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I messaggi e i dati dall'assemblea di ANCE Brescia

Deldossi: "Riorganizzazione filiera, digitalizzazione processi e efficienza produttiva le parole d’ordine"

Brescia - L’Assemblea Generale di Ance Brescia, svoltasi negli spazi del Museo Mille Miglia di viale della Bornata, è stata anche quest’anno un momento per rendere omaggio a un settore che lavora sodo per dare forma e rigenerare gli spazi in cui viviamo quotidianamente. In presenza degli associati e di una platea partecipata di ospiti e istituzioni, l’Associazione ha ricordato ottant’anni di attività a favore del settore, della sua crescita e competitività, sottolineando lo spirito costruttivo e di squadra che anima imprenditori e lavoratori del comparto bresciano.

Quando molti vedono problemi, noi costruttori vediamo possibilità. Quando il mondo si ferma, noi tiriamo su impalcature", esordisce nel suo discorso il presidente di Ance Brescia, l’ingegnere Massimo Angelo Deldossi, alla guida dell’Associazione bresciana e vicepresidente nazionale di Ance, per sottolineare "l’approccio pragmatico che da sempre caratterizza l’edilizia anche nelle più delicate fasi storiche. Con la stessa energia e lo stesso entusiasmo l’allora Collegio dei costruttori edili fu riferimento per gli imprenditori che rimisero in piedi l’Italia stremata dal secondo conflitto mondiale; oggi Ance Brescia prosegue nel solco dell’impegno passato per affrontare la complessità del presente. Sostenibilità, innovazione e digitalizzazione sono sfide quotidiane, pilastri su cui elevare il futuro del settore, mentre questo si trova di fronte a forti tensioni dettate da una geopolitica instabile, economie in transizione, pressioni ambientali e sociali crescenti".

Dinamiche che sono state analizzate nel corso della parte pubblica dell’appuntamento assembleare dalla giornalista e conduttrice Mariangela Pira e dall’editorialista Federico Rampini che, nello specifico, ha approfondito le influenze delle odierne “guerre commerciali” nel contesto internazionale e il nuovo ruolo degli Stati Uniti nel mondo, esaminando le strategie di risposta dei principali interlocutori: Europa e Cina. “Le dinamiche dei flussi energetici, i dazi commerciali e le decisioni delle banche centrali impattano direttamente sulle nostre commesse, sulla competitività delle nostre imprese, specialmente quelle di dimensioni più contenute” chiarisce il presidente Deldossi, dando subito una lettura positiva e propositiva alla platea di imprenditori presente in sala: “Non possiamo attendere tempi migliori: siamo noi a doverli creare”.

Questo puntando su organizzazione e visione aziendali, per imprese più strutturate, capaci di governare i cambiamenti in corso adottando strategie lungimiranti, ispirandosi ai modelli vincenti del settore manifatturiero per puntare a un’industrializzazione del processo edilizio. “La riorganizzazione della filiera, la digitalizzazione dei processi, l’efficienza produttiva – ha precisato il leader dell’Associazione – sono le nuove fondamenta su cui dobbiamo costruire il nostro futuro”.

Un futuro che deve saper investire in formazione e sviluppo di competenze. Ruolo che nel sistema Ance Brescia porta avanti con impegno l’Ente sistema edilizia Brescia (Eseb), facendo da ponte tra la scuola e il mondo del lavoro, tra il sapere e il fare. “Dobbiamo intercettare i bisogni delle aziende, ma anche anticiparli, accompagnarli, interpretarli – ha chiarito il presidente dell’Eseb, Paolo Bettoni, nel discorso agli associati tenuto durante la parte privata riservata ai Soci Ance –. E dobbiamo farlo restituendo dignità alla formazione, soprattutto in un settore come il nostro. Una formazione che non sia vissuta come obbligo, ma come occasione. Che non sia “erogata”, ma costruita con cura. Che non si limiti a trasmettere contenuti, ma che generi cultura professionale, senso del lavoro, rispetto per la sicurezza, orgoglio per le proprie competenze”.


