Ponte di Legno – “I Comuni devono puntare su progetti per fermare lo spopolamento delle aree montane”, così il presidente del comitato paritetico Roger De Menech sui fondi di confine (ex Odi) durante l’incontro con gli amministratori della Provincia di Brescia e i Comuni del Bresciano. Dei finanziamenti destinati a Veneto e Lombardia, al Bresciano arriverà il 15%, poco più di otto milioni all’anno, tra 2019 e 2023. L’incremento dei finanziamenti per il periodo 2019-2023 è stato possibile grazie ad un’intesa tra Governo, Regione e Provincia di Brescia e a fare da mediatore in questa operazione sono stati il presidente del Fondo Comuni Bresciani Roger De Menech e il presidente della Provincia di Brescia, Samuele Alghisi. Il 30% delle risorse del 2019, pari a 2,26 milioni per Brescia, è stato destinato ad interventi per l’emergenza Covid.
La disparità tra i Comuni del Bresciano e della Valtellina, a cui sono destinati sette milioni annui, a fronte però di solo 2 Comuni confinanti viene superata. “C’è stata un’apertura – sostiene il presidente della Provincia di Brescia, Samuele Alghisi – grazie a nuovi criteri di ripartizione”.
A beneficiare dei 70 milioni di euro saranno 11 Comuni bresciani di confine, in particolare Bagolino, Idro, Breno, Ceto, Cevo, Ponte di Legno Saviore dell’Adamello, Limone sul Garda, Magasa, Tremosine e Valvestino, che avranno 500mila euro ogni anno e altri 25 delle aree contigue ai confini regionali. “Le risorse – conclude De Menech – saranno vinclolate a progetti strategici”.