Madonna di Campiglio - "Sentieri family" per un Trentino sempre più inclusivo e sostenibile. Obiettivo dell’accordo trasformare la provincia di Trento in un territorio che sia sempre più a misura di famiglia. Il protocollo si fonda su tre pilastri: una iniziale mappatura della rete sentieristica family esistente in Trentino, valorizzando le esperienze già maturate nel Distretto famiglia Val Rendena e nel Distretto Family Green di Primiero; sensibilizzare le istituzioni in merito al progetto che è in grado di accrescere l’attrattività turistica, economica e la coesione sociale sul territorio; realizzare il cosiddetto “Design for all”, cioè una classificazione dei vari sentieri per orientare i destinatari a seconda dell’età, soprattutto nei più piccoli, e in base ad altri parametri: dislivello, servizi family, accessibilità, infrastrutture, servizi.
“Questo accordo vuole promuovere nuove sinergie – ha esordito l’assessore alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia della Provincia autonoma di Trento Stefania Segnana – per permettere al nostro territorio di avvalersi di un’offerta turistica differenziata e inclusiva, a seconda dei bisogni della popolazione residente, e di indirizzare i turisti sulla base della nuova offerta del territorio. Numerosi i partner aderenti – ha proseguito –, un risultato che conferma l’importanza che il territorio rivolge a questo innovativo progetto. La sentieristica a misura di famiglia è declinata al target famiglia, ai portatori di disabilità e agli anziani ed è nata 'dal basso', dal territorio e anche dalle strutture alberghiere, che chiedevano più sentieri accessibili a tutta la comunità. L’iniziativa ha previsto una iniziale fase di studio e mappatura del territorio a cui seguirà un ri-orientamento dell’offerta turistica. Con oggi – ha concluso – si aprono le porte ad un nuovo capitolo di sostenibilità per il Trentino, che non ha esperienze analoghe a livello nazionale”.
Ha preso poi la parola Luciano Malfer, dirigente generale dell’Agenzia per la coesione sociale della Provincia autonoma di Trento: “Un lavoro importante che si è avvalso di sinergie interne ed esterne all’ente provinciale. Il progetto è nato una decina di anni fa in Val Rendena e poi, con un effetto “domino”, ha coinvolto altri territori tra cui il parco Paneveggio, il Primiero e tanti altri distretti famiglia. Abbiamo lavorato con diversi settori della Provincia autonoma di Trento, tra cui il Servizio Turismo e Sport, l’UMSE Disabilità e integrazione socio-sanitaria e il Servizio Sviluppo sostenibile e aree protette, per codificare le linee guida provinciali e adottare un linguaggio di design universale per tutti, compresi i soggetti più deboli.