VAL DI FASSA - Un luogo di memoria che si rinnova ogni anno, un appuntamento che unisce la storia al presente, nel segno del ricordo e dell’identità alpina. Si è svolto oggi in
Val di Fassa il
42º Raduno Nazionale al
Rifugio Contrin, ai piedi della
Marmolada, tra le vette che furono scenario della Grande Guerra. 1500 penne nere, provenienti da ogni parte d’Italia, hanno preso parte a un evento che da decenni rappresenta uno dei momenti più intensi e partecipati del calendario alpino. 200 gargliardetti, 31 vessilli (di cui uno dalla Germania) e un labaro.

Presenti alla cerimonia tra gli altri il presidente nazionale dell’Ana
Sebastiano Favero, il presidente della Provincia autonoma di Trento
Maurizio Fugatti, il presidente del Consiglio provinciale di Trento
Claudio Soini, il sindaco di San GiovannidiFassa/Sen Jan
Giulio Florian, la senatrice
Elena Testor,
Edoardo Felicetti procurador del Comun General de Fascia e i vertici della Sezione trentina dell’Ana, guidati dal presidente
Paolo Frizzi.
“
Tornare ogni anno al Contrin significa rinnovare un patto con la nostra storia e con i valori che gli Alpini rappresentano - ha dichiarato Fugatti (foto sotto) -
solidarietà, servizio, senso del dovere. In questo luogo incantevole e carico di memoria, il Trentino ritrova una parte essenziale della propria identità. La presenza di così tante penne nere è un segnale forte di coesione e di gratitudine verso chi, ieri come oggi, si mette al servizio della comunità".
Il raduno si è aperto alle 11.15 con l’alzabandiera e la deposizione di una corona in memoria dei Caduti, presso il cippo dedicato al Capitano
Arturo Andreoletti, simbolo del sacrificio e della resistenza delle truppe italiane in queste montagne.