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L’alleanza tra sanità pubblica e privato accreditato

Confindustria Trento e Aiop Trentino: dare risposte alle richieste salariali del comparto

TRENTO - In queste settimane il dibattito sulla “questione salariale” del personale sanitario è stato di stretta attualità sia a livello locale sia nazionale.

La Giunta Provinciale ha impegnato ingenti risorse per il rinnovo del contratto collettivo della sanità pubblica, circa 30 milioni nel recente assestamento di bilancio: l’Assessore Mario Tonina ha dichiarato: “La Provincia autonoma di Trento garantirà le risorse necessarie per il miglioramento della situazione stipendiale e per l’adeguata gratificazione degli operatori sanitari. Nella fase attuale anche da parte dei territori è doveroso riconoscere adeguati livelli stipendiali, come ha fatto, ad esempio, l’Alto Adige che deve tener conto dell’attrattività in termini di livelli delle retribuzioni di aree confinanti come Svizzera e Austria”.

Sulla questione interviene Chiara Toller, Presidente dalla Sezione Sanità e cura della Persona di Confindustria Trento: “Va apprezzato l'impegno della Provincia a sostenere il potere d’acquisto dei dipendenti pubblici: analogo sforzo si auspica venga intrapreso anche per sostenere la contrattazione del settore delle strutture sanitarie accreditate impegnate ad erogare servizi nell’ambito della sanità pubblica.
Noi e i nostri collaboratori -aggiunge- lavoriamo in un’ottica di proficua sinergia con il Servizio Sanitario Provinciale: medici, infermieri, tecnici sanitari, oss e tutto il personale impiegato a vario titolo nel comparto sanità sono il motore della nostra attività, ma negli ultimi anni lamentano la crescente differenza stipendiale rispetto ai colleghi che operano negli ospedali pubblici nonostante, proprio come questi ultimi, non abbiano mai mancato di offrire un contributo essenziale al mantenimento degli alti livelli di performance della sanità trentina”.

“Questa competizione, pur fisiologica entro certe soglie, ha assunto effetti distorsivi sui flussi di personale sanitario dal privato accreditato al pubblico. Inoltre, la disparità retributiva ha effetti negativi sull’efficienza generale del sistema, sulla motivazione e sul riconoscimento professionale dei nostri collaboratori che si sentono operatori sanitari di serie B” afferma il Presidente di Aiop Trentino, Michele Lorusso, che prosegue: “Per questo motivo, è necessario un impegno concreto da parte di tutti i soggetti, a partire dalle istituzioni pubbliche, a sostenere, anche attraverso risorse dedicate e strumenti innovativi, un percorso di progressivo allineamento economico”.

La posizione dei rappresentanti del comparto è univoca: “Dobbiamo favorire una equilibrata distribuzione del personale sanitario tra i due ambiti, tanto attraverso lo sviluppo di un piano per il fabbisogno di professionisti nel campo medico-sanitario, quanto attraverso i percorsi di laurea in medicina e infermieristica e i corsi di formazione delle altre professioni sanitarie.”

“Siamo disponibili a promuovere una contrattazione decentrata nel settore con l’obiettivo di avvicinare le condizioni economiche minime del personale tra le strutture pubbliche provinciali e quelle accreditate: ciò, inevitabilmente, potrà avvenire solo attraverso specifici adeguamenti incrementali delle tariffe applicate per l’attività sanitaria ospedaliera.”

In questo senso ha recentemente scelto di agire la Provincia autonoma di Bolzano per favorire l’attrattività rispetto ad aree confinanti come Svizzera e Austria.

“Crediamo che un modello in cui la Provincia concorre alla copertura degli effetti economici della contrattazione funzioni, lo abbiamo fatto in passato e riteniamo che anche oggi l’autonomia trentina possa seguire questa traiettoria: il settore è pronto a fare la propria parte”.
Ultimo aggiornamento: 02/08/2025 08:51:25
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