TRENTO - Il
Comitato Insieme per Andrea Papi esprime vicinanza e sostegno al
presidente della Provincia Maurizio Fugatti e alla dirigenza provinciale per il
rinvio a giudizio a causa della decisione di sopprimere un orso -
M90 - che aveva mostrato atteggiamenti pericolosi con ripetute incursioni in zone abitate, anche nelle immediate vicinanze di luoghi sensibili.
La popolazione trentina ha richiesto ripetutamente al
presidente della Provincia di difendere la loro sicurezza e quella dei bambini che, nei nostri paesi sono ancora abituati a giocare in libertà nelle piazze o vicino a casa, condizione questa di cui i genitori hanno sempre più timore, proprio a causa della possibile presenza di orsi e lupi anche nelle zone abitate.
"Il presidente Fugatti, nel suo ruolo istituzionale e anche umano - sostengono al
Comitato Insieme per Andrea Papi - ha risposto con coscienza ad una fortissima richiesta di tutela della sicurezza delle persone che, a quanto pare, il sistema giudiziario invece relega su un piano di totale indifferenza". "Ricordiamo che il blocco delle azioni nei confronti dell’orsa (chiaramente pericolosa) nel 2023 - aggiugono dal Comitato
- ha portato alla morte cruenta per sbranamento di un giovane di 26 anni. La percezione di una giustizia sbilanciata a favore degli animali piuttosto che delle persone è stata uno dei temi discussi e condivisi anche nel recente simposio internazionale tenutosi in Francia nella provincia dell’Ariège, presenti 8 paesi UE che condividono i problemi della presenza dei grandi carnivori".
Il
Comitato Insieme per Andrea Papi si rende disponibile fin d’ora ad affiancare la
Provincia di Trento in ogni azione di difesa, anche alla luce delle oltre
40.000 persone che, mediante le
consultazioni popolari chiedono
sicurezza,
tutela dell’incolumità personale,
difesa della liberta di vivere in montagna e operare in sicurezza sui luoghi di lavoro.