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Iniziato in aula l’esame della manovra economica di assestamento

Il presidente Kompatscher sulla concessione A22: a breve un incontro con il ministro Salvini

TRENTO - Il Consiglio regionale è riunito oggi a Trento in seduta plenaria. Prima dell’inizio dei lavori d’aula la riunione dei capigruppo ha votato a maggioranza il prosieguo della riunione ad oltranza fino al termine dell'ordine del giorno incentrato sulla manovra economica d’assestamento e sulle leggi collegate. I lavori d’aula, presieduti per la giornata dal vicepresidente Josef Noggler, sono iniziati con l’esame del disegno di legge Nr. 21: Rendiconto generale della Regione autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol per l’esercizio finanziario 2024 (presentato dalla giunta regionale). Il testo è stato illustrato dalla vicepresidente della giunta Giulia Zanotelli. Nel rendiconto generale della Regione Trentino–Alto Adige per l’esercizio finanziario 2024, le entrate accertate ammontano a 429,4 milioni di euro, di cui 356,8 milioni si riferiscono ad entrate tributarie, 22,8 milioni ad entrate extratributarie, 1 milione di euro ad entrate in conto capitale, 26,7 milioni ad entrate da riduzione di attività finanziarie ed 11,5 milioni ad entrate per conto di terzi e partite di giro. Per quanto concerne le somme impegnate, la spesa complessiva ammonta a 421 milioni di euro, di cui 368 milioni per impegni di spese correnti ed 11,2 milioni per fondo pluriennale vincolato di parte corrente, 25,9 milioni per impegni di spese in conto capitale ed 4,5 milioni per fondo pluriennale vincolato in conto capitale, infine 11,5 milioni per impegni di spese per conto terzi e partite di giro.

L’aula consiliare ha esaminato, in forma congiunta, il disegno di legge Nr. 22: relativo all’assestamento del bilancio di previsione della Regione autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol per gli esercizi finanziari 2025-2027 (presentato dalla Giunta regionale). La vicepresidente della giunta Giulia Zanotelli ha spiegato in aula che "la manovra ammonta complessivamente a circa 119 milioni di euro per l'esercizio 2025, risultando invece pressoché invariati i saldi concernenti gli esercizi 2026 e 2027. In relazione alle entrate, nell'esercizio 2025 sono stati confermati gli stanziamenti delle entrate tributarie indicate nel bilancio di previsione 2025-2027. Le entrate tributarie aumentano invece di circa 45 milioni di euro in virtù dei saldi positivi concernenti il conguaglio IVA relativo all'anno 2023 (circa 66 milioni, di cui 23 milioni già inseriti in fase di previsione) e di un ritocco in aumento delle previsioni dei proventi del lotto in base a specifica comunicazione da parte del Ministero dell'economia e delle finanze. Aumentano anche le entrate derivanti da trasferimenti da parte del Consiglio regionale. In particolare nel corso del 2025 saranno trasferiti 7 milioni di euro, quale parte dell'avanzo di amministrazione del Consiglio. Il Consiglio regionale - ha proseguito la vicepresidente della giunta - ha poi rideterminato in complessivi 146.000 euro le risorse destinate a confluire nel Fondo per il sostegno della famiglia dell'occupazione e derivanti dalle restituzioni degli ex Consiglieri regionali. Sono state infine aumentate di un milione di euro le previsioni iniziali di entrata e concernenti i dividendi da Autostrada del Brennero S.p.A. (da 9 a 10 milioni). Per quanto riguarda le spese, le disposizioni contenute nel disegno di legge prevedono nuovi o maggiori stanziamenti per attività formative promosse dalle IPAB, per il rinnovo dei contratti collettivi del personale regionale riferiti al triennio 2025-2027 e per un'ulteriore assegnazione ai Fondi provinciali di cui alla legge regionale n. 3 del 1993 (che sostengono l'erogazione della cosiddetta "pensione alle casalinghe"). A bilancio sono state poi aumentate le risorse per il finanziamento a comuni, enti ed associazioni per iniziative intese a favorire e sviluppare il processo di integrazione europea e per iniziative di particolare interesse per la Regione, nonché per interventi nell'ambito delle minoranze linguistiche. Ulteriori significative risorse sono state stanziate per l'accollo da parte della Regione di una quota del contributo alla finanza pubblica delle due Province: un incremento pari a 100 milioni di euro, coperto in gran parte dall'utilizzo, per 70 milioni di euro, del risultato di amministrazione dell'anno 2024" ha concluso Zanotelli.

