Da un lato il noto attore, comico, conduttore, cantante, doppiatore Neri Marcorèassieme al chitarrista Domenico Mariorenzi che da tempo si confrontano con le canzoni di grandi cantautori e col repertorio di Testa e dall'altra il violoncellista Mario Brunello e il clarinettista Gabriele Mirabassi che con l'artista nato a Cuneo hanno collaborato e condiviso momenti creativi.
L'evento di Villa Welsperg è il risultato di un legame artistico, di percorsi di indagine e di un confronto che si definiranno anche durante il Trekking dei Suoni. Una tre giorni di cammino e musica, dal 18 al 20 settembre, che sintetizza alla perfezione quel mix di paesaggi naturali unici, silenzi, esplorazioni sonore, conquista e condivisione che sono i Suoni delle Dolomiti. Una esperienza per un numero limitato di persone che potranno salire lungo sentieri, toccare cime, condividere le sere in rifugio, ascoltare le Guide alpine del Trentino e assistere al confronto e alla fase creativa dei quattro musicisti attorno alla figura di Testa.
Sempre per quanto riguarda la musica italiana, il Festival propone due eventi da non perdere: l'8 settembre con Daniele Silvestri e il 24 settembre con Niccolò Fabi, ambientati entrambi in due contesti panoramici di grande suggestione.
Silvestri si esibisce al Bait del Germano sulla Paganella con scorci sulle cime delle Dolomiti occidentali e sulla Valle dei Laghi che conduce sino a quel piccolo Mediterraneo tra le montagne che è il Lago di Garda. Le canzoni di Silvestri sanno muoversi in mondi diversi unendo sempre melodia, leggerezza, impegno civile e una precisa idea testuale, come hanno dimostrato sia la carriera solista, sia le numerose collaborazioni con artisti del calibro di Tiromancino, Subsonica, PFM, Têtes de Bois, a cui hanno fatto seguito anche numerosi riconoscimenti come il Premio Tenco o il David di Donatello.
Al pari di Daniele Silvestri, Max Gazzé (con il quale ha firmato l’hit “Vento d’estate”) e Federico Zampaglione dei Tiromancino, Niccolò Fabi appartiene alla generazione di cantautori cresciuta nel vivace ambiente musicale della Roma inizi anni Novanta. Nel tempo – sono passati 25 anni dal suo primo singolo di successo “Dica” – ha conquistato un proprio posto sia agli occhi della critica musicale sia nel cuore del pubblico con melodie ritmiche e testi intelligenti, con uno stile live pieno di umanità molto apprezzato dai fan.
A lui è affidata la data di chiusura dei Suoni delle Dolomiti in Val Duròn nei pressi del rifugio Micheluzzi nelle Dolomiti di Fassa, il 24 settembre e c'è da attendersi un concerto pieno di magia basato sul suo ormai ricco repertorio composto da 11 album e decine di singoli.
Un progetto particolare che unisce esponenti d’eccezione della musica e del teatro italiano al Pian della Nana (30/8) – sulle Dolomiti di Brenta – è quello proposto dal noto attore, scrittore, saggista Stefano Massini. Non poteva esserci luogo più indicato per accogliere gli affreschi narrativi dell’artista fiorentino perché nelle onde prative di questo splendido altopiano, nel suo continuo gioco di luci e ombre sembra di scorgere i movimenti creativi ai quali Massini ci ha abituato con la sua straordinaria capacità di costruire e raccontare storie pescando e intrecciando le fonti più disparate: vicende, personaggi, eventi quotidiani e fatti di cronaca, stati d’animo dell’essere umano. Con lui Erik Fink, ricercatore e musicista da sempre impegnato a esplorare le nuove interpretazioni della tradizione culturale ebraica muovendosi fra passato e contemporaneità e fra musica e teatro, e Stefano Corsi, fondatore dello storico gruppo di musica irlandese Whisky Trail e grande virtuoso dell'arpa celtica e armonica.
Nello splendido scenario dei laghetti di Bombasel, direttamente dalla magmatica e multiculturale scena di Manchester, sbarca sulle Dolomiti la Riot Brass Jazz Band. Ritmi travolgenti, energia, sound trascinante di fronte ai quali sarà difficile rimanere seduti. Nove componenti per tre trombe, tre tromboni, percussioni, sousafono, guidati da MC Chunky, promettono puro divertimento e una passione contagiosa per tutto ciò che fa battere il cuore. Con un programma che attinge e rimescola vari generi dal Jazz al Balkan e molto altro sarà un 3 settembre indimenticabile.
E per chi ama la musica senza confini e le tradizioni gipsy è sicuramente un appuntamento da non perdere anche quello del 10 settembre a Malga Movlina nelle Dolomiti di Brenta. Uno dei più importanti e noti esponenti della musica classica italiana, Danilo Rossi – prima viola del Teatro alla Scala di Milano –, incontra il New Gipsy Project per un viaggio all'interno della musica “popolare” attraverso le riletture di grandi compositori come Dvorák, Brahms e Bartók e travolgenti musiche dell’est europeo.
