Roma - Il film "
Vermiglio" d
i Maura Delpero trionfa al
David di
Donatello, Il film già Leone d'argento a Venezia ha conquistato sette statuette tra cui il miglior film, la migliore regia con il film ambientato a
Vermiglio, Tonale e
Val di Sole nell'’ultimo anno della Seconda guerra mondiale, il 1944, e la grande protagonista della pellicola è un’intera famiglia che si vede arrivare un soldato rifugiato. Il film Vermiglio porta il pubblico a immergersi in un remoto villaggio di montagna italiano. La seconda guerra mondiale sta per volgere al termine. Il conflitto sembra non aver mai toccato questo luogo, ma qualcosa accadrà e un arrivo inaspettato cambierà tutte le cose.
La trama -
Il giovane soldato siciliano di nome Pietro (interpretato da Giuseppe De Domenico) porta il suo compagno ferito, Attilio, fino alla sua casa di montagna. Buona parte del viaggio di ritorno verso casa lo fa con il commilitone ferito in spalla. Pietro viene acclamato come un vero eroe e tutti lo festeggiano a casa, fieri di lui.
Il nuovo arrivato è una presenza molto rara, perché nel piccolo paesino arrivano ben pochi forestieri. Inoltre è siciliano, dunque viene visto quasi come uno “straniero”. Costui attirerà le attenzioni di Lucia (interpretato da Martina Scrinzi), la figlia maggiore del maestro del villaggio (con Tommaso Ragno).
I due si innamoreranno, scatenando però una sfilza di eventi che scuoteranno sia il villaggio di montagna che una piccola città in Sicilia.
I premi - "E' un film antimilitarista", ha ricorda ricordare la regista Maura Delpero, originaria di Vermiglio. Nella categoria principale - quella per il miglior film - è stato "Vermiglio", già vincitore del Gran Premio della Giuria alla Mostra del Cinema di Venezia 2024 (nella foto) e scelto per rappresentare l’Italia agli ultimi premi Oscar, “Vermiglio” ha superato la concorrenza e portato Maura Delpero a vincere anche il premio come miglior regista. È la prima volta nella storia dei David, ha spento le 70 candeline, che una donna vince questo riconoscimento.
LE REAZIONI
L'’assessore regionale ed ex sindaco di Vermiglio, Carlo Daldoss, si congratula con la regista altoatesina Maura Delpero e con tutto il team del film Vermiglio, che ha trionfato alla 70esima edizione dei David di Donatello, aggiudicandosi sette premi, tra cui Miglior Film e Miglior Regia.
"Vermiglio e le sue sette meraviglie: un riconoscimento straordinario per un’opera che nasce dalla nostra terra e la porta sul grande schermo con profondità e poesia – ha dichiarato Daldoss –. La sensibilità di Maura Delpero, prima donna a vincere il David per la regia, e il talento di tutti gli interpreti sono stati giustamente premiati. Questo è motivo di orgoglio per l’intero Trentino-Alto Adige".
"Il film, girato in gran parte proprio nel comune di Vermiglio, ha saputo valorizzare il paesaggio alpino e la memoria collettiva di una comunità - ha continuato l'assessore - che oggi si sente rappresentata e onorata da un’opera di così alto valore artistico".
"Questo successo – conclude Daldoss – dimostra quanto la cultura possa essere motore di identità, racconto e bellezza. A Maura Delpero e a tutti coloro che hanno dato vita a Vermiglio va il mio più sincero grazie. Il cinema ha trovato nella nostra montagna una voce autentica e potente".