Trento - Al disegno di legge n. 141/XVI "Misure di semplificazione e accelerazione in materia di opere pubbliche, espropri, gestione del territorio e valutazioni ambientali per il perseguimento degli obiettivi del piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e del piano nazionale per gli investimenti complementari (PNC): modificazioni delle relative leggi provinciali, nonché disposizioni straordinarie per fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi nel settore zootecnico e ittico e negli investimenti pubblici"-
MODIFICHE DEL PROGETTO DI BYPASS FERROVIARIO E CONCILIAZIONE DEI LAVORI CON LE ESIGENZE TRASPORTISTICHE DELLA FERROVIA TRENTO-MALE’
"La realizzazione della circonvallazione ferroviaria di Trento impone anche una riflessione sulla conciliazione temporale e trasportistica dei lavori per questa grande opera con il servizio offerto dalla Ferrovia Trento-Malè. La Trento-Malè rappresenta uno degli assi portanti del trasporto pubblico locale per i flussi di collegamento con la città di Trento provenienti da Nord. Da sottolineare inoltre l’importanza di questa tratta per tanti pendolari e studenti che arrivano a Trento ogni giorno. Se i lavori per il bypass dovessero dilungarsi o fosse approntato un servizio alternativo inadeguato vi sarebbero fortissimi disagi per l’utenza. Su questa tratta infatti, a pieno regime nel periodo pre-covid,
erano trasportate oltre 7mila persone ogni giorno e ben 2 milioni e mezzo di persone all’anno. Si può dunque comprendere facilmente il ruolo strategico della Trento-Malè per la mobilità di tantissimi lavoratori, studenti e visitatori che quotidianamente giungono a Trento dalla Piana Rotaliana e dalle valli di Non e di Sole.
Circa il 50% dei viaggiatori che utilizzano la Trento Malè gravitano sulla stazione di Trento in via Dogana. Con l'inizio dei lavori per la realizzazione del bypass viene interclusa fin da subito l'attuale stazione capolinea a 3 binari di Trento in via Dogana. La stazione della Trento Malè – Mezzana come noto funge anche da principale interscambio modale della linea, con un parcheggio di circa 180 posti auto e stalli bus per i servizi su gomma sostitutivi o integrativi del ferro. Inoltre la stazione di Via Dogana si trova in un punto nevralgico e strategico rispetto al trasporto pubblico su ferro e su gomma, trovandosi in adiacenza alla stazione centrale RFI, al nodo del trasporto su gomma urbano ed extraurbano di piazza Dante e alla stazione autocorriere di via Pozzo, creando in tal modo un unico
grande polo di interscambio modale a servizio della città di Trento. Il progetto di fattibilità prevede che in una prima fase l’attestamento della Ferrovia Trento Malè a Nord di Trento avvenga presso la stazione esistente a 2 binari di “Gardolo”, circa 4,3 km a Nord dell’attuale stazione di Trento, mentre successivamente l'attestamento verrebbe spostato presso la nuova stazione a 2 binari di "Trento Nord zona commerciale”, a circa 2.1 km da Trento. In entrambi i casi si verificherà una rottura di carico per i viaggiatori che da Nord dovranno recarsi a Trento (circa 800 passeggeri arrivano a Trento da Nord nelle sole ore di punta del mattino), e sarà quindi indispensabile organizzare un efficace trasferimento con servizio di interscambio su gomma in assoluta coincidenza con i treni per minimizzare i disagi alla clientela. Tuttavia il progetto di fattibilità non prevede alcuna opera intermodale né per i parcheggi auto né per l’interscambio con i servizi su gomma del TPL, indispensabili per il trasferimento dei viaggiatori da e per Trento. Peraltro anche la viabilità stradale esistente di accesso alle 2 stazioni appare assolutamente inadeguata per sostenere il carico legato ai bus di interscambio. Per quanto sopra le 2 stazioni di “Gardolo” e “Trento Nord" non sono idonee per sostenere l’indispensabile interscambio modale per il trasbordo e trasferimento dei passeggeri a
Trento, che quindi potrebbe essere attestato solo a Lavis (a circa 9 km a Nord di Trento) e/o a Mezzolombardo (a 20 km), in quest'ultimo caso almeno per i passeggeri che potrebbero essere trasferiti direttamente a Trento su gomma via superstrada S.P. n. 235 e senza fermate intermedie. ln tutti i casi rimarrebbe la criticità legata alla presenza di 2 soli binari di stazione, anziché dei 3 binari esistenti nella attuale stazione capolinea di Trento via Dogana, che non consentirebbe di replicare l'attuale modello di esercizio che dovrebbe pertanto essere fortemente rivisto, con criticità in termini di minore capacità e maggiore rigidità di esercizio.
Il progetto di Bypass, i cui tempi di ultimazione sono stimati al 2026, si inserisce nella più ampia visione in cui al termine dei lavori dello stesso verrebbero realizzati l'interramento della linea storica del Brennero con la nuova stazione di Trento e il “NorduS” ossia la prosecuzione della ferrovia Trento Malè a doppio binario verso il Sud della Città.