Prima di passare all’esame dell’articolato l’aula ha discusso alcuni ordini del giorno collegati a i due disegni di legge: Paul Köllensperger e Maria Elisabeth Rieder (Team K) hanno presentato un ordine del giorno sulla sostenibilità del gettito fiscale e sugli effetti della riforma fiscale statale sul sistema finanziario della regione e delle province autonome. Le richieste: redazione di una relazione per valutare gli effetti della riforma fiscale sulle entrate delle Province entro il 31 ottobre 2025. Aggiornamenti regolari: fornitura di aggiornamenti regolari sullo stato di avanzamento dei lavori dei gruppi di lavoro tecnici e istituzionali. Trasparenza: garanzia della massima trasparenza possibile nel monitoraggio degli effetti finanziari della riforma fiscale. Iniziative politiche: esame e proposta di iniziative politiche e istituzionali volte a garantire la sostenibilità finanziaria delle autonomie speciali. Le riforme fiscali previste o approvate a Roma potrebbero avere un impatto significativo sul bilancio della Regione e delle Province, ha spiegato Paul Köllensperger, sottolineando che l'accordo finanziario con Roma scadrà nel 2028. La vicepresidente Zanotelli ha detto che esiste una trattativa con Roma sul tema e che quindi l’ordine del giorno non può essere accolto: l’odg è stato respinto con 33 voti contrari.

L’ordine del giorno successivo: Franz Ploner e Alex Ploner (Team K) hanno presentato un ordine del giorno relativo alla qualità, al controllo dell'attuazione e alla valutazione dell'impatto delle leggi della Regione. La mozione chiede l'introduzione di meccanismi per riferire sullo stato di attuazione delle leggi e per valutare gli obiettivi strategici della legislatura. Il presidente della giunta Arno Kompatscher ha detto che si vuole sperimentare un nuovo software a Bolzano per avere un controllo di qualità delle leggi e che ad oggi l’odg non ha motivo di essere accolto. Paolo Zanella (Pd) ha detto che la proposta del Team K è invece sensata e condivisibile, come lo era la precedente sulla nuova fiscalità dello Stato. La proposta è stata respinta con 33 voti negativi.

I tre articoli che compongono la legge di rendiconto a quel punto sono stati votati ed approvati, prima di passare alla votazione finale nominale, fatta in forma separata per le due Province di Trento e di Bolzano e per cui è necessaria la maggioranza di 18 voti favorevoli: le due Province hanno entrambe ottenuto i 18 richiesti.

Paul Köllensperger (Team K) è intervenuto poi con un ordine del giorno legato alla legge di assestamento sul tema della concessione dell’A22, ripercorrendo le vicende del recente passato e esaminando lo stato dell’arte della vicenda. Ha chiesto trasparenza e il rilancio della soluzione interna per l'assegnazione della concessione dell'autostrada del Brennero.
Il Consiglio regionale - ha detto- dovrebbe incaricare il governo regionale di fornire entro 30 giorni chiarimenti sui ritardi relativi alla concessione dell'autostrada del Brennero, di commissionare perizie indipendenti per la valutazione delle quote della Brennerautobahn AG e di richiedere una presa di posizione ufficiale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Tale parere dovrebbe chiarire la posizione politica del governo in merito alla modifica della procedura di gara e alla possibile costituzione di una nuova società interna o all'acquisizione di quote esistenti. Il governo regionale non ha insistito con sufficiente determinazione sulla soluzione interna, ha criticato Köllensperger (Team K). Zeno Oberkofler (Verdi) ha aggiunto che sul tema della concessione di A22 non c’è ancora chiarezza e che l’occasione è propizia per avere notizie aggiornate. Alessio Manica (Pd) ha parlato di un quadro poco chiaro e che, a suo dire, sarebbe un segnale di prudenza fermarsi a ragionare di fronte ad uno scenario che preoccupa non poco. In sede di replica il presidente della Regione Arno Kompatscher ha detto che la soluzione in house all’inizio era quella preferita da noi, ma con le perplessità legate ai ricorsi. La soluzione in house aveva le sue difficoltà, va ricordato che il concessionario è lo Stato: e Roma, con il cambio di governo, ci ha indicato la direzione delle finanza di progetto, con il diritto di prelazione. Non siamo noi a dare il ritmo di questa procedura: incontreremo presto assieme al presidente Fugatti il ministro Salvini per capire come intende muoversi il governo. Ora non è il momento per prendere noi delle decisioni, noi lavoriamo per un corridoio verde e moderno, ha detto. L’odg è stato respinto con 35 voti contrari.

Il secondo ordine del giorno: Maria Elisabeth Rieder e Alex Ploner (Team K) hanno chiesto un reale controllo trasparente sui lavori pubblici: informazione, scambio, processo decisionale. Il Consiglio regionale dovrebbe incaricare il governo regionale di effettuare una valutazione d'impatto completa degli articoli 49 e 50 del Codice degli enti locali. Ciò comprende l'analisi dei risultati ottenuti finora in relazione all'approvazione di progetti preliminari e studi di fattibilità tecnica nel settore dei lavori pubblici. Le decisioni dovrebbero migliorare la trasparenza dell'amministrazione e promuovere il coinvolgimento degli organismi locali. Si sta inoltre valutando l'introduzione di meccanismi obbligatori per lo scambio pubblico di informazioni sui progetti strategici. Madeleine Rohrer (Verdi) ha detto di essere favorevole a questo ordine del giorno, chiedendo che il Consiglio e la popolazione siano più informati. Chiara Maule (Campobase) ha aggiunto come sia molto importante coinvolgere e favorire il lavoro dei consigli comunali e di voler appoggiare quindi l’odg. L’assessore Franz Locher ha detto che in generale è preferibile disciplinare meno, piuttosto che continuare ad aggiungere burocrazia e lasciando che siano i Consigli regionali a gestire la tematica in autonomia. Dando quindi il parere negativo della giunta all’ordine del giorno. respinto con 36 voti negativi.

