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Val di Sole: "Il progetto Life Ursus è fuori controllo"

Caldes (Trento) - Proseguono gli attestati di solidarietà alla famiglia Papi, che ha perso il figlio Andrea, aggredito e ucciso dall'orsa JJ4. Cartelli sono esposti a Caldes e in questi giorni Alessandro Urzì in Val di Sole con Giacomo Bezzi ha incontrato la famiglia Papi: "il progetto Life Ursus è fuori controllo".


"Come commissario provinciale di Fratelli d’Italia sono stato in visita in Val di Sole dove ho potuto aggiornarmi in presa diretta sul sentimento popolare dei residenti e degli operatori economici per la presenza, in un territorio a forte antropizzazione, di orsi selvatici - dice Urzì -.

Ho incontrato in questa circostanza la famiglia Papi, stretta attorno al ricordo del figlio Andrea, a cui ho espresso non solo tutta la vicinanza morale di Fratelli d’Italia verso i due genitori, una sorella e una fidanzata che sono stati travolti da un evento indescrivibile, ma ho anche rinnovato l'impegno affinché la questione non rimanga in un limbo eterno.
Il progetto iniziale sfuggito di mano che ha portato a una moltiplicazione degli esemplari potenzialmente pericolosi e la mancata previsione di forme di prevenzione a favore delle popolazioni e dell’economia locale sono temi che ovviamente non possono non rimanere fra i centrali dell’agenda politica dei prossimi mesi.
A livello di parlamento e di governo anche con gli alleati siamo impegnati su più fronti e la nostra attenzione viene rivolta al rapido mutamento del quadro giuridico in cui poter collocare un’azione di contenimento.
Ma in tutta questa vicenda rimane un sospeso: la mancata presentazione, alla famiglia della vittima -dopo gli episodi di aggressione che avevano preceduto quello ad Andrea- delle scuse ufficiali delle istituzioni.
Fratelli d’Italia, che non ha alcuna responsabilità diretta (e che rivendica oggi invece una responsabilità fondamentale nei prossimi futuri cinque anni di governo provinciale, in piena sintonia con le iniziative già messe in campo dal governo nazionale sul tema) porge, attraverso il suo commissario le scuse della comunità tutta alla famiglia Papi per l’indicibile dolore subito. Responsabilità o no, e nel nostro caso non ne abbiamo, dobbiamo assumerci il dovere di farcene carico egualmente. Scuse quindi alla famiglia Papi, accompagnate da un impegno che non sarà smentito e su cui siamo già da mesi al lavoro. Il primo atto parlamentare a nostra firma (per l’esattezza a mia prima firma) risale al novembre del 2022. Quando era chiaro che dovevamo intervenire per riportare il progetto Life Ursus almeno alle previsioni iniziali di pochi esemplari.
Non fare nulla oggi significherebbe far esplodere a livelli insopportabili la popolazione locale di grandi predatori. E questo il Trentino non lo può sopportare.
Dalla prossima settimana saremo già al lavoro per ottenere non senza difficoltà i risultati che abbiamo promesso alla famiglia Papi e ai cittadini dell’arco alpino tutto, in particolare del Trentino e dell’Alto Adige (in questo quadro va considerato anche il filone legato alla proliferazione dei lupi)".

Ultimo aggiornamento: 29/08/2023 12:46:58
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