La trattativa tra Federfarma, ministero e conferenza Stato-Regioni non ha raggiunto l’accordo auspicato (la messa a disposizione nelle farmacie di una percentuale variabile tra il 3 e il 7% dei vaccini). I vaccini per la popolazione attiva, quindi, non sono ancora disponibili: in passato le prenotazioni nelle farmacie avvenivano già a luglio, oggi a fine settembre non si sa se ci saranno disponibilità.
La carenza è dovuta al fatto che il ministero e la maggior parte delle Regioni non hanno previsto con largo anticipo la necessità di aumentare le scorte per la popolazione non a rischio; inoltre l’aumentata domanda sui mercati internazionali e il ritardo con cui sono stati indetti i bandi di gara hanno impedito ad alcune Regioni di assicurarsi 100% delle dosi richieste.
Due al momento le soluzioni ipotizzate: le Regioni che avanzeranno dosi potrebbero destinare i residui alle farmacie del territorio per soddisfare la domanda privata (soluzione poco percorribile per i tempi e per la reale possibilità di avere avanzi, oltre al fatto che rimarrebbero senza vaccino due assistiti su tre). Oppure, ipotesi più accreditata, è che si ricorra ad approvvigionamenti diretti del ministero tramite circuiti internazionali: sarebbero state ordinate mezzo milioni di dosi dalla Cina, ma non si conoscono tempi e modalità.
CONSIGLI. Nel frattempo, alle migliaia di bresciani che da settimane si rivolgono alla farmacie per avere informazioni e chiedere di prenotare il vaccino (oggi non prenotabile) Federfarma Brescia fornisce alcuni consigli, come approfittare di questo periodo per alzare le difese immunitarie con rimedi naturali, con l’integrazione o rivolgendosi al proprio medico per farsi prescrivere medicinali a base di lisati.