Brescia - In provincia di Brescia, gli esborsi delle imprese per la fornitura di gas ed energia elettrica sono aumentati (nell’ultima fattura disponibile) rispettivamente del 231% e del 166% rispetto allo stesso periodo del 2019, identificato come quello di normalità pre-Covid.
A evidenziarlo è una survey condotta dal Centro Studi di Confindustria Brescia su un campione significativo di 113 aziende associate, che contano complessivamente 10.500 addetti. Il lavoro si inserisce, in particolare, nell’attuale situazione mondiale caratterizzata da forti rialzi dei costi energetici e da una serie di tensioni geopolitiche.
Dall’indagine, emergono in particolare i seguenti aspetti.
Gas naturale
- Quanto pagato per il gas è attualmente superiore del 231% rispetto allo stesso periodo del 2019.
- Poiché 1/4 delle aziende comunque sta riscontrando fatture più basse rispetto al 2019, l’incremento medio per le sole realtà sottoposte ad aumenti è pari al 325%.
Energia elettrica
- L’esborso monetario dell’ultima fattura per l’energia elettrica è attualmente superiore del 166% rispetto allo stesso periodo del 2019.
- Poiché 1/4 delle aziende sta comunque riscontrando fatture più basse rispetto al 2019, l’incremento medio per le sole realtà sottoposte ad aumenti è pari al 186%.
Quanto dichiarato dalle imprese bresciane è coerente con le recenti evoluzioni di PUN e gas naturale, che in questi mesi hanno sperimentato una dinamica di rialzo esponenziale: le variazioni attuali rispetto a inizio anno si attestano rispettivamente al +411% e +419%.
“Siamo di fronte a una situazione sempre più emergenziale, che comprende due nodi in particolare: il rialzo dei costi dell’energia e le difficoltà nel reperimento delle materie prime – commenta Franco Gussalli Beretta, Presidente di Confindustria Brescia –.