Successivamente è toccato a Marco Taboni presentare la sua esperienza in montagna partendo da un filmato di un’arrampicata con metodi tradizionali di una falesia di 25 metri nei pressi del lago Moro.

Taboni è stato presentato come Accademico del CAI cioè "un alpinista che ha scalato ad alto livello, che ha avuto un’intensa e importante attività alpinistica ma sempre a livello dilettantistico che in termini alpinistici significa gratuitamente".
La proiezione di Taboni è poi proseguita con alcune immagini delle Dolomiti, la Vallaccia sopra Val di Fassa, "con pareti interessanti anche se calcaree, quindi abbastanza pericolose, sempre scalate in arrampicata libera, non forzata, senza tasselli con punte dell’8°-9°". E così via via Taboni ha fatto vedere anche alcune montagne di casa nostra scalate e fotografate sempre con l’amico Domenighini.
Ecco quindi il Tredenus tra Cimbergo e Paspardo con picche e ramponi, tenendo conto anche delle temperature, della neve, del ghiaccio presente. Così come la Concarena in territorio di Ono San Pietro ‘più difficile rispetto al Tredenus, ci sono poche fessure dove poter lavorare, molti tappi di neve e grandi camini dove si deve avanzare con l’opposizione mani-piedi e con notevoli scariche di neve’. Un cenno Taboni l’ha anche riservato alla divulgazione dell’alpinismo: ‘insieme a Teleboario e alla giornalista Giò Moscardi abbiamo ideato e prodotto sei puntate dal titolo ‘In Cima’, con altrettanti percorsi, con la precisa finalità di fare pubblicità agli itinerari e ai paesaggi della Vallecamonica. Sono esempi di scalate per tutti, insieme alle Guide Alpine e quindi con la dovuta attrezzatura e precise norme di sicurezza da rispettare’.
L’Istruttore CAI Giacomo Comensoli ha invece fatto vedere altri paesaggi legati alla nostra Valle e in particolare al Lago della Vacca e al Blumone ‘da scalare e vivere soprattutto nel periodo invernale perché offrono tratti di ghiaccio e neve in mezzo ad incantevoli e suggestivi paesaggi’.
Ancora Taboni ha poi deliziato il Club del presidente Nezosi con alcuni scatti provenienti dalle scalate delle Torri del Vajolet nelle Dolomiti ‘e qui si sente la verticalità e il senso del vuoto e necessitano di tanta abilità nella massima sicurezza’, con la parete sud della Marmolada ‘una scalata lunghissima con tanti rischi perché si ha a che fare con il calcare slavato’, concludendo poi con le suggestive immagini della scalata del Couloir nord est del Dru vicino a Chamonix con paesaggi meravigliosi. Insomma una serata di emozioni, immagini e paesaggi incantevoli alla quale era presente anche il presidente del CAI Breno Davide Pedersoli e che si è conclusa con il consueto omaggio del gagliardetto Panathlon agli ospiti della serata.