E’ stato il presidente del Club Bonino a prendere la parola ringraziando la Canottieri Sebino per l’invito e l’accoglienza, ricordando come lo stesso Riccardo Vender, ospite nel 2021, avesse già allora garantito un’ulteriore visita sul campo della società sebina.
E’ stato poi lo stesso responsabile della comunicazione della Canottieri Sebino a raccontare un po’ la storia della sua società: ‘La Canottieri Sebino è nata nel 1908 e quindi ha più di 100 anni; il primo presidente fu il conte Camillo Martinoni Calepio, eclettico personaggio che diede lustro sin dall’inizio alla società; la prima gara fu organizzata nel 1909, il primo titolo italiano nel 1926, il periodo d’oro negli anni ‘40 e ’50 con la partecipazione alle Olimpiadi di Londra ed Helsinki, poi nel 1951 il primo titolo europeo per giungere ai giorni nostri con la prima donna medagliata nel canottaggio ai Campionati Mondiali di Copenaghen nel 1987, Francesca Bentivoglio bronzo nel singolo pesi leggeri’. Dalle origini ad oggi la Canottieri Sebino ha dato continuità alla sua opera soprattutto a livello giovanile con la presenza attuale di 40 ragazzi under 18 che fanno attività agonistica con l’aggiunta di un taglio sociale che ha voluto includere anche lo sport paralimpico, con la punta Miriam Afgei che è stata medaglia d’argento ai mondiali di Linz nel 2019. ‘Vorrei proprio concludere il mio intervento – ha detto Vender – sottolineando il valore sociale che la nostra società ha assunto negli ultimi anni attraverso lo sport senza confini, per dare qualcosa di utile a tutti, per una crescita educativa e sociale globale, recuperando anche la nostra cultura storica del canottaggio, a 360°’. Il vice presidente Sbardolini ha poi spiegato le diverse attività proposte ribadendo sì il carattere agonistico dell’attività stessa ma sottolineando anche il carattere ludico del canottaggio o della canoa sul lago, singolarmente o anche in gruppo, grazie alla ‘vichinga’, alla scoperta della libertà, del piacere di starsene in mezzo al lago scoprendo anche angoli impensabili e meravigliosi del lago stesso.
L’istruttore Iannone ha poi spiegato le differenze tra canottaggio e kayak, le diverse tecniche di remata, analizzando anche le diverse tipologie dei corsi proposti ed evidenziando, anche attraverso storie di vita vissuta, come ‘non ci si può improvvisare vogatori, noi capiamo subito se uno ha vogato ancora o no, ci sono prima delle lezioni alla vasca voga, poi si prende possesso della barca, la si mette nel lago e poi si inizia il corso sul lago perché il territorio e il lago in particolare va conosciuto, con le sue correnti, i venti, le onde’. E il tutto sempre in massima sicurezza ‘perché chiediamo sempre come primo requisito il saper nuotare’. Le domande dei soci hanno poi riguardato le differenze tecniche tra l’esperienza della ‘vichinga’ e il canottaggio, le possibilità di organizzare ‘gite’ sulla vichinga, la sicurezza delle barche. E infine il presidente Bonino ha voluto sottolineare la condivisione di valori tra Canottieri Sebino e Panathlon, sottolineandone i due motti ‘ab undis virtus et vita’ dalle onde il coraggio e la vita e ‘ludis iungit’ uniti dallo sport e consegnando i tradizionali gagliardetti ai relatori della serata. Ora il Club di Vallecamonica riposa ad agosto per continuare poi le conviviali a partire da settembre.