Trento - Dolomiti UNESCO: gestori di rifugio in formazione per raccogliere le sfide future. La terza edizione si è conclusa a Val di Zoldo. Il vicepresidente della Provincia di Trento, Mario Tonina. è intervenuto e ha lanciato un messaggio forte: "Siete gli ambasciatori del riconoscimento UNESCO perché vivete nel cuore delle Dolomiti e ne toccate con mano le sfide”.
La terza edizione del corso di formazione che ogni anno la Fondazione Dolomiti UNESCO dedica ai gestori dei 66 rifugi che operano all’interno del Patrimonio Mondiale e che rappresentano un punto di riferimento fondamentale per comprendere come stia cambiando la fruizione del territorio e di conseguenza il loro stesso ruolo si è svolta nel Bellunese. L’edizione 2019 del corso di formazione si è incentrata sull’interazione tra i soggetti coinvolti, con 4 tavoli tematici di confronto, moderati da esperti del settore.
L’obiettivo finale è un documento d’intenti condiviso, una sorta di bussola per orientarsi nell’immediato futuro verso una strategia comune, lanciando a quanti frequentano la montagna messaggi coerenti sulla peculiarità dell’esperienza in rifugio, il rispetto verso il lavoro del gestore, quello verso il territorio e suoi valori paesaggistici, la promozione di comportamenti corretti e consapevoli, oltre, naturalmente, alle richieste per facilitare il lavoro in quota.
Tonina, che da alcuni mesi è presidente della Fondazione, nel salutare il Presidente del CAI Veneto, Renato Frigo, instancabile animatore della collaborazione tra le associazioni alpinistiche dei territori dolomitici ed Enrico Vicenti, segretario generale della Commissione Nazionale Italiana per l'UNESCO oltre al sindaco del comune di Val di Zoldo, Camillo de Pellegrin, ha ringraziato i gestori dei rifugi per l’impegno con cui portano avanti il proprio lavoro.
“Sono qui – ha detto Tonina, accompagnato dalla direttrice della Fondazione, Marcella Morandini – per farmi portavoce delle vostre idee all'interno del Consiglio di amministrazione della Fondazione.