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Divide il decreto di abbattimento di due lupi in Trentino

Trento - E' scontro sul decreto del presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, di abbattimento di due lupi


LE ISTITUZIONI

L‘assessore provinciale di Bolzano Arnold Schuler valuta positivamente il decreto di abbattimento di due lupi. Il Trentino aveva soddisfatto tutti i requisiti richiesti dal Ministero e dall'ISPRA per l'abbattimento.
Il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, ha recentemente ricevuto il parere positivo dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) ed ha così potuto emanare lunedì 24 luglio il decreto di abbattimento di due lupi. L'assessore bolzanino Arnold Schuler, spiega che si aspettava un simile provvedimento sulla base delle trattative avviate con il Governo e sottolinea: "L'ISPRA rilascia un parere positivo per l'abbattimento dei lupi solo a determinate condizioni, che sono state tutte rispettate dalla Provincia di Trento".


Le condizioni obbligatorie per un decreto di abbattimento sono tre: in primo luogo il danno grave, che in Trentino è dato dal fatto che in un alpeggio sono stati uccisi 16 bovini e 2 asini nel giro di due mesi; in secondo luogo lo "stato di conservazione favorevole", che l'Ispra ha certificato anche per l'intera Regione Trentino-Alto Adige, con il Trentino che ha registrato un numero di lupi significativamente superiore rispetto all'Alto Adige. La terza condizione riguarda la necessaria protezione delle mandrie e delle greggi. In Trentino questa protezione è stata praticata per anni, ma nonostante le recinzioni elettriche è stata ritenuta insufficiente, in quanto i lupi in alpeggio sono riusciti comunque a superarle e a sottrarre gli animali.
Poiché si riteneva che la protezione delle mandrie e delle greggi non fosse possibile in Alto Adige, la Provincia ha infine deciso di perseguire una strategia alternativa. L’assessore afferma: "Abbiamo emanato una nostra legge provinciale ed attualmente è in fase di elaborazione una norma di attuazione per designare le aree di protezione dei pascoli in cui la protezione delle greggi non è realizzabile e quindi non deve essere prevista".

Sulla base di questa legge provinciale, c'è la concreta speranza che presto sarà possibile eliminare e regolamentare la presenza dei grandi predatori anche in Alto Adige.
La novità è anche che l'ISPRA ha fatto una concessione in base alla quale non è più richiesta la determinazione genetica degli esemplari prima del prelievo. Ciò significa che non devono essere necessariamente prelevati gli animali responsabili delle rotture, ma vengono selezionati gli esemplari presenti sul territorio. L’assessore Schuler sottolinea in conclusione: "Questo è il risultato di una lunga trattativa con ISPRA, i colleghi di Trento e il Ministero. Questa concessione rende molto più semplice la rimozione, un passo importante verso misure più efficaci per la tutela dell'uomo e degli animali."


GLI INTERVENTI


"Comprendiamo la delicatezza della questione, ma riteniamo che in alcune situazioni eccezionali, come quella che si è presentata a Sega di Ala, sia necessario adottare misure drastiche al fine di garantire la sicurezza delle persone e il rispetto degli allevamenti di montagna. Troppi, infatti, sono state le stragi di animali da pascolo d’alta quota solo questa estate. Come ha detto in questi giorni la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, se la specie non è più in pericolo in alcune regioni, ma anzi creare pericoli tra la popolazione locale, allora va abbattuto. Già nel 2018 avevo chiesto all’allora ministro dell’ambiente Sergio Costa di assumere provvedimenti sulle aggressioni da parte di lupi e orsi in Trentino Alto Adige. La presenza diffusa dei grandi carnivori va affrontata con misure concrete. Non è un caso che i Consigli provinciali autonomi di Trento e Bolzano siano giunti ad approvare una legge che ne prevede anche l'abbattimento. La situazione è davvero al limite. Mi auguro che il Ministero dell’Ambiente dia le risposte che i nostri territori attendono entro tempi brevi anche sul tema degli orsi", dichiara in una nota il commissario della Lega Salvini Trentino Diego Binelli


"Apprendiamo che il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, avrebbe firmato un'ordinanza di abbattimento di due lupi. Ricordiamo che il lupo è una specie protetta secondo la Convenzione di Berna (1979) e la Direttiva Habitat dell'UE (1992) sulla conservazione degli habitat naturali e della fauna e flora selvatiche, recepite da specifiche leggi nazionali.
Aspettiamo di leggere il provvedimento per valutare le conseguenti azioni legali. Purtroppo il presidente Fugatti non si smentisce e prosegue nella sua azione persecutoria nei confronti della fauna selvatica del Trentino, causando sconcerto tra chi ama gli animali e un danno d'immagine a un territorio che da paradiso sta diventando un inferno per la biodiversità", così l'Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa).
Ultimo aggiornamento: 26/07/2023 14:49:12
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