Rovereto - Il Congresso straordinario del PATT (Partito Autonomista Trentino Tirolese) si è tenuto nel tardo pomeriggio al teatro Melotti del MART di Rovereto (Trento) per eleggere il presidente e il vicepresidente del partito. Un momento
di confronto dopo le recenti polemiche che hanno lasciato qualche strascico. Per la presidenza hanno presentato la candidatura Linda Tamanini (nella foto a lato), Sabrina Castellani e Nicola Casagranda Scoz, mentre unica è stata la candidatura a vicepresidente, con Federico Masera di Rovereto.
Il congresso straordinario del PATT è stato aperto con l'intervento del presidente dell'assemblea congressuale, Walter Forrer, sindaco di Folgaria, e dei rappresentanti della sezione di Rovereto, Andrea Dario Tomasoni e Paolo Comper, è entrato nel vivo con la relazione del Segretario politico Franco Panizza: nelle sue parole Panizza ha voluto ripercorrere gli avvenimenti che hanno coinvolto il PATT nell’ultimo periodo, lanciando un forte richiamo all’unità e alla responsabilità. Un discorso appassionato, che non si è limitato ad analizzare il presente ma che ha rilanciato anche sul futuro, verso il quale gli autonomisti, pur orgogliosi della propria storia, devono continuamente guardare. Il senatore Franco Panizza ha rivendicato la centralità del PATT, le scelte trentine e romane nell'ambito dell'autonomia e infine chiesto uno scatto d'orgoglio con una collaborazione tra vertici di partito e la base. Una relazione di quindici minuti dove sono stati ricordati i vari passaggi, gli interventi e il ruolo centrale del PATT nella politica trentina. Al termine un lungo applauso.
LE CANDIDATURE

Tre gli iscritti al PATT che avevano depositato la loro candidatura nei giorni precedenti al Congresso: Nicola Casagranda “Scoz, Sabrina Castellani e Linda Tamanini. Quest’ultima, Vicepresidente uscente, era stata indicata come candidato unitario dall’intera Giunta esecutiva e da tutti i Coordinatori di Valle.
I tre candidati alla segreteria hanno illustrato il loro programma e chiesto ai 222 delegati del congresso il voto. I primi due hanno rivendicato più autonomia, mentre Linda Tamanini ha posto l'accento sull'unità del partito e puntato su un rinnovato impegno del PATT nelle istituzioni locali e nazionali. Al termine delle relazioni la votazione, con i consensi dei 222 delegati al congresso che sono andati per il 70,61% a Linda Tamanini (161 preferenze), il 22,8% a Nicola Casagranda Scoz (47) e il 5,7% a Sabrina Castellani (13).Nelle prime parole da Presidente del PATT, Tamanini ha sottolineato come il suo ruolo si ispirerà totalmente allo Statuto del Partito, vera stella polare per gli aderenti al PATT. “Sarò il presidente di tutti coloro che lavorano per unire il Partito – ha aggiunto Tamanini – ma mai di coloro che, invece, cercano di dividere”.
Subito dopo il congresso del PATT ha proceduto all’elezione del vicepresidente: unica candidatura pervenuta era quella di Federico Masera
(nella foto sotto la stretta di mano con Linda Tamanini), Presidente della sezione di Rovereto e per anni consigliere comunale della città, che è stato eletto per acclamazione. Nelle sue parole un richiamo ai valori fondanti del Partito e all’importanza del coltivare l’identità che caratterizza gli autonomisti. Identità che deve rappresentare una marcia in più rispetto agli altri Partiti ma mai un fattore di divisione.
TRENTINO CORAGGIOSODurante i lavori congressuali gli autonomisti ne hanno approfittato anche per rilanciare la loro azione polit
ica: sono stati presentati i frutti del lavoro dei cinque tavoli di “Trentino Coraggioso”, stampati per l’occasione in cinque libretti. Secondo il senatore Panizza “Nessun Partito, tranne il PATT, è stato in grado di compiere uno sforzo programmatico così completo ed autorevole”.Le conclusioni sono state affidate al giovane Vicesegretario Simone Marchiori, che ha voluto lanciare un forte richiamo alla responsabilità e al rispetto del Partito da parte di tutti i suoi iscritti, strappando un caloroso applauso ai presenti. “Se abbiamo superato questo periodo tutt’altro che facile lo dobbiamo soprattutto alla nostra base che ha richiamato tutti a quattro semplici regole: unità, serietà, coerenza e rispetto”.
Il PATT conclude così il suo percorso congressuale, superando le polemiche interne e pronto a tornare sulla scena politica con proposte serie in grado di dare risposte ai trentini.
Ultimo aggiornamento:
11/06/2016 19:56:23