TRENTO - Scontro tra le
associazioni animaliste e l'
onorevole Cattoi sull'abbattimento dei lupi in
Lessinia.
L'Associazione Bearsandothers commenta:
"È incredibile come anche il Tar si sia piegato ai voleri del presidente Fugatti, che ha decretato l'abbattimento di due lupi a caso, nella zona di malga Boldera, solo per dare soddisfazione a chi continua a sostenere che questa malga sia all'avanguardia, ma come avevamo già dimostrato in passato, siamo ben lontani da elevati standard di sicurezza. Inoltre stupisce questa decisione del Tar, perché presa probabilmente senza approfondire seriamente il reale stato della manutenzione dei sistemi di prevenzione, poiché sembrerebbe che anche in questo caso sia stata rilevata la scarsa manutenzione del sistema, quindi rendendo facili le predazioni. Oltretutto sparare a caso a due lupi potrebbe produrre un effetto contrario, cioè togliere due lupi al branco esistente lo potrebbe indebolire e aprire la strada ad un altro branco, ottenendo così un aumento del numero di lupi presenti sul territorio, anziché una lasciata.
Davvero una soluzione assurda quella messa in campo da chi dirige la provincia di Trento, che ricordiamolo ha anche interessi in Lessinia, dove su qualche malga della zona ci sono ovini di proprietà illustre; ovviamente però non c'è conflitto di interesse, scherziamo?
Siamo e restiamo nel medioevo, dove per chi governa il territorio è necessario avere qualche trofeo da esibire alla folla urlante, che altro non sa fare se non chiedere sangue di animali che sono sul territorio come bioregolatori preziosi per la fauna selvatica".
L'intervento dell'onorevole
Vanessa Cattoi: "Alcune associazioni animaliste stanno valutando un ricorso al Consiglio di Stato per bloccare l’abbattimento dei lupi in Trentino.
Ancora una volta, ci troviamo di fronte all’ennesimo tentativo di chi pretende di decidere le sorti delle nostre montagne, senza conoscerne minimamente la realtà. Parliamo di richieste distanti anni luce da chi vive in queste piccole comunità, da chi lavora ogni giorno per mandare avanti aziende agricole, attività pastorali e piccole - essenziali - realtà economiche. È una vergogna anche solo pensare che per qualcuno la sopravvivenza di una specie, che non è assolutamente a rischio, venga considerata più importante della tenuta sociale, economica e ambientale di interi territori. Il lupo non è a rischio estinzione, come già sancito a livello europeo: il suo declassamento da specie ‘super protetta’ a ‘protetta’ (attualmente in corso di recepimento dopo la modifica della Convenzione di Berna) è un passo importante che permetterà finalmente interventi di contenimento mirati e immediati, anche attraverso prelievi su base regionale, come previsto anche dal Ddl Montagna, di cui sono relatrice. Questo disegno di legge, voluto dal ministro Calderoli e sostenuto con forza dalla Lega, ha come obiettivo proprio quello di fermare lo spopolamento e restituire dignità a chi vive e lavora in montagna. Purtroppo, c’è una parte politica a cui piace fare retorica da salotto, totalmente scollegata dalla realtà e incapace di comprendere che senza l’uomo, la montagna muore. Se gli allevatori abbandonano le malghe non è solo l’economia locale a soffrirne, ma tutto il territorio: non ci sarà più manutenzione, non ci sarà più cura del paesaggio, e aumenterà il rischio di frane, incendi e degrado ambientale. Per questo dobbiamo dare il pieno sostegno alla richiesta di abbattimento portata avanti dal Presidente Fugatti, che condividiamo perché risponde alle richieste di chi vive il nostro territorio. Noi stiamo dalla parte di chi vive e ama davvero la montagna e dalla parte di chi, con sacrificio e resilienza, lavora duro e con amore, pur non avendo la garanzia di uno stipendio sicuro”.