Il testo successivo porta la firma del consigliere Walter Kaswalder (Patt Fassa): ha chiesto un modello contributivo per la concessione di sconti sul carburante. Il Consiglio regionale dovrebbe incaricare l'amministrazione regionale di adottare misure a sostegno dei residenti nella regione Trentino-Alto Adige. Ciò comprende l'introduzione di contributi finanziari per compensare l'aumento dei prezzi del carburante e la verifica della fattibilità di tale misura nell'ambito del fondo di sostegno alla famiglia e all'occupazione. Inoltre, occorre garantire che i fondi necessari siano stanziati nel bilancio suppletivo. In Austria e Svizzera i prezzi del carburante sono inferiori di circa 0,30-0,45 euro al litro, il che favorisce il “turismo del pieno” e penalizza l'economia locale, ha spiegato Kaswalder. Il Trentino-Alto Adige dipende fortemente dai veicoli, soprattutto nelle zone isolate e montuose. La richiesta è ispirata sulla legge regionale della Regione Friuli-Venezia Giulia n. 14 dell'11 agosto 2010 ed avrebbe, per noi, un costo di circa 50 milioni di euro all’anno. Zeno Oberkofler (Verde) ha detto che si tratta di un tema che ci mette davanti al modo di affrontare il carovita e alla nostra dipendenza per quanto riguarda i combustibili fossili. Andreas Leiter Reber (gruppo misto) ha ritenuto la via percorribile. Il fatto è che in questo Paese si hanno i prezzi del carburante più alti d'Italia, ha detto. Sven Knoll (Sud Tiroler Freiheit) ha detto che su questo tema si è parlato molto anche in Consiglio provinciale di Bolzano e che ad oggi non c’è una reale alternativa all’uso delle auto. Alessio Manica (Pd) ha detto come sia negativo incentivare ancora una forma di trasporto inquinante, visto che si cerca invece di allontanarsene. Il presidente Kompatscher ha espresso parere negativo alla proposta, visto che darebbe una mano a chi ne ha meno bisogno, sarebbe una forma di aiuto sociale non corretta. La proposta è stato respinta con 47 voti negativi.

Con il successivo ordine del giorno Bernhard Zimmerhofer, Sven Knoll, Myriam Atz e Hannes Rabensteiner hanno chiesto che le riunioni del Consiglio regionale siano ridotte al minimo indispensabile, ovvero a un massimo di quattro riunioni all'anno. La regione nella sua forma attuale ha solo poche competenze, ha spiegato Bernhard Zimmerhofer. Per svolgere i compiti amministrativi necessari, ad esempio l'approvazione del bilancio e del conto finale, sono sufficienti al massimo quattro riunioni all'anno del Consiglio regionale. Ciò consentirebbe di ridurre notevolmente i costi a breve termine per i contribuenti. In futuro si dovrebbe puntare a rafforzare la cooperazione attraverso un'altra piattaforma esistente, come l'Euregio Tirolo. A differenza del governo regionale, il presidente del Consiglio regionale non può esprimere alcuna raccomandazione in nome dell'imparzialità, ha spiegato il vicepresidente Josef Noggler, chiedendo, a chi volesse di intervenire, di farlo. Madeleine Rohrer (Verdi) si è espressa contro la mozione. Paul Köllensperger (Team K) ha invece sostenuto la mozione, anche per protesta contro il governo regionale che non affronta dibattiti importanti. Noggler ha sottolineato che anche in passato si è rinunciato alle riunioni quando non c'erano argomenti urgenti da trattare. La mozione è stata respinta con 41 voti negativo.

Andrea de Bertolini (Pd) con l’ultimo odg, ha parlato ancora di A22 chiedendo la soluzione in house per la concessione autostradale. Il Consiglio regionale dovrebbe obbligare il governo regionale, alla luce della possibilità già ventilata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di revocare la gara d'appalto, a intraprendere nuovamente la strada della costituzione di una società interna con capitale esclusivamente pubblico, al fine di ottenere il rinnovo della concessione per la gestione dell'autostrada A22 nel tratto Brennero-Modena. La finanza di progetto è un tema politico piuttosto che tecnico, si deve ragionare in prospettiva. La possibilità della revoca del bando è stata, va detto, citata dallo stesso ministro Salvini. Noi vogliamo che si ragioni in prospettiva, sui rischi ma anche sulle chance. Un piano b è necessario. Francesco Valduga (Campobase) ha detto che riconosce che Kompatscher all’inizio era favorevole ad una soluzione in house. La politica sul nostro territorio non la deve fare la Corte dei Conti, al centro del dibattito ci deve tornare la politica. Non dobbiamo adattarci, cercando un ruolo alternativo. A quel punto la seduta è stata interrotta e riprenderà nel pomeriggio.
Ultimo aggiornamento: 16/07/2025 22:57:04
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