Caldes (Trento) - Nella giornata odierna il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti ha firmato l’ordinanza per la rimozione dell’orso pericoloso JJ4. Il documento integra il provvedimento contingibile e urgente dell’8 aprile scorso, alla luce dei risultati genetici che hanno indicato l’esemplare femmina di 17 anni come l’autrice dell’aggressione mortale al runner di Caldes Andrea Papi.
OPERAZIONI E RICOSTRUZIONI
Proseguono intanto le operazioni del Corpo Forestale Trentino per rimuovere l'orsa JJ4, nel frattempo il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti ricostruisce l'iter giudiziario e chi ha impedito di scongiurare la tragedia di Caldes (Trento).
"Un travagliato iter della giustizia amministrativa ha impedito la rimozione dell’orsa JJ4 nel 2020, quando aveva aggredito due persone sul monte Peller". Lo ha spiegato il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, affiancato dall’assessore alle foreste Giulia Zanotelli, all’indomani dell’identificazione genetica dell’animale che ha strappato la vita al runner di Caldes Andrea Papi, alla presenza del dirigente generale del Dipartimento protezione civile foreste e fauna Raffaele De Col, il dirigente generale dell’Avvocatura Giacomo Bernardi (oltre al suo predecessore Nicolò Pedrazzoli) ed i dirigenti dei Servizi faunistico e foreste, rispettivamente Sergio Tonolli e Giovanni Giovannini.
“E’ con un sentimento di commozione e rabbia che prendiamo atto di quanto è accaduto” ha detto Fugatti, rivolgendo in apertura un pensiero alla famiglia della vittima e all’intera comunità della Val di Sole che sta vivendo il grave lutto: “Un grazie va agli amministratori per la compattezza, la responsabilità e la serietà dimostrate in questi giorni. La presenza di tanti sindaci di tutto il Trentino ieri al funerale ha rappresentato una testimonianza di unità rispetto alla tragedia che ha toccato l’intero territorio”. Il presidente ha voluto inoltre ringraziare il personale forestale in campo in questi giorni - e nel corso degli anni - nelle attività di gestione e monitoraggio. “La loro serietà non può essere messa in discussione dai commentatori da talk show, che non conoscono la realtà trentina e la sua complessità”, ha detto Fugatti. Attività che, come è stato ricordato in maniera chiara, in passato ha dovuto fare i conti con le limitazioni date da pareri contrari degli organi preposti e delle sentenze dei Tribunali amministrativi. “Anche l'ex ministro Costa presentò ricorso contro l’ordinanza di abbattimento di JJ4 emessa nel 2020. In più occasioni avevamo informato Roma sulla situazione e richiesto la rimozione: rispetto a quanto è accaduto fa molto male e arrabbiare ulteriormente. Quell’orsa poteva essere rimossa da tempo ma non ce lo hanno permesso” ha osservato a tal proposito l’assessore Zanotelli.
(Nella foto credit Veneri, archivio Ufficio Stampa PAT il dirigente generale di dipartimento Dipartimento protezione civile, foreste e fauna, Raffaele De Col, il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti e l'assessore all’agricoltura, foreste, caccia e pesca, Giulia Zanotelli)
L’ampia area compresa tra Mostizzolo e la Val Meledrio è presidiata dal Corpo forestale trentino. Il Corpo sta operando seguendo le direttive contenute nell’ordinanza contingibile e urgente firmata dal presidente della Provincia. Sul monte Peller sono state installate le trappole tubo. L’animale è dotato di radicollare, che però al momento non è funzionante a causa di un guasto. Fugatti ha peraltro ricevuto nelle scorse ore il parere favorevole di Ispra rispetto alla rimozione di MJ5, l’orso che ha aggredito un escursionista in Val di Rabbi lo scorso 5 marzo.