Pieno di sorprese si preannuncia anche il dialogo a due tra Gianluca Petrella e Riccardo Onori, a Vallesinella Alta nelle Dolomiti di Brenta (13 settembre). Il primo è strumentista, compositore e produttore, con oltre vent'anni di carriera durante i quali ha collaborato con artisti del calibro di Enrico Rava, Sun Ra Arkestra, Carla Bley, Paolo Fresu, Matmos, Lorenzo Cherubini aka Jovanotti. Il secondo, Riccardo Onori, è chitarrista, compositore e produttore discografico italiano. Storico chitarrista di Jovanotti vanta collaborazioni con artisti italiani e internazionali come Stefano Bollani, Giovanni Allevi, Carmen Consoli, Mike Patton, Max Gazzè, Alex Britti, Syria, Enrico Rava, Gianni Maroccolo, Planet Funk.
Il fecondo dialogo tra arte popolare e arte colta è al centro dell'evento del 22 settembre in val di Fiemme (località La Porta) dove il Coro Sasso Rosso – da cinquant'anni interprete del repertorio popolare trentino e alpino – incontra i Virtuosi Italiani, complesso di musicisti classici che ha calcato i palcoscenici dei più importanti teatri italiani, tra cui il Teatro alla Scala, il Teatro alla Fenice, L'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, e si è esibito in numerosi paesi stranieri. Ad unirli in un programma molto vario, l'omaggio ad Arturo Benedetti Michelangeli: noto maestro e raffinato pianista che ha armonizzato anche numerosi componimenti che la corale della val di Sole ha nel proprio repertorio.
Un incontro che ha il merito di richiamare la giusta attenzione su una corale dalla grande storia – era il 1967 quando attorno all'idea di Adriano Dalpez prese forma il primo nucleo di questo progetto –, e su un movimento, quello dei cori trentini, molto importante per l'intero territorio e in grado di fondere tradizioni, cultura e identità dando voce “col canto” a un mondo rurale e alpino che ha costruito nel tempo peculiari visioni del mondo, esperienze d'arte originali, economie rispettose di ambienti sensibili, religiosità, folclore e memoria popolare e anche, per l'appunto, forme musicali significative e singolari.
Non poteva infine non esserci spazio anche per un quartetto d’archi compost da giovani e già affermati artisti internazionali. Sono Nicolas Van Kuijk (violino), Sylvain Favre-Bulle (violino), Emmanuel François (viola) e Anthony Kondo (violoncello) che dal 2012 hanno dato vita, a Parigi, al Quartetto Van Kuijk ottenendo sin da subito riconoscimenti come il Primo premio al “Concorso internazionale per quartetto d’archi” della Wigmore Hall di Londra, il Primo premio e premio del pubblico al “Concorso di musica da camera” di Trondheim in Norvegia e, in Francia, la vittoria del concorso “Fnapec-Musiques d’Ensembles”. Con tour che li hanno portati a esibirsi in tutta Europa ora incontrano il pubblico del festival trentino con un programma dedicato a Edvard Grieg e a Felix Mendelssohn. Il tutto nello splendido scenario della Roda de Vael in val di Fassa il 15 settembre.
Tutti gli eventi hanno luogo alle ore 12, con l'eccezione dell'alba (ore 6.30).
Il Festival I Suoni delle Dolomiti si svolge nel rispetto della normativa per il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2/COVID-19.
Partecipazione ai concerti
I posti disponibili sono contingentati, la partecipazione è gratuita con prenotazione obbligatoria attivabile da una settimana prima di ogni concerto dall’app Trentino Guest Card, dal sito del festival www.isuonidelledolomiti.it e dal sito dell’Azienda per il Turismo sul cui territorio si svolge l’evento.
L’iscrizione e quindi l’accesso al luogo dell’evento è consentito - fino ad esaurimento dei posti disponibili - esibendo il voucher ricevuto al momento della prenotazione.
In caso di maltempo:
Il concerto avrà luogo lo stesso giorno in teatro con prenotazione obbligatoria. Le persone già iscritte all’evento all’aperto riceveranno il giorno prima via email una specifica comunicazione con link per attivare la nuova prenotazione on-line per accedere al teatro (prenotazione on-line possibile fino alle ore 12.30 e fino ad esaurimento posti).
L'accesso in sala avverrà presentando il voucher ricevuto al momento della prenotazione
Gli eventuali posti non prenotati saranno messi a disposizione per il ritiro del biglietto in distribuzione dalle ore 16 presso la biglietteria del teatro. Poiché i posti in teatro sono ridotti sia rispetto al numero reale che a quello dei posti disponibili all’aperto, la prenotazione avverrà sulla base del principio secondo il quale i primi a ri-prenotare avranno la possibilità di avere i posti riservati.
www.isuonidelledolomiti.it