Edolo (Brescia) - Il sindaco di Edolo, Luca Masneri, ha partecipato ieri alla convention milanese sugli Stati generali dell'Economia, organizzato da Forza Italia, e portato un contributo per quanto concerna l'economia montana.
"E' stato un grande successo in termini di partecipazione, ma soprattutto un momento di confronto importante con il mondo dell’economia reale - sottolinea
Luca Masneri (nella foto con il segretario nazionalke di FI, Antonio Tajani) -
Mai come oggi appare fondamentale ripartire dall’economia reale e dalla centralità della persona umana e dei corpi intermedi per costruire un nuovo paradigma dí sviluppo ispirato alla Fraternità Universale". "
Ringrazio grazio di cuore il Segretario Nazionale, Ministro Antonio Tajani e il coordinatore del Dipartimento Economia di Forza Italia, onorevole Maurizio Casasco per l’invito e l’organizzazione degli stati generali dell’economia", prosegue
Luca Masneri.
Nella convention milanese sono stati affrontati sette grandi temi per arrivare a un Paese moderno, partendo da uno Stato efficiente, meno burocrazia e un fisco meno opprimente. Sono stati inoltre approfonditi i grandi temi economici: investimenti e Infrastrutture, liberalizzazioni, privatizzazioni e salari più alti, e grande attenzione a ricerca, capitali, formazione e lavoro. Attenzione è stata riservata all'economia di montagna, all'assistenza, sanità, famiglia e calo demografico
"I recenti dati economici ci spingono ad un moderato ottimismo - è stato ricordato nella convention milanese -.
Tra i grandi Paesi Ue, l’Italia è quello che negli ultimi tre anni ha realizzato la maggiore crescita economica. Lo scorso anno abbiamo segnato un incremento del Pil dello 0,9%, superiore alla media dell’area euro (+0,4%). Il 2023 si chiude, come il 2022, con numeri record per l’export di oltre 600 miliardi, quasi il 40% del Pil. Abbiamo ridotto in nostro storico deficit energetico per cui il 2023 segna un avanzo commerciale di 34,5 miliardi di euro, a fronte di un disavanzo di -34 miliardi dell’annoprecedente. L’export si conferma il vero motore trainante per l’economia italiana: grazie alle circa 122.000 imprese che esportano, vendiamo all’estero beni e servizi per oltre 50 miliardi al mese".
"Inoltre, i recenti dati sull’aumento della povertà segnalano che c’è ancora molto da fare. Abbiamo un problema di crescita e di competitività strutturale nel nostro Paese. È il nostro principale problema insieme al drammatico calo demografico. Solo con una crescita più robusta possiamo pensare di alzare redditi e salari, aumentare l’occupazione che ancora resta sotto la media Ue, finanziare la transizione energetica e digitale, le infrastrutture, la sanità, le pensioni e la spesa sociale, la ricerca e l’innovazione, la formazione, e gestire il nostro enorme debito pubblico".
"
Per questo occorre utilizzare con intelligenza, serietà, buone regole e incentivi giusti sia la spesa pubblica che il risparmio privato", è stata la conclusione degli Stati generali dell'Economia.