Brescia - Ance Brescia avverte: se non si agisce subito sul rincaro inarrestabile dei prezzi aggravati dall’aumento dei carburanti e dei combustibili, si rischia il blocco dei cantieri.
L'associazione interviene con decisione sulla problematica ormai insostenibile indotta dagli aumenti spropositati dei prezzi a partire delle materie prime, sino all’energia aggravati ulteriormente dall’incremento dei costi dei carburanti. “La situazione ha assunto una gravità inaudita. Occorrono rapide soluzioni. Le imprese edili sono costrette a dover scegliere se agire sui contratti in essere cessandoli, oppure rischiare di chiudere l’attività”, afferma il Presidente di Ance Brescia, Massimo Angelo Deldossi.
L’intero quadro preoccupa la categoria trovatasi in ginocchio di fronte ad una nuova problematica da dover affrontare, che si aggiunge e aggrava la condizione già precaria dell’aumento delle materie prime e delle conseguenze che queste comportano. “Le imprese si trovano da quasi due anni a confrontarsi con l’incertezza di un mercato instabile. Le trattative fatte con i fornitori sono quotidiane, perché le offerte variano quasi giornalmente. Inoltre, i tempi di attesa per la ricezione dei materiali richiesti sono indefinibili e non è sicuro che arrivi l’intero ordine, in quanto le risorse sono poche e contingentate per soddisfare le necessità di tutti”, spiega Deldossi.
A confermare lo stato gravoso della situazione sono i numeri. Secondo i prezzi emanati dal Mite (Ministero della transizione ecologia) e consultabili sul sito web del ministero, il gasolio rispetto al biennio scorso, ha avuto un rincaro che va oltre la metà del suo costo iniziale. Da fine 2020 a fine 2021 si registra un aumento medio del 30% sul prezzo, ma già a fine 2021 fino ad oggi l’incremento registrato è del 50%, per un totale medio nel biennio del + 102%. Aumenta anche il greggio del 115% rispetto allo scorso anno, come le plastiche, i bitumi e i loro derivati.