Una formazione che deve essere anche inclusiva, soffermandosi su un tema di grande rilevanza in questo periodo storico: l'importanza degli immigrati nel campo dell'edilizia. Negli ultimi anni, hanno chiarito i dati della Cassa edile di Brescia esposti sempre durante la parte privata dell’Assemblea, si è registrato un aumento significativo di lavoratori provenienti da diverse parti del mondo.

Più del 56% degli iscritti in Cape – ha precisato il presidente della Cassa, Raffaele Collicelliha origine straniera, e se consideriamo solo i nuovi iscritti per il 2024 più del 72% (3 su 4) sono immigrati. Questi lavoratori non sono solo una risorsa, ma un vero e proprio valore aggiunto. In particolare, stiamo vedendo la nascita di nuove imprese edili con titolari stranieri. Oggi sono 503, il 17,3% del totale. Queste realtà portano con sé non solo esperienze diverse, ma anche una visione innovativa del mercato. È fondamentale che riconosciamo e accogliamo questa diversità, integrandola nel nostro tessuto imprenditoriale e nel nostro spirito associativo”.

Associazionismo che si nutre giorno dopo giorno delle idee e del prezioso scambio con le nuove generazioni di costruttori, oltre che delle alleanze con la Pubblica Amministrazione, il mondo della formazione e i territori, e che vede nel Gruppo Giovani di Ance Brescia il cuore di un proficuo dialogo tra imprenditori giovani e senior. “Da qui nasce un’alleanza che porta innovazione e nuove competenze, senza tralasciare esperienza e saggezza - ha affermato il neoeletto presidente, Davide Castelli, alla guida del Gruppo da aprile di fronte ai Soci Ance Brescia -. Non c’è innovazione, senza radici. Molti degli iscritti al Gruppo Giovani, sono figli di imprenditori; probabilmente, molti sono anche nipoti di imprenditori. Il futuro delle imprese familiari dipende anche dalla capacità di coltivare le competenze dei giovani e consentire loro di esprimersi”.

Un saper fare innestato sulla tradizione, tramandato di generazione in generazione. Aspetto che Ance Brescia ha tenuto a sottolineare nel video istituzionale presentato in via inedita all’Assemblea e che richiama il nobile compito degli imprenditori edili, che costruiscono le case e gli spazi in cui viviamo, facendosi custodi dei nostri affetti, in un lavoro complesso e sfidante ma sempre ricco di innovazione continua.

Ed è con uno sguardo verso il futuro che, durante la parte pubblica dell’evento, si è trovato spazio per una delle più innovative tecnologie al servizio del settore edile: il robot umanoide sviluppato dall’Istituto italiano di tecnologia, accolto con stupore e curiosità dai partecipanti, presentato da Manuel Catalano, ricercatore Soft Robotics for Human Cooperation and Rehabilitation dell’IIT di Genova. Un momento che l’Associazione ha voluto proporre al pubblico e agli iscritti per conoscere da vicino come l’automazione sta cambiamento l’edilizia per rendere più agevoli e meno pericolose le operazioni nei cantieri.

A chiudere gli interventi degli ospiti della mattinata assembleare, Marina Puricelli, Tenure Lecturer del Dipartimento di Management e Tecnologia dell’Università Bocconi, che ha ripercorso le sfide che riguardano nello specifico le Pmi del settore edile, oggi chiamate a cogliere, in epoca di globalizzazione, le opportunità per innovarsi, crescere nel solco di una maggiore competitività e abbracciare nuovi mercati. Forte sostenitrice dell’internazionalizzazione delle Pmi, Ance fornisce supporto e strumenti specifici per supportandole nel loro percorso di crescita, aiutandole ad affrontare un contesto di mercato in continua trasformazione, mentre promuove in tutta la filiera nuovi modelli di business, capaci di rispondere a una domanda sempre più evoluta.

L’Assemblea è stata infine l’occasione per premiare le nuove imprese iscritte, quelle che si sono distinte per il proprio impegno associativo, per le performance economiche, gli imprenditori senior e le figure che hanno contribuito alla crescita dell’Associazione.
Ultimo aggiornamento: 10/05/2025 18:06:06
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