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Giovedì, 21 luglio 2022

Allerta caldo, nel weekend temperature record anche sulle Alpi

Trento - La Protezione civile del Trentino ha attivato il proprio sistema di allerta provinciale per temperature elevate, alla luce delle previsioni di MeteoTrentino. Fino a lunedì 25 luglio le temperature faranno registrare valori molto sopra la media a tutte le quote: “Lo zero termico in libera atmosfera supererà i 4.500 metri; in molte zone dei fondovalle a bassa quota le temperature massime supereranno i 35 gradi centigradi e le minime non scenderanno sotto i 20 gradi (notti tropicali). Nei bassi strati, nelle ore più calde, sarà probabile l’aumento della concentrazione di ozono” si legge nell’avviso che porta la firma dell’ingegner Mauro Gaddo, direttore dell’Ufficio previsioni e pianificazione della Provincia autonoma di Trento.


ALTO ADIGE
In Alto Adige il caldo torrido continua a farla da padrone. Venerdì 22 luglio il grado di allerta salirà a livello rosso nella zona di Bolzano. “Il caldo aumenterà nei prossimi giorni”, ha riferito Dieter Peterlin dell'Ufficio provinciale Meteo e prevenzione valanghe, al termine della consueta riunione presso il Centro funzionale provinciale dell'Agenzia per la Protezione civile. Anche nei prossimi giorni le alte temperature continueranno ad imperversare in tutta la provincia: venerdì 22 luglio nella zona di Bolzano sono previsti fino a 38 gradi e l’ondata di calore proseguirà anche nei giorni successivi. Per la giornata odierna, in serata, sono previsti isolati temporali di calore, mentre per i prossimi giorni non sono ancora previste piogge abbondanti e diffuse sul territorio. La lunga ondata di calore risulta particolarmente insolita e ha mantenuto le temperature molto alte per una settimana intera.


Sul fronte del pericolo incendi, Il rapporto sulla situazione di allerta del Centro funzionale provinciale dell'Agenzia per la Protezione civile segnala, come noto, da diverse settimane, l'aumento del rischio di incendi boschivi: l'autorità forestale continua dunque a classificare il rischio potenziale di incendio boschivo a livello provinciale con il livello di allerta giallo.


Raccomandazioni contro il caldo


Per mantenere la temperatura durante un'ondata di calore, il corpo deve essere raffreddato. Lo strumento è la sudorazione, che però fa perdere molti liquidi. È necessario reintegrarla in quantità sufficiente bevendo molto, anche quando non si avverte la sete, con regolarità nel corso della giornata, e più del litro e mezzo-due litri raccomandati anche nei giorni con temperature più basse. È preferibile bere acqua o altre bevande non zuccherate (tè, succhi di frutta) senza raffreddarle troppo; meglio se a temperatura ambiente. Evitare le bevande fredde, gassate e zuccherate, l'alcol e il caffè. Durante un'ondata di calore è importante mangiare cibi leggeri a orari regolari. Si devono evitare gli alimenti grassi, fritti, molto elaborati, eccessivamente speziati o ricchi di zuccheri. Gli alimenti devono essere ricchi di acqua e minerali. Frutta e verdura, pasta, riso e pesce sono quindi cibi ideali da consumare con queste temperature. È consigliabile inoltre evitare troppi sforzi fisici. Oltre a un'alimentazione leggera e a una quantità sufficiente di liquidi, durante un'ondata di calore l'organismo ha bisogno soprattutto di una cosa: il riposo, ed è per questo che bisogna evitare gli sforzi fisici. Nelle ore più calde non bisogna esporsi alla luce diretta del sole. Gli indumenti devono essere leggeri e di colore chiaro, meglio se di cotone o lino. L'appartamento deve essere ben ventilato durante le ore notturne, mentre di giorno le finestre devono essere tenute chiuse e preferibilmente coperte da persiane o tapparelle.


Il sistema di allerta


Il livello di allerta VERDE (criticità assente) è associato ad una probabilità trascurabile di accadimento di eventi naturali. Non sono prevedibili pericoli per la collettività, anche se danni localizzati o individuali non possono essere mai esclusi. Il livello di allerta GIALLO (criticità ordinaria) corrisponde alla probabilità di eventi localizzati che possono verificarsi in modo repentino ed improvviso. Tali eventi possono rappresentare un pericolo localizzato per la popolazione con danni limitati. Il livello di allerta ARANCIONE (criticità moderata) rappresenta scenari di evento in grado di verificarsi in modo violento e persistente su intere porzioni del territorio, con pericolo per la popolazione e la probabilità di danni ingenti e possibile perdita di vite umane.

Il livello di allerta ROSSO (criticità elevata) indica scenari con numerosi e diffusi eventi dagli effetti rilevanti ed estesi, con pericolo elevato per la popolazione, la probabilità di danni molto ingenti e la possibile perdita di vite umane.


