Cles (Trento) - "Il tuo corpo è caduto in quel crepaccio, non il tuo spirito che vive", con queste parole il parroco di Cles, don Renzo Zeni, ha ricordato Giovanni Andreis, il 40enne morto sabato scorso durante la traversata scialpinistica del Monte Bianco.
L'escursione era stata organizzata dalla Sat; Giovanni Andreis, appassionato ed esperto di montagna, si era iscritto e nel passaggio dell'itinerario fuoripista della Vallée Blanche, sul versante francese, è precipitato in un crepaccio e non ha avuto scampo.
Nel pomeriggio centinaia di persone hanno dato l'addio al 40enne, la chiesa parrochiale non è riuscita a contenere tutti e il parroco don Renzo Zeni ha atteso che terminasse il saluto ai suoi familiari, alla compagna Nadia, alle due figlie, ai genitori Tiziana e Franco e alla sorella Francesca prima di iniziare la cerimonia funebre. Dopo il ricordo di amici e i coscritti della classe 1985, Giovanni Andreis (nel riquadro) è stato sepolto nel cimitero di Cles.
Ultimo aggiornamento:
12/04/2025 13:00:32