo e province limitrofe.

La Transumanza culturale 2024 è stata concepita come un evento costruito dal basso con il coinvolgimento di tutte le figure che partecipano alla sostenibilità della filiera della lana oggi, dai pastori che continuano scegliere di fare questo lavoro alle associazioni locali che hanno saputo riscoprire e riattivare le competenze artigianali necessarie a ridare valore alla lana, innovare i manufatti per portarli all’attenzione della sensibilità del consumatore di oggi in termini di sostenibilità e circolarità e infine portare questo mondo all’attenzione dei ragazzi e delle scuole. La transumanza abituale dei pastori e delle pecore che attraversano la Valle Camonica, viene così trasformata in un’occasione di immaginazione di un futuro migliore per il lavoro del pastore, la valorizzazione della lana e il riconoscimento del lavoro femminile artigianale dedito alla trasformazione e lavorazione delle lane.

La transumanza 2024 si prefigge come obiettivi generali di riportare all’attenzione dell’opinione pubblica e della governance locale e sovralocale il tema della lana, il suo lavaggio, la sua trasformazione lungo una filiera etica e circolare e di aggregare le buone pratiche di recupero delle specie di pecore delle Alpi, di trasformazione della lana, di valorizzazione del lavoro femminile, di riconoscimento dei manufatti tessili artigianali.

ALPTEXTYLES
Il progetto transfrontaliero Interreg Alpine Space AlpTextyles ha per obiettivo la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio tessile delle Alpi, attraverso la sperimentazione di soluzioni collaborative transnazionali per una rilocalizzazione della filiera del tessile in termini di circolarità, sostenibilità e innovazione dei saperi tradizionali. Al progetto collaborano 6 Paesi alpini - Svizzera, Slovenia, Italia, Francia, Germania e Austria – con 12 organizzazioni partner che riuniscono preziosi ecosistemi tessili, capaci di creare un terreno comune di competenze nella ricerca e nell’innovazione del settore. Regione Lombardia, Direzione Generale Cultura, Archivio di Etnografia e Storia Sociale è impegnata come partner del progetto nell’attuazione di interventi sui casi pilota del tessile presenti sul territorio lombardo, individuati in un’ottica di scambio e confronto con il partenariato internazionale. Nell’ambito del progetto la Valle Camonica e il Macìl il Centro per l’itineranza e la lana di Malonno e l’associazione Codadilana, attiva da più di dieci anni nel processo di valorizzazione della lana, sono stati individuati come caso pilota per lo sviluppo di una filiera della lana circolare e sostenibile da un punto di vista sociale e ambientale.

LA TRANSUMNANZA
La transumanza è una pratica contemporanea, è la pratica con cui i pastori muovono il gregge, in cammino dalla pianura alla montagna e viceversa, solo a piedi o a piedi e attraverso mezzi a motore, da un ambiente all’altro, da un pascolo all’altro, seguendo il corso delle stagioni, in autunno verso la pianura e in primavera verso le terre alte, profittando di prati o pascoli disponibili lungo il tragitto.

Transumanza culturale 2024 nasce per trasformare la transumanza in un’occasione di condivisione e di partecipazione collettiva. Stare lungo la via con il gregge accanto al pastore è come state al centro di un cambiamento mentre accade. È il tragitto che porta le pecore dalle terre basse alle terre alte in primavera, lungo la via il gregge attraversa paesaggi che cambiano al suo passaggio, i pascoli si rinnovano e il vello delle pecore lascia e raccoglie semi ad ogni passo e il pascolo vagante si svela agli occhi degli stanziali, la maggior parte di noi, quale pratica agropastorale essenziale per l’equilibrio dell’ambiente montano.
Trasformiamo la via dei pastori in un tempo e luogo di aggregazione e di scambio per raccontare la filiera della lana - il pascolo, la tosatura, il lavaggio, la cernita, la filatura, la tessitura - e le numerose realtà delle Alpi impegnate nella sua riscoperta. Stiamo per via con il gregge da mattina a sera, attraverso un percorso di circa 3 km che da Malonno giunge a Sonico. Transumanza Culturale 2024 è un’iniziativa di Regione Lombardia - Direzione Cultura - Archivio di Etnografia Storia Sociale, Ersaf Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e all’Ambiente con Comunità Montana di Valle Camonica - Sevizio Cultura e Valorizzazione del territorio Comune di Malonno Macìl Centro per l’itineranza e la lana associazione Codadilana nell’ambito del progetto transfrontaliero Interreg Alpine Space AlpTextyles

L’evento è realizzato con il supporto della comunità di Malonno e delle diverse associazioni attive localmente quali la Pro loco di Malonno e Sonico, il Gruppo Scout di Malonno e la Protezione Civile di Malonno.

PROGRAMMA SABATO 11 MAGGIO MALONNO
Ore 10 l’accoglienza, il ritrovo presso la stazione di Malonno e l’accoglienza del pastore con il suo gregge
Ore 11 -12.30 tappa 1 il racconto: il pascolo vagante, il pastore, la tosa, la lana, la cernita
Ore 12.30 Pranzo al sacco
Ore 13.30 il Cammino con il gregge lungo il tragitto della transumanza
Ore 16.30 tappa 2 il racconto: la trasformazione della lana, dal lavaggio alla filatura, attraverso altre pratiche artigianali quali la tessitura e l’infeltrimento, le scuole e le comunità del tessile nelle Alpi.
Ore 19.30 cena condivisa
Ore 21 il cammino per il rientro sotto le stelle
Ultimo aggiornamento: 07/05/2024 06:46:57
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