Informati e preparati con il bollettino d’allerta della Centro funzionale provinciale


I fenomeni meteorologici e gli eventi naturali in Alto Adige sono stati valutati quotidianamente dal Centro funzionale provinciale dell'Agenzia per la Protezione civile a partire dalla metà di settembre dello scorso anno e pubblicati come rapporto sulla situazione di allerta. La base per la valutazione è costituita dalle previsioni dei meteorologi, sulla base delle quali gli idrologi, i geologi e l'autorità forestale valutano la situazione e quindi l'eventuale pericolo di eventi naturali. Con questi dati e informazioni, il Centro funzionale provinciale prepara e pubblica il rapporto sulla situazione di allerta.


Il rapporto sulla situazione di allerta, al quale ci si può abbonare, è pubblicato quotidianamente dal Centro provinciale di allerta. Nel rapporto sulla situazione di allerta, la valutazione del potenziale di pericolo di eventi meteorologici e fenomeni naturali imminenti viene mostrata attraverso quattro livelli di allerta con colori semaforici: verde se non c'è potenziale di pericolo, giallo per un potenziale di pericolo basso, arancione per un potenziale di pericolo moderato e rosso per un potenziale di pericolo elevato; il grigio è usato per fenomeni o eventi per i quali non è stata fatta alcuna valutazione.


Per rispondere alla domanda Cosa fare in caso di temporali, ondate di calore, incendi boschivi, frane e cadute di massi, alluvioni, tempeste, la Protezione Civile ha stilato delle raccomandazioni comportamentali affinché ognuno possa prepararsi adeguatamente e comportarsi correttamente, contribuendo così alla propria sicurezza e a quella degli altri. Sempre secondo il motto: "Informati e preparati". https://allerte.provincia.bz.it/it/reports/risk-potential/map.


PROVINCIA DI SONDRIO
Mentre la siccità mette in sofferenza anche gli alpeggi di Valtellina e Valchiavenna e il termometro segna massime stabili sopra i 30 gradi in fondovalle anche per i prossimi giorni (venerdì giornata-record, con 37°, mentre nella pianura lombarda e a Milano si salirà a 41°), si allarga in Europa il fronte dell’emergenza siccità, che ormai interessa quasi la metà del territorio dell’Unione con il 46% delle campagne europee devastate da forti cali dei raccolti e dal divampare degli incendi favorito da temperature record. Il dato emerge dall’analisi della Coldiretti sulla base dell’ultimo rapporto sulla siccità in Europa a luglio 2022 pubblicato dal Centro comune di ricerca (JRC) della Commissione europea.


Sul vecchio Continente si è scatenata una vera e propria tempesta perfetta con ampie e persistenti assenze di precipitazioni che si sono combinate alle ondate di caldo del tutto anomale aggravate dalla previsione di condizioni più secche del normale in vaste aree d'Europa per i prossimi tre mesi. Non a caso il giugno appena trascorso è stato il secondo più caldo mai registrato in Europa con una temperatura superiore di 1,6 gradi alla media per effetto del valori estremi fatti registrare in Spagna, Francia e Italia, secondo l’analisi della Coldiretti sul bollettino climatico del programma europeo Copernicus. Una situazione che sta avendo pesanti conseguenze sulle rese delle coltivazioni sottoposte a stress termico e idrico, con Francia, Romania, Spagna, Portogallo e Italia in testa alla classifica dei paesi in cui è previsto un forte calo delle produzioni. Ma l’allarme riguarda anche la Germania, la Polonia, l'Ungheria, la Slovenia e la Croazia che si trovano secondo l’osservatorio Ue in una situazione preoccupante.


Il risultato è che secondo le ultime stime della Commissione Ue, la previsione per la produzione di cereali in Europa sarà inferiore del 2,5% rispetto ai livelli del 2021, arrivando così a toccare poco più di 286 milioni di tonnellate. A soffrire è soprattutto l’Italia, dove i campi sono allo stremo e hanno già perso in media 1/3 delle produzioni nazionali dalla frutta al mais, dal frumento, secondo stime Coldiretti: nelle campagne si registrano già cali del 45% per il mais e i foraggi che servono all’alimentazione degli animali, del 20% per il latte nelle stalle, del 30% per il frumento duro per la pasta di oltre 1/5 delle produzione di frumento tenero, meno 15% frutta ustionata da temperature di 40 gradi.


“Siamo di fronte – rimarca il presidente di Coldiretti Sondrio Silvia Marchesini – a un impatto devastante sulle produzioni nazionali con danni che superano i 3 miliardi di euro. Chiediamo all’Ue di sostenere le imprese agricole costrette ad affrontare una difficile emergenza ma anche di intervenire con misure strutturali per assicurare la disponibilità di acqua in un momento in cui a causa degli effetti della guerra in Ucraina abbiamo bisogno di tutto il nostro potenziale per garantire cibo ai cittadini e ridurre la dipendenza dall’estero”.

Ultimo aggiornamento: 21/07/2022 18:08:49
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