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Paneveggio, detenuti e ragazzi con disabilità piantano oltre 1.700 alberi

Il progetto realizzato grazie all'Agenzia per le foreste demaniali

PANAVEGGIO - Natura, inclusione e responsabilità sociale. Sono questi i cardini dell’iniziativa promossa in queste settimane nella Foresta di Paneveggio e che ha visto protagonisti detenuti e ragazzi con disabilità impegnati fianco a fianco nella cura e nel recupero dell’ambiente forestale. L’Agenzia Provinciale delle Foreste Demaniali (Aprofod) ha aderito con convinzione al progetto, organizzato dall’associazione “Il Bivacco” di Milano, attiva nel promuovere percorsi di reinserimento e riconciliazione tra il carcere, la società civile e l’ambiente. Attraverso il progetto Abies, l’associazione offre ai detenuti e ai loro familiari l’opportunità di vivere momenti di condivisione in contesti lontani dai luoghi abituali della quotidianità carceraria. All’iniziativa ha aderito anche l’associazione “Liberamente", coinvolgendo ragazzi con disabilità.
Si è trattato di un’attività dal forte valore simbolico e sociale, che ha offerto ai partecipanti un’esperienza concreta di cooperazione in un contesto unico per il suo valore naturalistico.

I tecnici dell’Agenzia hanno illustrato ai partecipanti lo stato di salute del patrimonio forestale e le scelte gestionali adottate per contrastare la diffusione del bostrico, insetto responsabile di gravi danni alla foresta. Le persone coinvolte hanno così approfondito i principi della gestione sostenibile, del vivaismo e delle attività di rimboschimento, mettendo poi direttamente a dimora 1.700 piante. Aprofod ha rinnovato così il proprio impegno nella gestione del patrimonio forestale, promuovendo iniziative che coniugano tutela dell’ambiente, educazione e inclusione sociale.

L’iniziativa ha unito l’impegno ambientale alla dimensione educativa, offrendo a persone in situazioni di fragilità l’opportunità di restituire valore alla comunità attraverso un gesto tangibile di cura del territorio.

In segno di riconoscenza e memoria della giornata, ai partecipanti sono state consegnate borracce personalizzate e magliette raffiguranti il dipinto presente sull’edificio delle Peciolère di Paneveggio (struttura un tempo adibita al ricovero delle operaie impegnate nei rimboschimenti): un uomo intento a piantare un albero, accompagnato dalla scritta Alteri Saeculo (“Per un altro secolo”).

“C’è voglia di vivere, anche per chi ha fine pena ‘mai’, e di risarcire, per quanto possibile, la Società del male arrecato” ha dichiarato, al termine dell’iniziativa, il referente dell’Associazione “Il Bivacco”, mettendo in luce il valore dell’esperienza vissuta sotto il profilo umano, oltre che educativo.
Ultimo aggiornamento: 16/07/2025 22:02:31
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