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Assemblea di Upipa: bilancio solido, utile di 50mila euro

Ente eroga servizi a 46 soci gestendo 50 Residenze sanitarie assistenziali

Trento - L’assemblea ordinaria di Upipa ha approvato il bilancio 2024, che chiude con un utile di circa 50mila euro (49.544). Un segnale positivo, per un ente che ha come obiettivo erogare servizi ai propri 46 soci (di cui 44 Aziende pubbliche di servizi alla persona) che gestiscono un totale di 50 Residenze sanitarie assistenziali, puntando al pareggio di bilancio.

Oltre al dato economico riferito al 2024, la presidente Michela Chiogna ha accennato a quanto già messo in campo nel 2025, in primis l’avvio delle attività dell’ufficio che, presso Apac, si occupa degli appalti delle Case di riposo. Altrettanto importante l’articolato ciclo di eventi organizzato per incontrare i familiari su tutto il territorio trentino.

Il Consiglio di amministrazione, che nelle ultime settimane ha organizzato confronti in tutte le zone in cui sono suddivise le Apsp, ha focalizzato alcuni aspetti per orientare il miglioramento del servizio: proposte che sono state illustrate all’assessore provinciale Mario Tonina e all'assessore regionale Carlo Daldoss, intervenuti in assemblea.

Nel suo intervento, Tonina ha spiegato: "Upipa rappresenta un punto di riferimento essenziale per le Rsa e per tutta la nostra comunità. Da inizio legislatura abbiamo dialogato molto, anche con le tante Apsp e Rsa, per condividere scelte e azioni importanti sulle quali continuiamo a lavorare. Le decisioni più importanti si sono tradotte nelle delibere della fine dello scorso anno, relative in particolare all’aumento di posti letto, anche differenziati per tipologia di bisogni, all’aumento di posti di centro diurno e dei parametri di oss e infermieri. Nei mesi scorsi, poi, abbiamo aperto le domande per il miglioramento delle strutture e oggi possiamo condividere una importante novità in questo ambito, perché, come ci è stato garantito nella Conferenza Stato-Regioni, tutte le case di riposo potranno godere dell’incentivo al 100% del Conto Termico con il supporto anche degli Uffici della Provincia.

Per rispondere ai problemi della demenza e ai nuovi bisogni che riscontriamo nelle persone anziane, stiamo lavorando come Dipartimento provinciale, avviando dei gruppi di lavoro che vedono il coinvolgimento dei servizi di Spazio Argento e delle Apsp, per trovare strategie al fine di rendere più efficienti le Residenze sotto vari punti di vista, sia amministrativo che qualitativo dell’assistenza.
Stiamo anche lavorando sulla formazione degli oss, cercando di capire come ampliare l’offerta formativa e l’attrattività del lavoro, con una collaborazione già avviata con l’Istituto Don Milani, ma anche approfondendo l’esperienza sviluppata a Bolzano.

Abbiamo anche avviato una riflessione sulla proposta di Upipa circa l’integrazione più strutturale delle assistenti sociali dentro le Apsp, come anche di altre figure educative, al fine di migliorare la presa in carico degli utenti e di sostenere i famigliari. Su questo c’è attenzione del Dipartimento provinciale e vedremo come al meglio poter accogliere questa richiesta. Auguro a Upipa altri anni di successo e innovazione, proseguendo in questo cammino di dialogo e proficua collaborazione
".

Potenziamento dello “staff mix”. Oggi molte competenze sono concentrate sulla figura del coordinatore dei servizi. Si potrebbero implementare funzioni di accompagnamento, supporto sociale e raccordo con la rete familiare e comunitaria dei residenti, grazie a figure professionali quali l’assistente sociale, l’educatore professionale, lo psicologo o altre figure educative e riabilitative. La novità potrebbe portare un mutamento anche nei rapporti col territorio, creando un canale di riferimento per chi non è residente in Rsa ma, magari, fruisce periodicamente dei posti di sollievo: le famiglie potrebbero così contare sulla continuità dell’assistenza e della consulenza.

Formazione innovativa e attrattiva per gli oss. Upipa riconosce lo sforzo fatto per rendere più agevole la frequenza ai corsi, col riallineamento del monte ore rispetto ad altre regioni italiane. La proposta ora è di cambiare l’approccio al reclutamento e alla formazione: quasi il 50% di chi si avvicina a questa professione è già in età lavorativa e spesso ci arriva attraverso percorsi di assistenza non professionalizzati (ausiliari di assistenza). Seguendo l’esempio di Bolzano, si potrebbero prevedere percorsi formativi fortemente integrati col lavoro: come “ausiliario oss in formazione”, con moduli formativi che consentano di lavorare, favorendo l’apprendimento sul lavoro e la vicinanza tra sede formativa e sede di lavoro.

Alloggi. È necessario individuare, in particolare nelle zone ad alta vocazione turistica, soluzioni a canone calmierato che possano facilitare l’insediamento di personale socio-sanitario e assistenziale. Upipa auspica una crescente valorizzazione delle innovazioni tecnologiche per aumentare la sicurezza e contenere i tempi di lavoro routinario del personale. Si parla, ad esempio, dell’automatizzazione per sconfezionamento e riconfezionamento dei farmaci.

Sull’incremento dell’offerta complessiva di posti letto. La definizione dei posti di Rsa leggera e l’incremento dei posti letto di Rsa convenzionata, introdotti con le direttive 2025, hanno contribuito significativamente ad aumentare e bilanciare il livello di offerta di posti convenzionati. Nella consapevolezza che sarebbe difficile destinare ulteriori risorse al rafforzamento dell’offerta complessiva, si ritiene però che – considerato il costante incremento del fabbisogno – sarebbe possibile valorizzare alcuni posti di casa di soggiorno (circa 50) attualmente sotto utilizzati, autorizzandoli senza ulteriori costi per la Provincia e aumentando così il numero di posti letto privati, che svolgono un’importante funzione di gestione dell’emergenza e di integrazione dell’offerta convenzionata.
Ultimo aggiornamento: 23/05/2025 18:28:44
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