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L'intera comunità di Demo affidata alla Madonna Grande

Presieduta dal vescovo di Brescia, monsignor Tremolada, la celebrazione conclusiva della festa

BERZO DEMO (Brescia) - "Quanta fede e devozione c'è qui a Demo", è la frase che il vescovo di Brescia, monsignor Pierantonio Tremolada ha pronunciato mentre lasciava il borgo camuno dopo la cerimonia conclusiva della festa della Madonna Grande.

I cinque giorni della Madonna Grande di Demo, una festa che viene celebrata ogni cinque anni, in questa edizione ha avuto una partecipazione superiore alle ultime. Partendo dall'allestimento che hanno visto in primo piano giovani e persone avanti in età, tutti mobilitati per l'addobbo di vie, cortili, realizzazione di ben 57 grotte, proseguendo con le numerose celebrazioni che si sono susseguite da mercoledì sera a ieri, fino a giungere all'atto finale di affidamento alla Madonna Grande dell'intera popolazione di Demo.

Il parroco - don Santo Chiapparini - ha raccolto tutti i nomi e l'età degli oltre 820 residenti, e inseriti in un grande cuore, che è stato messo ai piedi della Madonna Grande, un atto sublime dove tutta la popolazione è stata affidata alla Madonna. Don Santo ha anche inserito ieri - durante la celebrazione di affidamento - anche il nome del vescovo di Brescia.

Demo è tornata - dopo dieci (nel 2020 per la pendemia non si tenne) - a vestirsi di luci e colori. La memoria popolare parla di un voto fatto durante una drammatica alluvione, quando l’intercessione della Madonna avrebbe protetto la comunità.
Gli studiosi fanno risalire la nascita della festa tra Seicento e Settecento, mentre i primi documenti che attestano la sua cadenza quinquennale risalgono al 1903.

Simboli inconfondibili della festa, oltre alla fede e alla partecipazione alle celebrazioni, sono state anche quest'anno le rose di carta, migliaia di fiori fatti a mano dalla comunità, e le straordinarie grotte, opere di creatività e devozione che, illuminate alla sera, hanno trasformato Demo in un borgo incantato.

Non c'era angolo senza archi di rami d'abete e fiori dedicati alla Madonna e realizzate dagli abitanti di Demo e dai volontari che lo stesso vescovo ha definito "Vere opere d'arte".

"Sono soddisfatto della partecipazione alle celebrazioni che sono state organizzate nei cinque giorni della festa", ha detto don Santo Chiapparini. E non è stata una festa solo di Demo, ma anche della Valle Camonica: ieri tantissima gente e numerosi sindaci della valle hanno partecipato alla processione e si sono trattenuti fino a sera. Sono stati numerosi anche i visitatori provenienti da Lombardia, Piemonte, Liguria e Trentino.

Soddisfatti anche gli organizzatori e i volontari che hanno garantito la sicurezza negli spostamenti durante le celebrazioni e i 16 giovani che hanno portato a spalla la Madonna nella processione per le vie del paese.

"Con questa festa che ha radici antiche - è la conclusione degli organizzatori - abbiamo avvertito un forte senso di appartenenza di tutti gli abitanti di Demo e questo è un ottimo segnale per la nostra comunità".

Durante i cinque giorni della "Madonna Grande" ci sono stati anche eventi, musica e degustazioni di prodotti tipici; ieri sera sono stati estratti i biglietti vincenti (nella foto in basso) della sottoscrizione a premi.
Ultimo aggiornamento: 08/09/2025 22:14:29
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