Questo professionista, vivendo il territorio per una settimana durante l’estate, ha sviluppato un intenso lavoro sugli uomini e le donne della vallata, raccontando la montagna da diverse angolature, valorizzandone il patrimonio umano, svelando storie, tradizioni, impegno, scelte di vita e visioni per il futuro. L’apprezzata mostra di Castel Caldes si è conclusa con una festa di “finissage” con due giornate dove il filo conduttore della mostra, il rapporto fra uomini e montagne nella fotografia, è stato declinato in vari ambienti, strettamente sempre connessi: cultura, musica e tradizioni.
Sabato scorso il castello ha ospitato la presentazione, a cura del sindaco di Caldes Antonio Maini, del romanzo di Adele Oriana Orlando “La bambina che voleva amare” di Land Editore, libro scritto proprio a Caldes, nonché la performance musicale e visuale del musicista Anzwart. Durante questa esperienza sensoriale avvolgente, l’artista del suono ha mescolato le sue creazioni con le immagini realizzate da Sessini in Val di Sole, restituendo emozioni inedite ai presenti. Ieri, dopo la visita guidata con il curatore della mostra, Minuz e la proiezione dell’intervista di Sessini che ha raccontato del progetto del “Sentiero della fotografia”, la suggestiva conclusione è stata affidata al singolare quartetto “Armonici Cantori Solandri”, diretto dal maestro Fausto Ceschi.
Per completare l’esperienza immersiva nelle arti, nel fine settimana di finissage residenti e amici della zona sono stati coinvolti in un progetto che ha dato loro la possibilità di vivere un altro lato della fotografia: l’essere soggetto protagonista di un progetto: “Ritratti di un paese”. A prestare il suo occhio e la sua personale sensibilità al progetto, c’era il noto fotografo friulano Elia Ferandino.
Soddisfatto il sindaco di Caldes Antonio Maini: "C’è un elemento che secondo me è molto forte in questo tipo di progetto ideato, voluto e sostenuto dall’APT Val di Sole, con la convinta partecipazione del comune di Caldes: riguarda il fatto che questo livello di qualità delle opere è sicuramente attrattivo per un target di turista che sul territorio viene con un certo tipo di interesse e di curiosità, quindi lo qualifica. Nel contempo però questo progetto aiuta anche le persone del posto, stimolandole a conquistare quella consapevolezza, per cui si può riconoscere quanto valore abbiamo sul territorio. Questi eventi permettono di leggere il territorio e quindi di comprenderne il valore. Non è scontato che le persone che abitano un luogo, lo comprendano. Attraverso eventi come questo anche chi vive il posto lo può veramente comprendere ed apprezzare notevolmente”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente dell’ApT Val di Sole Luciano Rizzi, che ha più volte evidenziato “il progetto decisamente innovativo, molto partecipato anche dalla comunità locale, ma proiettato in una dimensione internazionale; un’iniziativa dunque che incarna perfettamente il nostro profondo impegno per rendere la cultura elemento strategico e fondamentale per lo sviluppo del turismo".