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Nuova viabilità a passo Rolle: aperta la variante Busabella

L’inaugurazione con il presidente Fugatti, intervento da 6 milioni e 300mila euro

PRIMIERO (Bolzano) - Aperta al traffico questa mattina, dopo tre anni di lavori, la variante stradale “Busabella” a passo Rolle. “L’inaugurazione di quest’opera, di cui si parla da oltre vent’anni, garantirà una viabilità più sicura e permetterà l’accesso al passo anche durante l’inverno, eliminando il rischio valanghe”, ha affermato il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti.

All’apertura ufficiale dell’opera erano presenti anche il sindaco del Comune di Primiero San Martino di Castrozza Daniele Depaoli, il presidente della Comunità di Primiero Bortolo Rattin, il dirigente del Servizio provinciale opere stradali e ferroviarie e responsabile del procedimento Carlo Benigni, i tecnici al lavoro nel cantiere e i diversi rappresentanti del territorio, tra cui il parroco Giampiero Simion e gli operatori delle forze dell’ordine.

“Con questo intervento - ha quindi aggiunto Fugatti - completiamo un tassello fondamentale del progetto complessivo per la riqualificazione dell’intera area e lo sviluppo economico e turistico in chiave di sostenibilità. Inizialmente sembrava impossibile trovare un accordo su un’ipotesi progettuale, ma in questi ultimi anni vi è stata una forte sinergia tra le istituzioni e gli enti interessati. La stessa collaborazione è attualmente riscontrabile per un’altra opera determinante, che è il collegamento funiviario San Martino–Passo Rolle, ormai in fase di esecuzione. Oggi dimostriamo che quando c’è la volontà di portare a termine le opere per il territorio i risultati si riescono a raggiungere”.

Per il sindaco Depaoli, la lunga gestazione dell’opera è stata necessaria “vista la delicatezza dei luoghi in cui sono avvenuti i lavori”. “Se pensiamo al 2014, quando il passo è rimasto chiuso per oltre 70 giorni per pericolo valanghe, dobbiamo dire che questa era un’opera davvero molto attesa. La messa in sicurezza era il fattore principale, dati i pericoli passati. Ora siamo arrivati all’epilogo di un’opera importante che quest’inverno permetterà di raggiungere Passo Rolle in tutta sicurezza.
Un primo passo verso il rilancio dell’area, a cui poi si aggiungerà l’atteso collegamento funiviario San Martino–Passo Rolle”, ha poi specificato.

“Oggi abbiamo scritto un piccolo pezzo di storia per il Primiero: la nuova strada porta un beneficio significativo dal punto di vista della sicurezza e nella direzione di risolvere l’annoso problema della viabilità invernale. La soddisfazione della comunità è ampia e dobbiamo riconoscere un ringraziamento all’intera amministrazione provinciale che ha creduto in quest’opera di collegamento tra il Primiero e la Val di Fiemme”, ha invece detto il presidente della Comunità di Primiero, Rattin.

L’opera “per il riordino viabilistico della statale 50 del Grappa e del passo Rolle”, nel tratto tra Primiero e le valli di Fassa e Fiemme, si poneva l’obiettivo di mettere in sicurezza un’area soggetta a rischio valanghe. Il nuovo tracciato, lungo circa 1,5 chilometri, collega la statale 50 al chilometro 94+280 con località “Acqua Benedetta”, al chilometro 92+630. Elemento principale dell’intervento è il Ponte Busabella, una struttura in acciaio corten a campata unica di 35 metri. L’opera comprende sottopassi faunistici, nuovi canali di captazione del torrente Cismon, riordino del parcheggio e nuove piazzole per il trasporto pubblico.

Particolare attenzione è stata data all’inserimento paesaggistico e alla naturalizzazione, data la collocazione nel Parco Paneveggio-Pale di San Martino, nonché al superamento delle interferenze per i sottoservizi presenti (linee elettriche e telefoniche, acquedotto, condotte idriche per l’innevamento delle piste). Analoga cura è stata posta anche per la tutela per gli aspetti archeologici. Nel corso del cantiere sono stati rinvenuti frammenti di probabile età protostorica, per i quali è stata condotta un’accurata attività di verifica, classificazione e attenta rimozione, sotto la supervisione della Soprintendenza provinciale.

Ora i lavori proseguiranno con gli interventi di rinaturalizzazione del tracciato esistente del vecchio sedime e la demolizione del corpo stradale dismesso.

Il progetto dell’opera è stato curato da Nicola Simoni, ingegnere del Servizio Opere Stradali della Provincia Autonoma di Trento, con il supporto di tecnici interni ed esterni per gli aspetti tecnici e ambientali. Direzione dei lavori affidata a Franco Moar, con la collaborazione di Claudio Decarli, Daniele Amoroso e Nicole Fontana. Il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione è Luigi Rattin, incaricato anche dell’assistenza quotidiana in cantiere.

L’appalto è stato aggiudicato alla Cooperativa Lagorai per un importo di circa 4,16 milioni di euro, mentre il finanziamento complessivo dell’opera, comprensivo di somme a disposizione per imprevisti e altri oneri, ammonta a 6,3 milioni di euro.
Ultimo aggiornamento: 05/11/2025 20:52:23
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